[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Infosdebitarsi: 16 Maggio Giornata internazionale per la cancellazione del debito
- Subject: Infosdebitarsi: 16 Maggio Giornata internazionale per la cancellazione del debito
- From: <r.chiodo at inwind.it>
- Date: Mon, 16 May 2005 11:29:54 +0200
Infosdebitarsi: 16 maggio 2005 Giornata internazionale per la cancellazione del debito ********************************************************************************* In questo numero: - comunicazione - notizie da parlamento - Giornata internazionale per la cancellazione del debito adesione alla iniziativa W Nairobi W ********************************************************************************* Caro amici, oggi é la giornata internazionale per la cancellazione del debito. Come ricorderete la settimana scorsa vi abbiamo inviato una Infosdebitarsi contenente le informazioni sull'iniziativa promossa dagli amici di W Nairobi W. Sdebitarsi che aderisce alla campagna sollecita tutti a visitare il sito di W Nairobi W a sostenere questa importante iniziativa ed in particolare oggi per sottolineare l'attenzione che ancora é necessario concentrare sul tema del debito. Infatti, come sapete il problema del debito non é stato affatto risolto. Noi chiediamo che una volte per tutte la comunitá internazionale si assuma la responsabilitá di promuovere le misure necessarie per una definitiva e seria soluzione al debito estero che strangola interi popoli e ne impedisce la speranza nel futuro e nel presente. Per l'occasione inviamo un'iniziativa presentata in Parlamento da un deputato che ha voluto rispondere alle sollecitazioni ricevute dai cittadini del suo colleggio a partire dal nostro appello lanciato per sensibilizzare societá civile e l'opinione pubblica intera. Invitiamo tutte le associazioni, le singole persone, i parlamentari e gli Enti Locali a promuovere ogni iniziativa riterranno utile a non fare passare questa giornata senza l'attenione dovuta a una questione come quella del debito. In fine vi inviamo nuovamente le informazioni sull'iniziativa W Nairobi W. Buona lettura e apresto! Raffaella Chiodo Sdebitarsi ********************************************************************************* 16/5/05, Proposta di Campagna globale: Cancellare il debito per alloggiare i poveri del mondo Stimati compagni, all'inizio del 2005, su impulso dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti una trentina di associazioni e movimenti sociali urbani lanciarono un Appello per la costruzione di uno spazio unitario di confronto ed iniziativa per il diritto alla casa senza frontiere. Questo Appello fu la base di una assemblea molto partecipata ed importante durante il FSM di Porto Alegre, che rilanciò la proposta e l'articolazione a livello regionale e tematico. Ora siamo quasi 200 entità, provenienti da circa 30 paesi di tutti i continenti. Poiché durante il FSM i movimenti altermondialisti hanno deciso la Giornata Mondiale anti-debito il 16/5/05 in vista del G8 (Edimburgo, luglio 2005), potremmo usare questa occasione per rilanciare la nostra proposta. Perciò l'AIH vi propone di rilanciare assieme una grande iniziativa di lotta e di solidarietà L'idea è inviare un meta - appello alla nostra m-l di circa 25.000 membri in 100 paesi. Questo meta - appello dovrebbe esprimere la relazione tra il debito estero, l'insicurezza abitativa e la mancanza di abitazioni degne. Questi dati sarebbero alla base della rivendicazione, di fronte al prossimo G 8: annullare il debito, canalizzare le risorse liberate nei Fondi Popolari per la Terra e la Casa proposti dalla Campagna Sfratti Zero. Il meta - appello conterrebbe anche gli Appelli a sostegno delle Campagne dove siamo impegnati (W Nairobi W, Repubblica Dominicana, Perù). Potremmo aggiungere anche i paesi che ci indicherete (Senegal, Brasile, Argentina, Venezuela, Bangladesh, India, ecc.). Il meta - appello manderebbe automaticamente tutti gli appelli nazionali verso qualche centinaio di responsabili politici, governi, FMI, eccetera. Se siete d'accordo, vi chiediamo di mandarci immediatamente: · Una bozza di Appello relativo al vostro paese, precisando: i dati sul bisogno abitativo (numero persone minacciate di sloggio o senza casa, budget necessario, ammontare del debito estero). · Nome, carica istituzionale ed e-mail dei responsabili politici a cui inviare l'appello L'Appello deve