R: costruire la decrescita
- Subject: R: costruire la decrescita
- From: "daniele" <danscapo at email.it>
- Date: Wed, 23 Feb 2005 21:55:27 +0100
Mi son venute in mente alcune riflessioni su questo
interessante articolo di latouche che avete messo in lista. Vorrei condividerle
con voi.....
Riporto il pezzo, secondo me, centrale
dell'articolo
"E’ del tutto evidente quali
sono i valori da mettere in campo, a sostituzione di quelli oggi dominanti.
L'altruismo dovrebbe prendere il posto dell'egoismo, la cooperazione dovrebbe
sostituirsi alla competizione sfrenata, il piacere del tempo libero
all'ossessione del lavoro, l'importanza della vita sociale al consumo
illimitato, il gusto di una bella opera all'efficienza produttivistica, il
ragionevole al razionale, ecc. Il problema è che i valori attuali sono
sistemici, sono cioè determinati e sostenuti dal sistema che, in cambio,
contribuiscono a rafforzare. Occorre dunque rovesciare l'immaginario ed
eliminarne l'insidiosa manipolazione sistemica, per rendere le persone
consapevoli della propria situazione.
In questo
pezzo latouche sottolinea la necessità che il cambiamento possa avvenire solo
tramite una profonda trasformazione di valori. Niente di più
sacrosanto. Riflettevo in
particolare sul primo “l’altruismo dovrebbe prendere il posto dell’egoismo” e
sul fatto che Latouche sostiene che i valori da sostituire (fra cui l’egoismo)
sono “sistemici, cioè determinati e sostenuti dal sistema, che in cambio,
contribuiscono a rafforzare”. L’egoismo
umano quindi come frutto dell’attuale sistema. Sinceramente
non mi torna del tutto: che l’attuale sistema lo abbia rafforzato, spostando il
fulcro del vivere dalla sfera collettiva a quella individuale non ho dubbi, ma
che l’egoismo sia frutto di questo sistema, mi sembra
antistorico….. Se l’egoismo
è presente, come credo, nella natura umana da molto più tempo dell’avvento di
questo sistema, temo che non sia sufficiente “l’effetto pedagogico delle varie
catastrofi” per stimolare la sua trasformazione in
altruismo. Io parlerei
più che di cambio in altruismo, di una trasformazione da egoismo a “egoismo
illuminato”: non c’è bisogno di diventare altruisti per capire che dobbiamo
cambiare rotta, è proprio per tutelare i nostri interessi di lungo periodo che
dobbiamo farlo! La saggezza
contadina, il rapporto con la natura presente nelle nostre culture prima della
rivoluzione industriale, non era mica dovuto ad altruismo! Era dovuto ad un sano
egoismo di lungo periodo! Il contadino sapeva che era prima di tutto per il suo
bene e quello della sua famiglia che non bisognava intaccare gli equilibri
naturali! Forse in questa ottica, quella di puntare a rendere manifesto un egoismo illuminato avremo più fortuna a far cambiare rotta ai nostri simili, piuttosto che parlando di conversione all’altruismo……..
saluti
daniele ---- |
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