[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
clima la salvezza è nei rifiuti
- Subject: clima la salvezza è nei rifiuti
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 30 Jan 2005 07:00:25 +0100
La Repubblica 10-11-04, Alla fiera di Rimini 'Ecomondo' gli esperti mettono in campo una nuova speranza contro l' allarme ambientale. Ma occorre incentivare il 'riuso' Clima, la salvezza è nei rifiuti Il riciclo abbatte i gas serra In Italia i valori dello smaltimento sono costanti, in molti paesi europei calano ANTONIO CIANCIULLO RIMINI - La firma di Putin ha posto il suggello definitivo sul protocollo di Kyoto, che entrerà automaticamente in vigore all' inizio del prossimo anno. Gli impegni per la riduzione dei gas serra sono dunque diventati improrogabili e chi è in ritardo deve trottare. Forse anche per questo la proposta spuntata ad Ecomondo, la fiera di Rimini sul recupero di materia e di energia, ha trovato particolare attenzione. L' idea è semplice: far scendere in pista un nuovo corridore. Accanto all' industria (che ha dato le prove più convincenti), alla mobilità (disastrosa) e alla casa (prestazioni mediocri) è spuntato un altro concorrente in grado di far scendere le emissioni serra che minacciano la stabilità del clima: la spazzatura. «In Italia», calcola Duccio Bianchi, direttore dell' istituto di ricerca Ambiente Italia, «lo smaltimento dei rifiuti genera più di 13 milioni di tonnellate di anidride carbonica l' anno, cioè il 2,4 per cento delle emissioni nazionali. Si tratta di un valore in linea con l' Europa, ma mentre in molti altri paesi dell' Unione queste emissioni sono in calo, in Italia restano costanti». Per correggere la rotta la soluzione più semplice è migliorare il quadro esistente. «Sommando il recupero energetico del biogas, la riduzione della quantità totale di discariche decisa dalla Ue e una migliore raccolta differenziata si può arrivare a un buon 10 per cento dell' obiettivo di riduzione di gas serra che l' Italia ha di fronte», valuta il direttore generale del ministero dell' Ambiente Corrado Clini. Ma accanto a questa possibilità, immediatamente disponibile, se ne comincia a profilare un' altra, ancora più interessante dal punto di vista ambientale perché legata al risparmio dei materiali e al riuso (le due priorità indicate dall' Unione europea nel decalogo per il buon trattamento dei rifiuti). Si tratta di affinare il «metro» per calcolare il peso esatto delle emissioni serra evitate grazie a risparmio, riuso e riciclo in modo da garantire un vantaggio economico a chi lavora nella direzione giusta: un meccanismo analogo agli incentivi per le energie rinnovabili. Secondo Clini questa mossa potrebbe comportare un vantaggio analogo al precedente. Il che farebbe dei rifiuti un pacchetto che vale un quinto dell' obiettivo di riduzione totale. Dai primi dati prudenziali citati dal direttore del Conai (Consorzio obbligatorio per il recupero degli imballaggi) Giancarlo Longhi, risulta che per ogni tonnellata di acciaio riciclato si risparmiano 1,5 tonnellate di anidride carbonica, per ogni tonnellata di alluminio se ne risparmiano 9, per ogni tonnellata di carta 0,6, per ogni tonnellata di legno 1, per ogni tonnellata di plastica 0,5 e per ogni tonnellata di vetro 0,3. Al 2008 l' industria del riciclo degli imballaggi varrà 4,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica evitata, cioè circa un centesimo delle emissioni serra nazionali. Ma gli imballaggi rappresentano solo una piccola frazione dei rifiuti in gioco (5 milioni di tonnellate su un totale di circa 80-100 milioni) e per allargare lo scenario virtuoso all' intero settore la strada appare lunga. Secondo Massimo Ferlini, direttore dell' Osservatorio nazionale sui rifiuti, oggi va in discarica l' 80 per cento dei rifiuti, se ne brucia il 9 per cento e solo l' 11 per cento dei materiali viene recuperato. è già un disastro, ma il futuro si annuncia peggiore: da un lato la Ue punta al dimezzamento delle discariche entro il 2050, il che per l' Italia comporta una rivoluzione di cui non si vedono neppure le premesse; dall' altro è prevista una crescita del 43 per cento dei rifiuti urbani in 25 anni, come dire che il problema reso oggi insolubile dalla mancanza di scelte coerenti andrà crescendo a velocità esponenziale. Come uscire da questa trappola riducendo gli sprechi e le emissioni serra? Occorrerebbe allargare la quantità di merci e di servizi che entrano nel circuito virtuoso del risparmio e dell' uso efficiente. Una prima indicazione in questo senso viene dalla stessa Ecomondo che ha scelto di diventare la prima fiera carbon neutral. Grazie a un accordo con AzzeroCo2, la società creata da Kyoto Club, Ambiente Italia e Legambiente, le 300 tonnellate di anidride carbonica prodotte dai 44 mila visitatori, dagli 860 espositori, dai 900 relatori e dai 255 giornalisti sono state azzerate: verranno compensate comprando impianti di energia rinnovabile nelle aree più povere del pianeta.
- Prev by Date: abbagli a sinistra la crescita contrabbandata per sviluppo
- Next by Date: genova i grandi armatori internazionali all'assato dei porti
- Previous by thread: abbagli a sinistra la crescita contrabbandata per sviluppo
- Next by thread: genova i grandi armatori internazionali all'assato dei porti
- Indice: