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Parmalat, cosa serve per cambiare musica - COMUNICATO ATTAC Italia [%]
- Subject: Parmalat, cosa serve per cambiare musica - COMUNICATO ATTAC Italia [%]
- From: "comunicazione ATTAC Italia" <comunicazione at attac.org>
- Date: Sat, 3 Jan 2004 16:16:31 +0100
ATTAC Italia [%] www.attac.it __________________________ Info media: claudio jampaglia comunicazione at attac.org ++39 348 89 58 602 ----------------------------------- Fatti mandare dalla mamma a prendere il ... BOND! Parmalat: una storia di ordinario neoliberismo e cosa serve per cambiare musica. _________________________________________ Prima azienda italiana nel settore alimentare, ottavo gruppo industriale nazionale, 36000 dipendenti in 30 paesi nel mondo, un marchio di fama internazionale. Questo, fino a pochi giorni fa, il biglietto da visita della Parmalat, oggi crollata e messa in amministrazione controllata sotto il peso di un ammanco di bilancio pari ad almeno 7 miliardi di euro. Governo, Confindustria, grandi poteri bancari e finanziari, mass-media ora gridano allo scandalo e fanno a gara nel chiedere, indignati, regole, controlli e garanzie. Vogliono in realtà nascondere ancora una volta la verità :il crack della Parmalat non è un'anomalia, bensì una vicenda di ordinario neoliberismo. Un modello basato sulla finanziarizzazione dell'economia, che fa della speculazione finanziaria internazionale lo strumento principe per la ricerca del profitto, e che basa sull'esistenza dei paradisi fiscali la possibilità di compiere le operazioni 'sporche' al riparo da qualsiasi controllo. Un modello dove le connivenze si sprecano, dalle banche d'affari che concedono finanziamenti a gogo' senza garanzie nè piani di rientro, alle agenzie internazionali di rating che non controllano, fino alle negligenze delle autorità di vigilanza (Borsa, Bankitalia, Consob). MARCONI in Gran Bretagna, KIRCH in Germania, VIVENDI in Francia, GLOBAL CROSSING, TYCO, K MART, WORLDCOM ed ENRON negli Stati Uniti, CIRIO e ora PARMALAT in Italia : questa è la sequenza dei fallimenti finanziari di colossi industriali dal 2001 ad oggi, con decine di migliaia di posti di lavoro persi, altrerttanti fondi pensione andati in fumo, milioni di risparmiatori truffati. Una situazione che fa dire non a un estremista no-global, bensì al giornalista Edward Chancellor dell' ECONOMIST che " l'essenza del capitalismo è un succedersi ininterrotto di momenti speculativi -con l'arricchimento di pochi- e di crisi-con l'impoverimento di molti". Una dittatura della finanza sulla politica e sulla democrazia, fondata sul fatto concreto di un circuito finanziario internazionale nel quale circola quotidianamente e senza controlli un volume di denaro pari all'intero Prodotto Interno Lordo dell'Africa in un anno! Un furto di risorse e di diritti, uno scippo di democrazia. Ma cambiare si può. Qui ed ora. TOBIN TAX SUBITO! E' attualmente all'esame delle Commissioni Parlamentari la proposta di Legge d'iniziativa popolare, promossa da Attac Italia e sottoscritta da 200000 cittadini, per l'istituzione della Tobin Tax, ovvero una tassa su tutte le transazioni valutarie. E' un granello di sabbia, in grado però di inceppare i meccanismi della speculazione finanziaria, di restituire il primato alla politica sull'economia, di liberare risorse per i beni comuni, i servizi pubblici e i diritti collettivi. La Legge andrà in Aula entro il primo semestre 2004. Chiediamo con forza che venga approvata subito in Italia e che venga immediatamente rilanciata a livello europeo! ABOLIRE I PARADISI FISCALI! Da 40 a 80 nel mondo, i Paradisi Fiscali sono veri e propri santuari della speculazione finanziaria, utilizzati da più di 25000 imprese (comprese quelle del nostro Presidente del Consiglio), con un giro d'affari di 1800 miliardi di dollari, di cui il 40% collegato direttamente alla criminalità organizzata, il 15% alla corruzione politica e il 45% alle operazioni per l'evasione fiscale. Alcuni di questi santuari sono presenti nella civilissima Europa : Andorra, Monaco, Isole del Canale, Liechtenstein per dirne solo alcuni. Chiediamo con forza che nel processo di costituzione europea venga inserita l'abolizione 'senza se e senza ma' dei paradisi fiscali! Ai lavoratori del gruppo Parmalat e ai lavoratori della Cirio esprimiamo tutta la nostra solidarietà : saremo al loro fianco nelle lotte per la difesa del posto di lavoro e della loro dignità personale e sociale. Ai cittadini risparmiatori, da anni convinti da una pletora di mezzi di informazione che "se il mercato è bello, la finanza è meglio", chiediamo di difendere i loro diritti, ma anche di investire i propri risparmi nella finanza etica e nei circuiti dell'economia solidale. "O la Borsa o la vita" intimano i nuovi predoni dell'economia liberista, gli arroganti pirati della grande finanza. Scegliamo la vita, tutti insieme. E un altro mondo possibile. ATTAC ITALIA % ------------------------
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