acque minerali inquinate



da l'unione sarda.it

05 giugno 2003

Una nuova inchiesta del pg Guariniello. Ma per Sirchia non c'è allarme

Acque minerali nella bufera Trovate tracce di pesticidi


Torino Un altro mito si infrange: l'acqua minerale, fedele compagna delle
nostre diete, è inciampata sui pesticidi. Il 60 per cento degli italiani la
preferisce all'acqua fornita quasi gratis dalla rete idrica ma i test decisi
dalla magistratura di Torino dopo il sequestro di una confezione d'acqua all
'atrazina hanno rivelato che, in molti casi, questa fiducia è stata mal
riposta. Tante marche regolarmente in commercio sono risultate positive, in
base a test su campioni prelevati nel 2002, a sostanze come i pesticidi e
gli idrocarburi.
marchi prestigiosiDi fronte al gran numero di irregolarità riscontrate in
marchi che godono del generale apprezzamento, il procuratore aggiunto
Raffaele Guariniello, che sulle acque minerali sta conducendo un'inchiesta
con ramificazioni in tutta Italia, ha scritto al Ministero della Salute
chiedendo «quali misure immediate si vogliono adottare per garantire la
salute pubblica».
Il ministro Sirchia tuttavia non drammatizza e, ricevuta la segnalazione del
magistrato torinese, ha affermato che «sul problema delle acque minerali non
esiste in Italia alcun allarme». Ha tenuto a precisare, infatti, che ancora
mancano dati completi e raccolti con una metodologia comune di analisi.
Inoltre, ha spiegato che alcune sostanze, la cui presenza è accettata nell'
acqua comune, sono considerate fuorilegge nell'acqua minerale dalla quale si
pretende un grado di purezza superiore.
controllate 28 marcheL'Istituto Superiore di Sanità ha controllato le
analisi svolte nel 2002 da 28 marche di acque minerali che avevano chiesto
il "riconoscimento" (una sorta di accredito) alle autorità sanitarie: solo
cinque sono risultate in regola in base ai parametri stabiliti dalle leggi.
Le altre ventitrè acque minerali presentano diversi ordini di problemi.
i metodi standardDagli accertamenti dell'Istituto Superiore della Sanità è
emerso che, durante i test per concedere il riconoscimento, il laboratorio a
cui si erano rivolte le case produttrici non aveva ricercato tutti i
parametri stabiliti dalla legge, oppure non aveva utilizzato il metodo
standard fissato da un decreto del 31 maggio 2001; in parecchie di esse,
inoltre, sono spuntate «sostanze indesiderabili» fuori dai limiti
consentiti, come i pesticidi, i bifenili policlorurati, gli agenti
tensioattivi, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).
richiesta di un parereL'Istituto Superiore di Sanità, secondo quanto si è
appreso a Torino, ne ha informato il Ministero, che a sua volta ha invitato
il Consiglio Superiore di Sanità ad esprimere un parere. Guariniello,
adesso, ha chiesto al Ministero se intende prendere provvedimenti urgenti.
la sardegna non compareIl magistrato non ha voluto anticipare quali marche
di acqua minerale siano finite sotto inchiesta. Si sa solo che le acque in
questione sgorgano da sorgenti in varie parti d'Italia: Alto Adige,
Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata.
fabbriche troppo vicineGli accertamenti hanno portato alla scoperta di
circostanze che possono spiegare la presenza di alcune sostanze: certe fonti
si trovano vicino a campi coltivati o a fabbriche altamente inquinanti come
le industrie galvaniche o a autolavaggi.