[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
23/10 Modena: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun
- Subject: 23/10 Modena: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun
- From: "Roberto Galantini - Silvia Spaggiari" <rgalla at tin.it>
- Date: Wed, 22 Oct 2003 01:51:20 +0200
Mi scuso se qualcuno di voi ha gia' ricevuto l'invito sotto riportato. Ne approfitto per ricordarvi che sabato 25 ottobre in piazza Martiri a Carpi, alle 17 c'e' la MA-NI-FE-STA-ZIO-NE! corteo con sound system per le vie del centro contro la precarietà, la flessibilità, le non-pensioni e -the last but not the least- berlusconi silvio! ----- Original Message ----- From: <mailto:bertonifranco at interfree.it>Bertoni Franco Sent: Friday, October 17, 2003 12:32 AM Subject: [Forumodena] Fw: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun ----- Original Message ----- From: <mailto:acquamodena at katamail.com>Comitato Acqua Modena To: Sent: Thursday, October 16, 2003 6:56 PM Subject: Cittadini, non clienti- Assemblea pubblica sul dopo Cancun CITTADINI E NON CLIENTI CHI HA VINTO DAVVERO A CANCUN? Sono più al sicuro i nostri diritti o quelli delle multinazionali? Quali strategie d'azione dopo il fallimento della V conferenza ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio? Ne parliamo con: MARCO BERSANI del direttivo nazionale di ATTAC ANTONIO TRICARICO della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale - Rete di Lilliput GIOVEDI 23 OTTOBRE, ore 20,30 PRESSO LA SALA 9 GENNAIO 1950. PALAZZO DELLA CGIL. 10° PIANO P.ZZA CITTADELLA N. 36 Intervenite numerosi. Promuovono: Rete No-Gats di Modena e Comitato modenese per il contratto mondiale dell'acqua. Con l'adesione di: Aprile, Attac, Casa per la Pace, Forum Sociale di Modena, Legambiente, Partito della Rifondazione Comunista, Rete di Lilliput-Modena, Verdi. CITTADINI, NON CLIENTI Contro le privatizzazioni e gli accordi generali sul commercio dei servizi. Che cos'è il GATS? E' il primo accordo multilaterale di principi e regole per il commercio dei servizi: in sostanza tutto ciò che fa parte della nostra vita: sanità, istruzione, acqua, telecomunicazioni, trasporti, pensioni, ricerca del lavoro, energia, ambiente. In questo modo tutto entra a far parte del mercato e, di conseguenza, a seguirne le regole. Che cosa significa in pratica? Significa soprattutto che rischiamo di perdere tutte le nostre conquiste sociali; tutto quello che per noi era diritto (e in quanto tale sotto la tutela dello stato), diventa un bisogno, la cui soddisfazione è direttamente proporzionata al nostro potere d'acquisto, secondo la legge del mercato. Per esempio, il nostro Sistema Sanitario Nazionale, in vigore dalla metà degli anni settanta, è basato sul principio della solidarietà: ognuno paga le tasse secondo il proprio reddito, e riceve le cure secondo le proprie necessità; se cade questo principio, si arriverà a ricevere le cure solo se si sarà in grado di pagarle, come sta già succedendo in molti paesi. E questo vale per l'istruzione e per tutto il resto. Che i servizi pubblici siano tutt'altro che soddisfacenti è cosa nota. E questo è un argomento sfruttato per spingere verso la privatizzazione, con la promessa di una migliore efficienza. E questo nonostante i vari settori privatizzati, in altre nazioni, abbiano dimostrato di funzionare ancora peggio. A livello locale abbiamo assistito al lancio in borsa dell'ex municipalizzata META, alla vendita delle farmacie comunali; inoltre, sta per terminare il progetto pilota a Sassuolo, di transizione verso una vera privatizzazione dell'Ospedale. Il tutto avviene con la massima tranquillità dei cittadini che si aspettano una maggiore efficienza. Se il capitale è privato, ma il controllo è pubblico, dove sta il problema? In effetti problemi non ce ne sono ancora. Il processo completo ha tempi lunghi, soprattutto perché nessun elettore accetterebbe di perdere sui due piedi ogni diritto acquisito, tutte le conquiste sociali degli ultimi decenni. Ci saranno cambiamenti apparentemente innocui, e ad un certo punto ci troveremo di fronte al fatto compiuto, ad una realtà difficile da modificare. Per questo abbiamo costituito la RETE NO-GATS: per iniziare innanzi tutto a parlarne, per avere la possibilità di discutere i cambiamenti, per difendere e migliorare il nostro patrimonio comune. Per ricostruire una democrazia dal basso, con la nostra partecipazione attiva IL MONDO NON E' UN MERCATO. ESSERE CITTADINI NON EQUIVALE AD ESSERE CLIENTI.
- Prev by Date: 24/10 Cagliari: "Economie senza Denaro. I sistemi di scambio non monetario nell'economia di mercato"
- Next by Date: riforma pensioni e domanda di lavoro
- Previous by thread: 24/10 Cagliari: "Economie senza Denaro. I sistemi di scambio non monetario nell'economia di mercato"
- Next by thread: riforma pensioni e domanda di lavoro
- Indice: