La Finanza da Bankitalia: si indaga per abuso dufficio



La Finanza da Bankitalia: si indaga per abuso d’ufficio  - di Angelo 
Allegri -  
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Angelo Allegri

da Milano

Le scalate ad Antonveneta e Bnl si stanno sempre di più trasformando in un 
affaire giudiziario. Ieri la Procura di Roma ha ascoltato come persona 
informata dei fatti un altro funzionario di Bankitalia: nei primi giorni 
della settimana prossima potrebbero essere emesse le prime comunicazioni 
giudiziarie relative ai controlli di Palazzo Koch sulle due Opa in corso. 
L'ipotesi di reato sarebbe quella di abuso d'ufficio.
In campo c'è anche la procura di Milano:  secondo un'indiscrezione 
pubblicata dal Financial Times sta valutando il «congelamento» dei prestiti 
concessi dalla Popolare di Lodi ai 18 imprenditori che parteciparono alla 
scalata su Antonveneta (in tutto si tratterebbe di una somma vicina ai 500 
milioni). In un'ipotesi subordinata a essere sequestrati potrebbero essere 
solo i profitti realizzati dai 18 superclienti della banca guidata da 
Gianpiero Fiorani. Sempre la Procura milanese sta esaminando la 
documentazione sequestrata a Chiasso,  durante un normale controllo 
doganale, a due stretti collaboratori dell'immobiliarista Stefano Ricucci, 
Luigi Gargiulo e Guglielmo Fransoni. Dai documenti, secondo alcune fonti 
giudiziarie citate dalle agenzie di stampa, emergerebbe «in maniera palese 
la prova del concerto su Antonveneta di Ricucci». 
Vista la rilevanza dell'istituzione coinvolta il fronte più caldo è senza 
dubbio quello romano. Giovedì il procuratore aggiunto Achille Toro e il 
sostituto Perla Lori hanno ascoltato due dirigenti di Banca d'Italia, tra 
cui il responsabile dell'area vigilanza Francesco Frasca. Ieri secondo 
round: a essere sentito è stato Giovanni Castaldi, funzionario del settore 
sorveglianza e autorizzazioni. Nei prossimi giorni i magistrati avrebbero 
in programma altri colloqui con i dirigenti di Palazzo Koch. Non è escluso 
che tra di loro ci sia anche il governatore Antonio Fazio. Ieri in via 
Nazionale è andata la Guardia di finanza che ha acquisito una serie di 
documenti. Le inchieste avviate dalla Procura romana (per il momento contro 
ignoti) prendono in esame attualmente tre ipotesi di reato:  ostacolo 
all'attività degli organi di vigilanza (caso Antonveneta), aggiotaggio e 
manipolazione del mercato (vicenda Bnl). La Procura intende controllare 
tutte le operazioni effettuate dalla Popolare di Lodi dal 2003.
Per quanto riguarda Ricucci a dare notizia della perquisizione di Chiasso è 
stato L'Espresso in edicola ieri, suscitando le proteste 
dell'immobiliarista che ha parlato di «puro esercizio di fantasia» (il 
settimanale ha confermato «in toto» il contenuto dell'articolo). Ricucci   
era stato l'unico tra gli alleati di Fiorani a non essere coinvolto dalla 
pronuncia della Consob che aveva individuato l'intesa tra gli oppositori di 
Abn per Antonveneta e obbligato la Lodi all'Opa.