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sviluppo urbano sostenibile un convegno
- Subject: sviluppo urbano sostenibile un convegno
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Tue, 3 May 2005 00:17:55 +0200
da ecodallecittà.it domenica 1 maggio 2005 Alborg committments e Strategia tematica urbana Il resoconto del convegno milanese Francesco Nicoletti Maggiori convergenze tra le numerose strategie europee per lo sviluppo urbano sostenibile che già operano parallelamente sul territorio senza un coordinamento che ne accomuni gli obiettivi. E' questo l'auspicio che è emerso dal convegno sul tema Aalborg Commitments e Strategia Tematica Urbana che si è tenuto a Milano il 19 aprile nella sede della Provincia. A illustrare lo stato dell'arte delle due iniziative finalizzate a uno sviluppo sostenibile delle aree urbane si sono alternati Bob Evans, direttore generale del Sustainable Cities Research Institute (Scri) della Northumbria University di Newcastle, Gran Bretagna, Stefan Khun coordinatore del progetto Urban Governement, Iclei, e Kyosti Lempa responsabile del coordinamento che monitora lo sviluppo sostenibile nelle città baltiche, introdotti da Pietro Mezzi, assessore alla politica del territorio e parchi con delega all'Agenda 21 della Provincia di Milano. Scopo dell'incontro era fare il punto da un lato sul lavoro svolto dai dieci comitati sorti in seguito ai dieci impegni presi con la carta di Aalborg stilata nel giugno 1994 in materia di sostenibilità urbana e dall'altro sulla Strategia Tematica Urbana, un piano specifico per le aree urbane che rientra nel Sesto programma di azione a favore dell'ambiente dell'Unione europea. Iniziative che come è stato ricordato nei vari interventi si pongono obiettivi simili e si richiamano entrambe ad Agenda 21, il documento per favorire la sostenibilità delle realtà locali adottato in seguito all'Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992, e che, secondo il pensiero di fondo di tutti gli intervenuti, dovrebbero convergere stabilendo un nesso tra l'impegno a livello locale degli Aalborg Committments e quelli a livello comunitario di Strategia tematica urbana. E' l'opinione, ad esempio, di Bob Evans che ha osservato come "la Strategia tematica urbana potrebbe incontrare delle resistenze da parte di alcuni Stati membri dell'Ue al momento della sua traduzione in direttive comunitarie" e che "tali iniziative possono avere successo solo se decisioni e obiettivi vengono presi a livello locale". Sulla stessa lunghezza d'onda è Stefan Khun, che ha sottolineato come "le diverse esigenze delle varie aree urbane europee richiedono interventi mirati e l'individuazione delle risorse specifiche dei luoghi su cui puntare". Un esempio di monitoraggio a livello locale finalizzato alla individuazione di obiettivi per lo sviluppo sostenibile è lo spaccato delle città baltiche fornito da Kyosti Lempa, che ha sottolineato l'importanza di indicatori economici, sociali e ambientale nella redazione di piani che stabiliscono target precisi per realtà locali specifiche. Sulla necessità "di adottare un modo di procedere più pratico" si è espresso Emilio D'Alessio, presidente Associazione coordinamento nazionale Agenda 21 locali "pena il rischio di restare sempre sul piano delle parole e dei buoni propositi senza mai arrivare su quello dei fatti". L'intervento di Bob Evans a cura di Francesco Nicoletti Nel suo intervento Bob Evans, direttore generale del Sustainable Cities Research Institute (Scri) della Northumbria University di Newcastle, Gran Bretagna, ha descritto il programma della Strategia Tematica Urbana, una branca dedicata allo sviluppo sostenibile urbano del Sesto programma di azione a favore dell¹ambiente dell¹Ue che individua quattro campi di azione prioritaria: gestione sostenibile dell¹ambiente urbano, trasporti, edilizia e progettazione urbana. Una prima Comunicazione sull¹iniziativa è apparsa nel febbraio 2004 con il titolo "Verso una strategia tematica sull¹ambiente urbano" (consultabile al sito della Comunità Europea) e una nuova pubblicazione è prevista entro la fine dell¹anno. Il suo obiettivo, ha ricordato Evans, è quello di far sì che tutte le città europee con più di 100 mila abitanti adottino un piano per le politiche sostenibili, in particolare in materia di gestione dell¹amministrazione pubblica e trasporto urbano. < ha sottolineato lo studioso Il piano sarebbe innanzitutto un utile strumento per coordinare le varie direttive Ue sull¹argomento. Inoltre, servirebbe da base per i negoziati tra le realtà locali e i governi nazionali e verrebbe favorito il processo di integrazione tra i comuni che, pur con interventi diversificati a seconda delle peculiari esigenze, avrebbero regole comuni in materia di lavoro, ambiente, politiche sociali>>. Evans ha rivolto anche delle raccomandazioni. La prima è che < devono partire dal basso, e cioè dalle città e dalle realtà locali>>, la seconda è che < avrebbero il vantaggio di coinvolgere direttamente le realtà locali qualora eventuali direttive Ue emanate sulla base della Strategia Tematica Urbana incontrassero l¹ostilità di alcuni Stati membri>> (per ulteriori informazioni sul lavoro dell¹equipe del professor Evans alla Northumbria University consultare il sito www.sustainable-cities.org.uk). Francesco Nicoletti Intervento di Stefan Khun a cura di Francesco Nicoletti Nella stessa direzione della Strategia Tematica Urbana vanno anche i 10 impegni chiave degli Aalborg Committments, i comitati creati sulla base del documento uscito dalla conferenza di Aalborg del giugno 1994 a cui hanno partecipato 80 amministrazioni locali europee. < monitoraggio su numerose realtà locali sulla base di indicatori tratti dalle linee guida di Agenda 21. ha detto Stefan Khun, coordinatore del progetto Urban Government del Consiglio internazionale per le iniziative ambientali locali (Iclei) Questi indicatori, che spaziano dalla qualità dell¹ambiente alle condizioni sociali di una determinata area, permettono di tracciare un grafico sul livello di sostenibilità di un dato luogo e, in un secondo momento, di individuare le misure adatte per correggere i dati negativi>>. Le città che aderiscono alla carta di Aalborg sono libere di sottoscrivere tutti o solo alcuni dei 10 impegni chiave. Per ognuno di essi l¹amministrazione locale dovrà avviare un monitoraggio sullo status attuale e stabilire tempistiche e obiettivi degli interventi. Le città, inoltre, devono puntare sulla valorizzazione delle proprie risorse specifiche e stabilire target che rispecchiano i loro reali bisogni. Una mano in questa direzione la dà anche Internet, che oltre a essere un utile strumento di informazione mette a disposizione online dei tool destinati alle amministrazioni locali per guidarli nella redazione di piani e individuare misure e interventi.
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