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(Fwd) [noomc-it] Contro il carovita e' meglio il metodo del professor Auriti

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To:             	noomc-it at yahoogroups.com
From:           	"fr_abbe" <frabbel at tin.it>
Date sent:      	Thu, 11 Nov 2004 11:39:48 -0000
Subject:        	[noomc-it] Contro il carovita e' meglio il metodo del professor Auriti

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Contro il carovita e' meglio il metodo del professor Auriti; non
occorrono metodi illegali, quando si puo' ricorrere con risultati
migliori e lusinghieri a metodi perfettamente legali.


Una moneta per ogni comune

ANTONIO PRIMAVERA

Guardiagrele, piccolo paese in provincia di Chieti. Un professore
universitario lancia l'esperimento di una moneta locale, definita
"Simec", che circola soltanto all'interno del territorio del Comune. 
I
paesani, dopo la sorpresa iniziale ne sono entusiasti e l'adottano in
massa, con il risultato di veder incrementare di botto l'economia di
tutto il paese. La straordinaria notizia del successo 
dell'esperimento
esce dalla regione e arriva all'orecchio di chi è preposto alla 
difesa
dei grandi interessi. Non sia mai detto che si muova alcunché senza 
la
dovuta autorizzazione ministeriale: i fedeli scherani circondano in
armi il paesino, nessuno esce finché non si sequestrano tutti i Simec
che si riesce a trovare. Il tutto mentre i paesani dimostrano con 
toni
coloriti contro le truppe che gli hanno assediato il paese. Azioni 
che
ricordano i tempi del generale Cialdini...

Il professor Auriti, padre dell'idea e organizzatore della nuova
moneta locale viene ovviamente trascinato in tribunale per la dovuta
punizione, ma ecco la sorpresa: la Magistratura scopre che
nell'ordinamento legislativo non è scritto da nessuna parte che è
vietato battere moneta! O meglio, citando le parole del professore,
nessuna legge attuale dice di chi è la proprietà della moneta. Il
Prof. Auriti vince la sua causa, e Guardiagrele riprende la sua 
moneta
locale, questa volta persino con l'autorizzazione implicita derivante
dalla sentenza favorevole. L'esempio può quindi essere seguito da
tutti gli altri Comuni interessati. Basta solo farsi avanti... La
"sentenza di assoluzione" del SIMEC
http://www.open-economy.org/modules.php?
op=modload&name=News&file=article&sid=300  

Ma nella nostra Ausonia sembra che l'iniziativa langui. Chi invece
coglie in pieno il significato politico dell'occasione è un Padano, 
il
Parlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, che sveltamente invita
il prof. Auriti a presentare ai Sindaci padani il sistema per
realizzare una moneta locale. Eccoci dunque al 17 agosto 2000, nella
sede scelta per la storica conferenza: l'Università d'Estate, un 
ciclo
di corsi su temi indipendentisti organizzato dall'indefesso Igor
Iezzi, Presidente dell'associazione "Giovane Padania". A Erba, nella
sala conferenze della Villa Caprina, sede appunto dei corsi suddetti,
il professor Auriti rapisce i Sindaci presenti e tutto il pubblico 
con
il racconto delle vicende del suo esperimento. La conferenza prosegue
nel pomeriggio, e il pubblico, attirato forse da un passaparola
telefonico, addirittura raddoppia. Alla fine dell'intensa
presentazione il Professore ci ha chiarito ulteriori dettagli: a
seguito della sentenza della Magistratura, la Banca d'Italia ha
comunicato che i pagamenti ai suoi sportelli devono essere effettuati
in lire (devono proprio essersi spaventati, ndr). In sostanza il
"Simec", abbreviazione per "Simbolo Econometrico" capovolge il
concetto attuale di moneta, perché mentre oggi la "valuta" che 
circola
è quella che la banca d'Italia stampa e presta ai cittadini ad un
certo interesse, il Simec è una moneta di proprietà dei cittadini
stessi. Infatti su ogni banconota c'è scritto "proprietà del
portatore". Per capire l'effetto che una moneta locale ha
sull'economia locale bisogna appropriarsi del concetto che la moneta
ha il valore che la gente concorda di riconoscerle. Attualmente
infatti non esiste più la convertibilità in oro delle valute, e le
banconote hanno il valore che la gente gli riconosce, null'altro.
Quindi la valuta Simec vale tanto quanto qualunque altra valuta. Il
Professore spiega che per funzionare il Simec dovrebbe essere
distribuito inizialmente gratis, da un Comitato promotore senza scopo
di lucro o dal Comune interessato, giusto per avviarne la
circolazione. Nota dolente: Comitato promotore o Comune sono quelli
che devono sopportare il costo dell'operazione. Il valore del Simec
deve essere stabilito da un criterio econometrico, che lo stesso 
prof.
Auriti ha studiato, e che sembra che debba aggirarsi sul valore 1
Simec = lire 2000.

Una volta avviata la circolazione e gli scambi, il Simec potrebbe
essere impiegato per il pagamento dei lavori pubblici dei comuni, ma
già oggi esso ha dimostrato di accelerare i consumi delle famiglie,
accelerando a cascata anche la produzione dei prodotti per far fronte
all'aumento di domanda, il livello di richiesta di manodopera per
l'aumento di lavoro, il numero dei servizi richiesti, i trasporti, i
veicoli, e tutto l'indotto ad essi collegato. Tra il pubblico 
attento,
non sono mancate perplessità del tipo: - Come si concordano i 
rapporti
economici tra Comune dove circolano i Simec e soggetti esterni al
Comune? - Cosa succede se tutti mettono i Simec all'incasso presso 
chi
li ha emessi? - Come fa il Comune a giustificare la spesa per
l'avviamento dei Simec nel suo territorio? A queste domande il
professore ha risposto nell'ordine: - I pagamenti fuori dall'ambito
comunale si possono effettuare in lire come si fa con le valute
straniere quando si va all'estero; - Il Simec non ha l'obbligo della
convertibilità, in quanto è proprietà del portatore; -
 I Simec rappresentano per il Comune un bene in "magazzino", come se
fossero dei sacchi di cemento.

A detta del professore, la circolazione dei Simec al cambio 1 Simec =
lire 2000 ha raddoppiato i soldi in tasca alla gente di Guardiagrele.
Sembra che oggi, per l'improvvisa ondata di benessere, i paesani
girino per strada continuando a sorridere. C'è qualche altro paese
della nostra Ausonia che voglia regalare un tale sorriso ai suoi
cittadini?









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