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il valzer delle 8 ex municipalizzate
- Subject: il valzer delle 8 ex municipalizzate
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 22 Jun 2003 06:45:43 +0200
dal corriere.it lunedi 16 giugno 2003 Il valzer delle otto sorelle Le preferite? Aem Milano, Torino e l'Amga di Genova. Non convince la romana Acea Insoddisfatti dai rendimenti ai minimi dei titoli di Stato? «Può essere il momento buono per investire nelle municipalizzate», dice Riccardo Monti del Boston Consulting Group (Bcg) . Sono otto le quotate: »7,66% è l'incremento medio del loro prezzo di listino dall'inizio dell'anno. Qualche passo più avanti del Mibtel, l'indice telematico complessivo, che ha guadagnato nello stesso periodo il 7%. Ma c'è anche chi, come Acsm Como e Aem Torino (vedi tabella) ha messo a segno performance superiori al 16%. E oggi parte l' offerta pubblica di vendita della nona, la bolognese Hera , primo esempio di aggregazione fra comuni. Diversi operatori sono concordi: adesso sì, può valere la pena investirvi. Selezionando, però. E in chiave difensiva, senza aspettarsi grandi rendimenti. Insomma, spiegano gli esperti, possono essere l'alternativa a basso rischio per chi era tornato ai Btp dopo i crolli di Borsa. «Questo per le municipalizzate sarà l'anno di svolta - dice Roberto Bazzano , amministratore delegato di Amga Genova -. Se non si muovono per acquisizioni, o per avere materie prime a prezzo competitivo, rischiano di fare marcia indietro». Le prospettive, quindi, sono interessanti. Anche perché, sul piano legislativo, la liberalizzazione di energia elettrica e gas è giudicata conclusa: «Vedremo concorrenza», dice Bazzano. E l'articolo 35 della Finanziaria 2002 impone a diverse municipalizzate (come Verona) di quotarsi entro dicembre. Perciò si considera imminente l'attesa concentrazione del settore: su assi ipotetiche come Genova-Milano-Torino, Roma-Modena, Trieste-Treviso-Padova-Venezia (non più Milano-Brescia). «Dimensioni e flottante delle local utilities potrebbero essere oggetto di miglioramento», ha detto Massimo Capuano , amministratore delegato di Borsa spa . E Monti del Bcg spiega: «La tendenza ai raggruppamenti, forse anche entro l'anno, potrebbe portare a cambi di azionisti e offerte pubbliche d'acquisto, con una maggiore attrattiva dei titoli». La conferma viene da Stefano Querci , amministratore delegato della piccola Meta di Modena, l'ultima quotata (ancora «in fase di negoziazione» per Metanergy, la joint venture con Acea annunciata mesi fa). «Cresceremo - dice -. Abbiamo contatti in corso con municipalizzate contigue e del Nord e partecipiamo alla gara per l' utility di Ferrara. Il processo di fusioni è fondamentale». Ma quali sono le società consigliate? Una è l'Amga di Genova: che si è aggiudicata una fetta di Interpower, la terza genco (società di centrali) dell'Enel; e sulla scia di Aem Milano si accinge a sciogliere la società con e.Biscom cedendo il 45% di Fastweb Mediterranea: «Usciremo a giugno con un'ottima plusvalenza», annuncia Bazzano. Ubm , nel report del 9 maggio, la premia con «Accumulare», «perché può approvvigionarsi di gas ed elettricità a bassi prezzi». Ma raccolgono pareri positivi, benché non unanimi, anche le due Aem: Milano e Torino , anche se la seconda viene ritenuta più rischiosa. Sulla prima, che Ubm consiglia di vendere («il prezzo sta ancora scontando le vecchie prospettive di crescita»), concordano Bcg e Azimut. E persino Garrett Williams di Actinvest , critico sulle utilities («hanno massa piccola e i Comuni restano sopra il 50%»), ammette di essere passato da un «Ridurre» a un «Accumulare». Analizza Monti: «Aem Milano è il terzo attore dopo Enel e Italgas. L'uscita da Fastweb l'ha liberata da un problema, ha conservato le reti elettriche, ha il gas, la genco, le reti in fibra ottica. E' al centro dei futuri giochi». Su Aem Torino Monti è cauto, per lo slittamento al 2005 della costruzione della centrale di Pont Ventoux. Ma Ubm segna un «Accumulare». Altri consigliano di aspettare l'aumento di capitale in luglio: «Dopo, potrebbe valere la scommessa». Chi resta? Asm Brescia: che però attira meno, perché «produce utili ma ha poco flottante» (Azimut) e «non ha in cantiere grandi operazioni» (Monti). Poi vengono le tre baby: Meta (in assestamento), Acegas (interessante se farà ponte con la Slovenia) e Acsm Como (che spera nella fusione con Bergamo). Infine, l'Acea di Paolo Cuccia e Fulvio Vento . Sulla quale convergono i pareri negativi. «E' quella che ha più deluso gli analisti - dicono -. Troppe promesse non mantenute dal management». A. Pu.
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