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alta velocità rinvii a giudizio per i responsabili
- Subject: alta velocità rinvii a giudizio per i responsabili
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Thu, 22 Jul 2004 07:23:28 +0200
dal manifesto.it Alta velocità a processo Firenze, rinviati a giudizio responsabili dell'opera RICCARDO CHIARI FIRENZE «Anche il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto che questa storia meritasse un pubblico dibattimento». Piera Ballabio di Legambiente Mugello è soddisfatta, ci sarà un processo sui guasti ambientali provocati dalla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità nel tratto fra Bologna e Firenze. Sono ancora danni presunti, però se ne parlerà in un'aula di giustizia. A Pontassieve, dove dal 24 novembre prossimo ci saranno 59 persone imputate a vario titolo dell'inquinamento di 24 corsi d'acqua; del prosciugamento di 17 fra fiumi, torrenti e fossi, 51 sorgenti, 28 pozzi e due acquedotti privati. E ancora della violazione della legge sullo smaltimento dei rifiuti provenienti dai cantieri. Materiali che la procura di Firenze, sulla base di ripetute analisi e campionamenti, ritiene inquinati e pericolosi, e che sono stati stoccati in cave e discariche come semplici inerti. Tra l'altro in modo da non pagare l'ecotassa che la Regione Toscana, parte civile al processo, quantifica in almeno 50 milioni di euro, necessari per la bonifica. Dopo una lunga udienza preliminare che ha tirato le somme di cinque anni di inchiesta riassunta in oltre cento faldoni giudiziari e tre dvd, il giudice Pietro Ferrante ha sostanzialmente accolto le ipotesi di accusa dei sostituti procuratori Giulio Monferini e Gianni Tei. Rispetto alle 68 richieste di rinvio a giudizio fatte dai due pm, il gup Ferrante ha escluso dal processo solo nove indagati minori. A giudizio finiscono invece fra gli altri 16 dirigenti di Cavet, il consorzio di imprese che ha avuto in appalto l'opera pubblica che collegherà Bologna a Firenze lungo un percorso ferroviario di 79 chilometri, di cui 73 in galleria. Al riguardo, le consulenze tecniche della procura raccontano che gli scavi per le gallerie sono stati deliberatamente indirizzati verso le vene acquifere del Mugello, così da non trovare ostacoli particolari. Tranne l'acqua: secondo l'accusa i lavori dell'alta velocità sono stati responsabili del drenaggio e della dispersione di non meno di 45 milioni di metri cubi di acqua. Fra le parti civili insieme a Legambiente, Italia Nostra e Idra c'è il Wwf, che ricorda come il governo Berlusconi abbia derubricato con la «legge Lunardi» le terre da scavo contaminate, non considerandole più come rifiuto. Salvo poi veder aperta dalla Commissione europea una procedura di infrazione contro l'Italia proprio in merito a questa normativa, approvata poche settimane dopo il blocco dei cantieri e dei siti di stoccaggio da parte della magistratura, nel giugno del 2001.
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