telefonini umts ed elettrosmog



da lanuovaecologia.it

Martedì 3 Febbraio 2004


SALUTE|A rischio anche i bambini che usano il cellulare

Umts, elettrosmog di nuova generazione

Le frequenza dei ripetitori degli attesi "videofonini" sono dannosi per il
corpo umano. A sostenerlo il professor Angelo Gino Levis, uno dei massimi
esperti italiani nel campo della ricerca sull'elettromagnetismo

«Le frequenze dei ripetitori Umts interferiscono con quelle del nostro
organismo e provocano conseguenze che possono essere pericolose». Lo ha
sostenuto durante un convegno a Pisa uno dei massimi esperti italiani nel
campo della ricerca sull'elettrosmog, il professor Angelo Gino Levis, già
ordinario di Mutagenesi ambientale all'Università di Padova e membro della
commissione tossicologica nazionale presso l'Istituto Superiore di Sanità a
Roma.

«Gli Umts hanno frequenze che superano i 2.200 megahertz - ha affermato
Levis - di gran lunga superiori ai vecchi Tacs, che ne avevano 450, e ai
1.800 dei Gsm di ultima generazione. Le alte frequenze artificiali causano
fenomeni di risonanza e di interferenza con quelle biologiche, ad esempio
l'elettroencefalogramma, l'elettrocardiogramma o la frequenza della pompa
cellulare che regola il rilascio della quantità di calcio. Va da sé - ha
continuato - che ogni alterazione subita può essere dannosa per
l'organismo».

Levis ha partecipato al convegno sul tema "Tutela della salute e
pianificazione territoriale" tenutosi al Centro Maccarrone della Provincia
di Pisa, da dove ha rivolto un invito alle istituzioni a considerare il
problema elettrosmog come prioritario. «I gestori telefonici avrebbero delle
alternative meno dannose - ha aggiunto Levis - Potrebbero usare le
microcelle, che sono antenne a potenza ridotta, mantenendo lo stesso campo
di applicazione. O rivolgersi alla rete fissa a fibre ottiche. Solo che
queste soluzioni implicano costi maggiori e perciò non vengono attuate».

Inoltre, sempre secondo Levis, «in questo momento in Italia c'è poca
informazione fornita ai cittadini sui rischi connessi all'elettrosmog: la
prova è l'abuso che i bambini fanno dei cellulari. I test effettuati in
laboratorio dimostrano il danno cerebrale arrecato ai crani più deboli con
il rischio concreto che le cellule invecchino precocemente».

2 febbraio 2004