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Il blackout degli imbrogli
- Subject: Il blackout degli imbrogli
- From: " RdB Filodiretto \(memo\)" <filodiretto at rdb115.org>
- Date: Mon, 29 Sep 2003 22:51:35 +0200
CHI HA SPENTO LA LUCE ? Il blackout degli imbrogli - Comunicato dei colleghi della RdB-Cub settore Energia Finalmente sappiamo di chi è la colpa del blackout che sabato notte ha paralizzato lâItalia : un albero e un fulmine, che hanno messo in ginocchio tutto il sistema elettrico nazionale; la conclusione è stata che bisogna costruire nuove centrali elettriche. Vediamo adesso di capire veramente cosa è successo. La liberalizzazione e la privatizzazione del mercato energetico hanno prodotto una disarticolazione di tutto il sistema elettrico, spostando lâobiettivo vero che è quello dellâerogazione di un servizio pubblico essenziale ad un interesse privato e quindi proiettato esclusivamente al profitto. Al momento del blackout solo un terzo delle centrali erano in funzione. Ciò è dovuto al fatto che le aziende che gestiscono la produzione di energia elettrica tengono gli impianti spenti in base a puri calcoli di convenienza economica; non essendo più un servizio pubblico decidono in piena libertà quando e quanta energia produrre. La scellerata politica della privatizzazione del sistema elettrico italiano, partorita dal governo di centro sinistra con i Decreti Bersani e DâAlema e perseguita con altrettanta scelleratezza e superficialità dallâattuale governo, oltretutto senza nessun tipo di regolamentazione, ha causato la contemporanea chiusura, per ristrutturazione, di numerose centrali di produzione (Sermide, Chivasso, Brindisi, Napoli, ecc..), provocando così i presupposti che ci hanno portato al blackout di sabato notte. Si cerca in tutti i modi di fuorviare dalle vere problematiche, proponendo soluzioni ãalternativeä quali il carbone o il nucleare perché ãeconomicamente vantaggioseä o peggio ancora ricorrendo alla regionalizzazione e quindi ad un ulteriore tipo di spezzettamento della rete elettrica. Il tutto condito dalla ciliegina sulla torta rappresentata dalla proposta di costruite nuove centrali elettriche, che è un privilegio riservato ai privati in quanto il decreto di riassetto elettrico impedisce allâEnel di aumentare il suo peso sul mercato. La realtà dei fatti è - che lâItalia di notte dipende quasi esclusivamente dalla importazione di energia estera per permettere ai privati risparmi, sia energetici che occupazionali : negli ultimi anni il livello occupazionale è sceso di oltre 40.000 unità, - che il governo Berlusconi, con grande irresponsabilità, non ha finora autorizzato il gestore della rete nazionale (GRTN) a mettere in circolo le migliaia di megawatt prodotte ed inutilizzate (circa 11.000), - che le fonti alternative proposte, carbone e nucleare, non sono così economiche come ci vogliono far credere, - che non abbiamo bisogno di nuove centrali elettriche utili solo alle tasche degli imprenditori, - che abbiamo invece bisogno di un totale risanamento sia delle centrali esistenti che dei sistemi di produzione e di trasmissione riunificando la loro gestione sotto il totale dominio pubblico. In 50 anni di Enel e di sistema pubblico elettrico nazionale tutto ciò non si è mai verificato. Impediamo che nuove disposizioni governative aumentino i poteri delle aziende elettriche private. Battiamoci per riportare sotto il controllo pubblico tutto il sistema elettrico nazionale. la Direzione Nazionale RdB-cub Federazione Roma - 29/9/2003 n. articolo: 936
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