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eolico si eolico no
- Subject: eolico si eolico no
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 2 Jun 2004 07:51:14 +0200
da e-gazete.it mercoledi 26 maggio 2004 IL DUBBIO EOLICO: UN CONVEGNO A SOLAREXPO E UN LIBRO PER RAGIONARCI SOPRA Milano, 24 Maggio - Il dibattito "eolico sì, eolico no" è diventato negli ultimi mesi un tormentone che ha agitato le diverse anime dell'ambientalismo italiano. Il convegno organizzato dal Kyoto Club nell'ambito di Solarexpo, mostra svoltasi a Vicenza la scorsa settimana, dal tema "Le problematiche paesaggistiche e ambientali degli insediamenti eolici in Italia", ha visto la presentazione in anteprima del volume "Eolico: paesaggio e ambiente" presto in distribuzione a cura di Franco Muzzio Editore. Curato da Gianni Silvestrini, del Politecnico di Milano e del Kyoto Club, e da Mario Gamberale, dell'Università di Roma La Sapienza, il libro, con la prefazione delle principali forze ambientaliste italiane, affronta e smonta le critiche e le argomentazioni del Comitato per il paesaggio pur sottolineando, d'altro canto, la necessità di un salto di qualità nel coinvolgimento dei cittadini e nelle procedure di individuazione dei siti se si vuole effettivamente una diffusione su larga scala dell'eolico. L'obiettivo generale rimane quello della lotta ai cambiamenti climatici nel medio e lungo termine, lotta in cui il contributo di tutte le fonti rinnovabili, eolico incluso, sarà fondamentale per raggiungere l'ambizioso traguardo del 22% della produzione energetica nel 2010. Senza dimenticare gli obiettivi imposti dal Protocollo di Kyoto, specie se la Russia, come recentemente dichiarato da Putin, decidesse per la ratifica definitiva. Nel 2003 l'eolico ha prodotto in Europa circa 60 Twh, pari al 2,4% del fabbisogno, mentre in Italia ha rappresentato lo 0,5 % della produzione. Lo sviluppo della tecnologia ha prodotto negli ultimi anni un costante aumento della potenza nominale delle torri eoliche. La potenza media del parco installato in Europa è oggi di 1200 KW/torre, ma le più recenti installazioni hanno una potenza nominale di 2000 Kw/torre. Pertanto, gli ambiziosi obiettivi di produzione di qualche anno fa sembrano oggi più facilmente raggiungibili. Alla tavola rotonda che ha concluso il convegno hanno portato il proprio contributo operatori e ambientalisti (Brusa di Aper, Cavaliere di Asja Ambiente, Morganti di Enel, Tabarelli di Vestas/IWT insieme a Ferloni di Italia Nostra e Zanchini di Legambiente). Ciascuno ha affrontato, da punti di vista differenti, i nodi esistenti e le possibili soluzioni in grado di mettere in moto una politica di installazione dell'eolico nel nostro paese con la dovuta attenzione alle problematiche del paesaggio e al non incorrere in errori, quali l'eccessiva vicinanza e assembramento delle torri, che in passato si sono verificati. Occorre sempre individuare le priorità, "L'alternativa non è tra eolico e niente, perché se non si fa eolico si fa una centrale tradizionale" è stata la sintetica conclusione di Silvestrini. Leggi altri articoli correlati al tema in pagina Rinnovabili Altre informazioni all'indirizzo www.solarexpo.com
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