[cipsi] Domenica In - rispondiamo in massa: "E' giusto che l'acqua diventi una merce?"



L'acqua non è una merce!
         Rispondiamo online alla domanda di Domenica In

appello urgente


Nella puntata di "Domenica In" andata in onda ieri, 11 gennaio, Paolo
Bonolis, ha presentato agli italiani con grande semplicità una situazione
che, grazie al lavoro di tante reti e organizzazioni di persone in tutto il
mondo, sta diventando sempre più di dominio pubblico. "Il XX secolo è stato
il secolo del petrolio - ha detto - mentre il XXI secolo sarà il secolo
dell'acqua perché l'accesso a questa risorsa fondamentale condizionerà
sicuramente i rapporti tra i popoli".
Insistendo molto sulla drammaticità delle cifre, a noi tristemente
note, Bonolis ha ricordato che, se il 2003 è stato proclamato dalle Nazioni
Unite "Anno internazionale dell'acqua", oggi alla sua conclusione sono
ancora più di un miliardo e quattrocentomilioni le persone che non hanno
accesso all'acqua potabile mentre due miliardi e quottrocento milioni di
persone non hanno accesso a servizi sanitari adeguati con la conseguenza
che muoiono ogni giorno, per malattie legate all'assenza o alla cattiva
qualità dell'acqua, trentamila esseri umani. L'acqua è essenziale per la
vita".
Mentre alle sue spalle scorrevano le immagini della mostra "Acqua" del
fotografo inglese Mike Goldwater,  - che si è conclusa domenica stessa a
Roma - Bonolis armato di cartellone e pennarello ha raccontato come, mentre
nel 1977, in occasione della prima grande conferenza delle Nazioni Unite
sull'acqua i Governi avevano scritto che "l'acqua è un diritto dell'uomo o
dell'umanità", a L'Aja nel 2000 hanno fatto un piccolissimo cambiamento
"del quale potremmo non accorgerci, in un discorso così lungo", ha
avvertito il conduttore. Con un rapido tratto Bonolis ha cancellato la
parola "diritto" aggiungendo "bisogno": "L'acqua è un bisogno dell'uomo".
C'è qualche differenza? Enorme, si è risposto il conduttore "perché un
diritto è per sua natura inalienabile, un bisogno no. Un bisogno può essere
venduto, un bisogno può essere mettere in commercio, si può stabilire un
prezzo. C'è chi non è più costretto a darti l'acqua ma c'è anche chi può
vendertela. Caspita: come cambiano le cose. Subentra il processo di
privatizzazione e l'acqua può essere acquistata. Ma un miliardo e
quattrocento milioni di persone del terzo mondo ce l'hanno i soldi per
comprarla? Sono piccole cose che cambiano gli scenari del mondo intero".

Con questo semplice ragionamento Bonolis ha lanciato la domanda del
sondaggio settimanale del programma, che domenica prossima 18 gennaio verrà
commentato in studio da Riccardo Petrella, segretario del comitato
internazionale del Contratto Mondiale dell'Acqua.

E' giusto che l'acqua diventi una merce?

Prendiamo la parola, diciamo la nostra, anche con un messaggio semplice come
"difendiamo l'acqua bene comune dell'umanità":
si può chiamare la segreteria telefonica (numero a pagamento) all'16463
oppure inviare una email all''indirizzo domenicain at rai.it