essere di mezza pagina. Cercate di concordarlo con altri movimenti sociali urbani e anti-debito. Metteremo tutto su www.habitants.org e, a partire dal 16/5/05, lanceremo la campagna Cancellare il debito per alloggiare i poveri del mondo >>> Rivolgetevi al punto focale regionale più vicino *** *** *** Contact the nearest focus point for your region: Dirigios al punto focal regional más cercano: Contactez le point focal régional le plus proche: Rivolgetevi al punto focale regionale più vicino: Peru: Roger Muro <rogermuro2002 at yahoo.es> Republica Dominicana: Pedro Franco <pedroarg at tricom.net> Italia: Vincenzo Simoni <segr.naz at unioneinquilini.it> Senegal: Sidiki Daff <sidiki.daff at sentoo.sn> *** *** *** Ciao in solidarity, solidaridad, solidarité, solidarietà. Cesare Ottolini IAI coordinator ******************************************************************************** Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14238 presentata da ANDREA ANNUNZIATA mercoledì 4 maggio 2005 nella seduta n.620 ANNUNZIATA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: i promotori della campagna «Sdebitarsi» - costituiti da una vasta coalizione di organizzazioni italiane laiche e religiose, del volontariato, della cooperazione, ambientaliste, sindacali e della società civile, unite nel chiedere che un miliardo di persone possano iniziare il nuovo millennio libere dal fardello di un debito insostenibile - hanno rivolto a tutti i cittadini e alle massime autorità istituzionali del Paese un appello nel quale si ricordava, tra le altre cose, come la recente tragedia dello tsunami nel Sud-est asiatico e la crisi argentina abbiano richiamato l'attenzione sul problema del debito dei Paesi del Sud del Mondo. Il pagamento dei relativi interessi sottrae, infatti, a tali Paesi molte delle già scarse risorse di cui possono disporre, per trasferirle ai Paesi creditori; nel medesimo appello si ricordava, sempre con riferimento alla cancellazione del debito, il sostanziale fallimento delle iniziative della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, avviate in seguito al G8 del 1996, nonché l'inefficacia delle ulteriori iniziative avviate in concomitanza del Grande Giubileo del 2000 e di tutte le successive iniziative; con specifico riferimento alla situazione italiana, il citato appello, pur contenendo delle note di apprezzamento per la legge 25 luglio 2000, n. 209, sulla cancellazione bilaterale del debito dei Paesi poveri, ne denuncia una non piena e corretta applicazione; nel medesimo appello i promotori della campagna «Sdebitarsi», individuano anche le seguenti richieste: «Nello spirito della legge 209 chiediamo che anche i crediti commerciali controllati dalla SACE (Servizi assicurativi del Commercio estero) e che si pretende di recuperare dai paesi colpiti da disastri naturali siano soggetti ad un processo di cancellazione in nome del principio di forza maggiore. Ci opponiamo a procedimenti di riconversione di questi debiti che liberano risorse per finanziare nuovi appalti con un coinvolgimento preferenziale delle imprese italiane nella ricostruzione Il Club di Parigi che racchiude i 19 paesi creditori più ricchi al mondo e discute la ristrutturazione dei debiti commerciali sotto controllo statale ha mostrato come, dopo la decisione del G8 di Evian, è possibile anche cancellare il debito se si vuole, come avvenuto recentemente per l'Iraq, anche se la cancellazione all'80 per cento subordinata alle pesanti condizionalità del FMI risulti troppo limitata e controproducente per la sovranità del popolo iracheno. Denunciamo la pratica del Club di Parigi di decidere su ristrutturazioni ed eventuali cancellazioni parziali del debito sovrano dei paesi del Sud del mondo, in quanto impone le sue decisioni ai debitori senza permettere alcun negoziato. I grandi creditori privati, banche e imprese, continuano a rifiutarsi di accettare il principio della cancellazione del debito, come nel caso Argentina, e minacciano i paesi del Sud che in caso si proceda ad una cancellazione il loro rating finanziario e di conseguenza l'afflusso di prestiti ed investimenti esteri diminuirà sensibilmente. Crediamo che anche il debito privato debba essere sottoposto ad una verifica indipendente, equa e trasparente gestita ad esempio attraverso forme di arbitrato, che valutino la sua legittimità e considerino quindi le responsabilità