30/11 Bologna: giornata del non-acquisto 2003



Con preghiera di massima diffusione dell’iniziativa in oggetto, vi
alleghiamo il comunicato stampa relativo.

Siamo a disposizione per precisazioni, chiarimenti, ulteriori
informazioni,....: tel. 051.6388358 / 051.6820026

Nadia Barattini,  Bilanci di Giustizia - Gruppo di Bologna.




COMUNICATO STAMPA

DOMENICA 30 NOVEMBRE 2003:
GIORNATA MONDIALE DEL NON ACQUISTO (GNA)

Per un giorno godetevi una pausa, lontani dalla frenesia degli acquisti.
Per un giorno non comprate nulla.
La Giornata mondiale del Non Acquisto (Buy Nothing Day), indetta dalla
canadese Adbuster Media Foundation nel1992, si è rapidamente diffusa in più
di 30 nazioni. In Italia da vari anni è promossa dalle riviste
"Altroconsumo" e "Terre di mezzo".
Il gruppo  bolognese dell'operazione Bilanci di Giustizia e il nodo locale
della Rete Lilliput, la Caritas Diocesana e il gruppo di bologna di Pax
Christi,aderiscono alla giornata, estendendo l'invito a tutti coloro che
condividono la preoccupazione per l'invadenza del consumismo.

Il Buy Nothing Day è una giornata di disintossicazione per fermarsi a
riflettere: un'occasione preziosa per mettere in discussione il nostro
ruolo nel funzionamento del sistema e per scoprire come sia possibile
divertirsi e stare bene anche senza comprare nulla.
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto
il dissenso verso il consumismo e smascherare le bugie di chi usa ogni
mezzo per convincerci che l'unica via per uscire dalla crisi è tenere alti
i consumi.
Il nostro modo di consumare, in quantità e qualità, è purtroppo la causa
dell'enorme divario tra Nord e Sud del mondo, origine dei disastri
ecologici e sociali che stiamo vivendo.
Non esistono le risorse per consentire a tutti gli abitanti del pianeta il
nostro tenore di vita, qualcuno deve forzatamente rimanere escluso.
Ci dicono "grazie" perché aumentando i consumi aiutiamo la nostra economia
a risollevarsi. Ma i nostri consumi rappresentano il carburante per un
sistema economico insostenibile. Ci fanno credere che è meglio usare il
tempo per fare acquisti, anziché dedicarsi alla casa, ai figli, a un buon
libro. Siamo proprio sicuri che sia così?

La GNA non è uno sciopero, e non è contro i commercianti
L'invito a sostenere la GNA è esteso a tutti i commercianti che rifiutano
di dire "grazie" al consumismo sfrenato.
In particolare l'invito è rivolto ai negozianti che vogliono dare senso e
valore al proprio lavoro orientandosi verso le necessità reali delle
persone, anziché adeguarsi al mercato delle futilità, dell'usa e getta, dei
falsi bisogni indotti.

Cosa si farà a Bologna
Il gruppo di Bologna di Bilanci di Giustizia, il nodo locale della Rete di
Lilliput, la Caritas Diocesana e Pax Christi, saranno presenti Domenica 30
Novembre con un banchetto in Piazza di Porta Ravegnana. Dalle 15 alle 17
verranno distribuite confezioni di "Sobrium", medicinale per la diffusione
della sobrietà, della giustizia, dello sviluppo sostenibile.
Altre iniziative sono annunciate per la mattinata dello stesso giorno a San
Giovanni in Persiceto, a cura dell'associazione "Altreterre" (commercio
equo e solidale) e del Social Forum Locale.

www.retelilliput.org
www.bilancidigiustizia.it





per contatti:
Maurizio e Nadia Barattini 051- 63 88 358
Luca e Natascia Cremonini 051 - 682 00 26

CHI SIAMO

Operazione Bilanci Di Giustizia
Iniziativa nata nel '93 e che vede coinvolte circa 500 famiglie italiane
impegnate in un percorso di "disintossicazione" dalla schiavitù del
consumo. Si tratta di modificare lo stile dei propri consumi per non essere
più "complici" di un sistema economico ritenuto insostenibile ed iniquo.
Uno slogan dei Bilanci di Giustizia è: "Quando compri voti": se i
consumatori si orientassero verso la qualità etica dei prodotti, le imprese
sarebbero indotte a impostare su questo la loro concorrenza.
Le famiglie aderenti alla campagna compilano mensilmente un bilancio delle
spese effettuate: non un bilancio economico, ma un bilancio di giustizia.
Si valutano cioè le proprie scelte a partire da un obiettivo di revisione
dei propri consumi che ogni famiglia, liberamente, si è posta all'inizio
del mese.
Esempi di obiettivi possono essere: consumare prodotti del circuito equo
solidale, consumare frutta e verdura di stagione, usare mezzi pubblici in
sostituzione alla macchina. riparare o riutilizzare oggetti,  ecc..
Il bilancio viene poi spedito alla sede di Venezia dei Bilanci di Giustizia
che alla fine di ogni anno redige un rapporto con i dati delle famiglie
aderenti alla campagna, confrontati con la media ISTAT dei consumi delle
famiglie italiane; in questo modo si rendono pubbliche le scelte effettuate
dai "bilancisti", conferendo un senso politico all'iniziativa (il cui
presuntuoso scopo è appunto quello di incidere sul comportamento delle
imprese).
A Bologna esiste un "gruppo locale" composto da circa dieci famiglie
"bilanciste".

Info: www.bilancidigiustizia.it



Rete Lilliput
Rete nata per collegare associazioni e gruppi che si battono per una
economia di giustizia e per la salvaguardia della dignità umana, della
salute e dell'ambiente. A livello nazionale è stata promossa da Aifo, Beati
Costruttori di Pace, Bilanci di Giustizia, Botteghe del Mondo, Campagna
chiama l'Africa, Campagna dire mai al MAI - Stop Millennium Round, Campagna
globalizza-azione dei popoli, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale,
Campagna Sdebitarsi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, CoCoRiCò, CTM
Altromercato, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi,  WWF.
Il nome fa riferimento alla metafora dei minuscoli lillipuziani, che con
tanti piccoli fili riuscirono ad immobilizzare il gigante Gulliver, simbolo
dell'attuale sistema economico. Il termine "rete"  indica l'impegno a
conservare una struttura organizzativa appunto di tipo reticolare, cioè non
gerarchica.
A Bologna è attivo da circa tre anni un nodo locale della Rete Lilliput.

Info: www.retelilliput.org