CS - GWA:Cercasi Parlamentari europei Equi e Solidali, a prova di WTO



COMUNICATO STAMPA
ROBA dell'Altro Mondo per la Global Week of Action italiana
12-13 aprile Parlamento Europeo a Strasburgo
Per info: dall'Italia Alberto Zoratti +39 3496766540 da Strasburgo Monica
Di Sisto +39 349 6766540

AAA: cercasi Parlamentari europei Equi e Solidali, a prova di WTO

Strasburgo 13 aprile - "Limitare il proprio impegno per un commercio giusto
alla promozione del semplice scambio commerciale di prodotti, anche se bio
o equosolidali, senza cercare di cambiare con politiche diverse a livello
europeo la direzione dei negoziati commerciali, dentro e fuori la WTO,
significa concentrare noi stessi e le nostre energie in affari di basso
profilo, senza raggiungere il traguardo di un commercio davvero giusto per
tutti. Chiediamo a tutti i Parlamentari europei l'impegno di moltiplicare
gli sforzi e le occasioni di confronto perche', prima delle prossime
scadenze dei negoziati in corso, a partire dal General Council della Wto
convocato a Ginevra nel luglio prossimo e fino alla prossima ministeriale
di dicembre a Hong Kong, si aprano spazi concreti di analisi e verifica
degli obiettivi politico-commerciali che l'Unione si prepara a sostenere.
Molte delle scelte europee, infatti, rischiano di alimentare quelle
politiche ingiuste che causano l'esclusione di intere comunita' nel Sud
come di recente anche nei nostri Paesi, esclusione che il movimento
equosolidale contribuisce a combattere".
ROBA dell'Altro Mondo, organizzazione di commercio equo e solidale italiana
(www.roba.it), promuove in questi giorni insieme alle altre organizzazioni
dell'Osservatorio italiano su commercio e Wto Tradewatch
(www.tradewatch.it) un expo-presidio di sensibilizzazione permanente nel
Parlamento Europeo di Strasburgo per la Global Week of Action, settimana di
mobilitazione globale per un commercio giusto che in questi giorni sta
mobilitando oltre 10 milioni di persone in 80 paesi di tutto il mondo. "I
fallimenti del libero commercio: nuove proposte per riportare le persone e
i loro diritti al centro del commercio internazionale, l'esempio del
commercio equo e solidale" e' il titolo del dibattito nel quale le ong
europee presenti a Strasburgo, oggi 13 Aprile dalle 5 alle 7 del pomeriggio
si confronteranno con i parlamentari europei invitati da Vittorio
Agnoletto, parlamentare del gruppo GUE e Pierre Schapira del gruppo PSE,
con l'intervento della presidente della Commissione Sviluppo Luisa
Morgantini.
"Per ROBA, come per tutti i soggetti di commercio equo che nel mondo si
sono mobilitati per la Global Week of action - afferma l'organizzazione in
vista dell'appuntamento - fare commercio equo e solidale significa
contribuire concretamente al cambiamento sociale, creando alcune delle
condizioni per le quali i cittadini, nel nord come nel sud del modno,
possano essere di nuovo protagonisti delle proprie scelte cominciando dalle
piu' semplici come cio' che producono, comprano, vendono e consumano. Il
commercio equo, la finanza etica, il copnsumo critico, sono tutti strumenti
necessari per una graduale ridefinizione degli stili di vita in una chiave
piu' sostenibile. Non integrare, in una prospettiva piu' complessa, le
preoccupazioni e lotte delle comunita' locali, le piattaforme, le
organizzazioni e i produttori del Sud, la promozione dei prodotti ma
soprattutto un impegno sociale e politico per un commercio giusto, rischia
di innescare un boomerang mortale, ma anche contro le concrete speranze di
cambiamento che la societa' civile sta costruendo laboriosamente.
Quattro le richieste che ROBA, attiva sui temi del commercio internazionale
anche nel network europeo del fair trade FINE, rivolge "a tutti i
Parlamentari europei che vogliono sostenere l'esperienza e il movimento del
commercio equo e solidale:
1) A mettere al primo posto anche in questo ambito i diritti umani e
sociali fondamentali, la sovranita' alimentare e i beni comuni. I diritti
dei popoli debbono essere discussi e promossi in sedi e spazi politici piu'
appropriati come le autonomie locali, i Parlamenti nazionali e il
Parlamento Europeo, l'UNCTAD e l'ILO come le altre agenzie ONU dedicate,
con un processo partecipato tra istituzioni, organizzazioni e movimenti
della societa' civile.
2) A sostenere l'appello per sviluppare strategie di sviluppo locale adatte
ai differenti contesti. Queste strategie dovrebbero avere al centro dei
propri programmi la sovranita' e la sicurezza alimentare, l'occupazione,
l'integrazione della produzione nelle economie locali e regionali,
l'apertura e la protezione di mercati regionali nel Nord come nel Sud del
mondo.
Vi proponiamo
3) di concordare un piano di appuntamenti formali e informali con la
societa' civile attiva su questi temi anche nei Paesi membri, su una agenda
politica che vada nella direzione della giustizia nel commercio, alla quale
partecipino tra gli altri soggetti della societa' civile anche le
organizzazioni, le reti, le campagne e i partner del movimento equosolidale.
4) Di sostenere le campagne del movimento equosolidale per la giustizia nel
commercio, partecipando e promuovendo azioni di sensibilizzazione
dell'opinione pubblica europea per restituire spessore sociale positivo a
un consumo critico, attraverso studi di caso sulle filiere sostenibili.
Questo consente di stabilire una relazione diretta di solidarieta' tra
produttori e consumatori che sostituisce su una relazione commerciale
solitamente moltro astratta, che favorisce l'irresponsabilita' di
consumatori e imprese rispetto alle proprie scelte concrete".