anche dei creditori privati nella sua generazione. Occorrono sedi istituzionali multilaterali, la cui legittimità ed autorevolezza siano universalmente riconosciute, in cui affrontare e regolare la questione del debito sulla base di nuovi criteri e processi di arbitrato indipendente e rivedere più in generale i meccanismi finanziari economici e geopolitici che lo hanno prodotto negli ultimi anni. Anche in materia di gestione del debito, servono soluzioni globali, ed il coraggio di una radicale svolta politica, onde rallentare subito il progressivo impoverimento dei paesi del Sud del mondo, causato dal potere di controllo finanziario e dal ricatto politico esercitati dai paesi creditori. Il 2005, apertosi all'insegna della tragedia dello tsunami che ha mosso una solidarietà senza precedenti nella cittadinanza globale, ma non nelle stanze dei banchieri pubblici e privati dei paesi ricchi, presenta importanti scadenze in cui il dramma del debito sarà nuovamente discusso. È stata offerta la moratoria sul debito di Sri Lanka, Seychelles ed Indonesia colpiti dalla tragedia del maremoto, ma ciò che occorre è la sua cancellazione. Ci vorranno decenni per ricostruire quei paesi e le risorse fin qui messe a disposizione dalla comunità internazionale sono generose ma palesemente insufficienti. Il debito è stato cancellato nel caso dell'Irak, perché non anche a paesi infinitamente più poveri, come quelli colpiti dallo tsunami, e privi delle straordinarie risorse petrolifere irachene? Perfino il G8 stesso ormai ammette di fatto che l'iniziativa Hipc è fallita ed il governo inglese, che tiene la presidenza, si è già espresso in favore della cancellazione al 100 per cento del debito dei 41 paesi più poveri ed indebitati al mondo. Crediamo che questa debba avvenire immediatamente tramite una vendita responsabile delle riserve auree del FMI tale che non abbia un impatto negativo sul prezzo dell'oro a svantaggio del Sud del mondo e con versamenti di risorse fresche ed addizionali senza alcuna condizione imposta né dal G8 né dal Fondo Monetario Internazionale. Chiediamo che siano sostenute le forme di partecipazione e rappresentanza delle società civili nella gestione delle risorse liberate dalla cancellazione e messe a disposizione dei governi dei paesi più poveri per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Chiediamo inoltre che sia sostenuto ogni altro meccanismo innovativo di reperimento di risorse per lo sviluppo sui mercati internazionali in quanto tali fondi non devono essere utilizzati per la cancellazione del debito, e in ogni caso non dovranno incidere sui fondi da destinarsi alla cooperazione internazionale» -: qual è la risposta del Governo italiano alle richieste contenute nel suddetto appello che ha trovato il consenso e la sostanziale convergenza di tutte le forze politiche e sociali e di tanti comuni cittadini; quali iniziative e provvedimenti il Governo intenda adottare, promuovere e sollecitare affinché il nostro Paese possa dare una risposta più incisiva e più solidale ai problemi della fame, delle malattie e della povertà nel mondo; se il Governo non ritenga di concretizzare il proposito già espresso dal precedente Esecutivo di promuovere tutte le iniziative possibili nelle varie sedi internazionali, perché anche altri paesi creditori, nonché istituzioni finanziarie internazionali (Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, eccetera) si impegnino concretamente a procedere in direzione della progressiva cancellazione del debito estero dei paesi in via di sviluppo; se il Governo non intenda manifestare con un segno tangibile, adottando le opportune iniziative già a partire dalla legge di bilancio del prossimo anno finanziario, la concreta solidarietà e la sensibilità che il Paese dimostra in tutti i modi di esprimere nei confronti della tragedia della povertà di milioni di uomini, donne e bambini meno fortunati.(4-14238) ____________________________________________________________6X velocizzare la tua navigazione a 56k? 6X Web Accelerator di Libero!Scaricalo su INTERNET GRATIS 6X http://www.libero.it
- Prev by Date: legambiente le regioni italiane alla sfida dell'ambiente
- Next by Date: Cancellazione del debito: sciopero dei debitori
- Previous by thread: legambiente le regioni italiane alla sfida dell'ambiente
- Next by thread: Cancellazione del debito: sciopero dei debitori
- Indice: