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[OMC] Dich. di Dakar della società civile per poltiche agricole e commerciali solidali
- Subject: [OMC] Dich. di Dakar della società civile per poltiche agricole e commerciali solidali
- From: "Nora.McKeon at fao.org TCDS \(by way of Movimento Nonviolento PA\)" <pxp at interfree.it>
- Date: Thu, 19 Jun 2003 22:52:36 +0200
21 Maggio 2003 Dichiarazione di Dakar Per la promozione di politiche commerciali agricole di sostegno reciproco I rappresentanti delle organizzazioni degli agricoltori e dei produttori agricoli provenienti da Africa, Americhe, Asia ed Europa si sono riuniti a Dakar dal 19 al 21 maggio 2003, pochi mesi prima della fondamentale scadenza dei negoziati del OMC a Cancun, e hanno rilasciato la seguente dichiarazione I La visione dell'OMC il mondo sottosopra La «liberalizzazione» e la deregolamentazione del commercio dei prodotti agricoli, promossi da OMC, FMI, Accordi per il Libero Commercio, e così via, sono causa sostanziale di danni in tutto il mondo: carestia, disoccupazione, disuguaglianza, povertà, e degrado delle risorse naturali sono in crescita nel mondo rurale, in particolare nel Sud. I contadini sono costretti a esodi rurali e a migrare. Le multinazionali del settore agricolo prendono sempre più il loro posto e le loro terre. Il presupposto sulla base del quale l'OMC costringe gli agricoltori ad accettare i prezzi stabiliti a livello mondiale, il presupposto che il mercato internazionale può produrre risultati apprezzabili uniformi per tutti i paesi, è stato confutato dai fatti. I prezzi del settore sono instabili, cronicamente depressi e tendono al crollo nel corso del tempo. L'OMC mira a bandire la protezione sulle importazioni, strumento a disposizione di tutti, compresi i paesi poveri. L'OMC favorisce, invece, gli strumenti di protezione disponibili solo nei paesi ricchi (aiuti assorbiti dalla produzione, posti nella scatola verde dell'OMC). Questo consente tra le altre cose di occultare il dumping. La priorità dell'OMC è ridurre i prezzi dei prodotti agricoli, e lo fa in due modi: - a livello del mercato interno abbassando i dazi doganali e smantellando gli strumenti di organizzazione del mercato; - nei rapporti internazionali, attraverso l'orientamento all' esportazione, che deprime i prezzi pagati agli agricoltori a livello mondiale. L'OMC incoraggia una concorrenza estrema tra i produttori: i produttori perdono e i consumatori non vincono. L'abbassamento dei prezzi va a beneficio esclusivo delle multinazionale del settore agro-alimentare e della vendita al dettaglio. L'OMC indebolisce i più deboli e rafforza i più forti. II Per politiche agricole fondate sui diritti La politica agricola deve rispondere ai diritti fondamentali e ai bisogni delle popolazioni e in particolare delle donne: - diritto al cibo (sano, culturalmente adatto, .) - diritto a produrre questo tipo di cibo - accesso alle risorse (terra, semi, acqua, credito, .) - rispetto dell'ambiente (metodi di produzione sostenibile, biodiversità) - uguaglianza (diritto a redditi dignitosi), - .... Il mercato non può assicurare che tali diritti vengano rispettati, di questo sono responsabili le autorità politiche, a livello locale, nazionale o transnazionale. Tali elementi sono la base della sovranità alimentare. Al fine di rendere sicuri tali diritti, sono necessari strumenti, e in particolare protezione alle importazioni e gestione delle risorse. I prezzi agricoli devono coprire i costi di produzione, e comprendere una remunerazione dignitosa per il produttore. Devono essere rese disponibili risorse finanziarie per assicurare sufficienti livelli di infrastrutture e servizi, in particolare nei paesi del Sud del mondo. Il desiderio di esportare non deve prendere il sopravvento sui diritti fondamentali, sia all'interno di un paese che nei confronti di altri paesi. III Per un commercio internazionale di sostegno reciproco E' innegabile che il commercio è necessario, ma non deve prevalere sui diritti fondamentali. La richiesta prima in termini di solidarietà è che le esportazioni non portino alla destabilizzazione del mercato interno negli altri paesi. Si dovrebbe dare priorità al rifornimento del mercato interno. L'accesso al mercato dovrebbe svolgersi senza deregolamentare il mercato dei paesi importatori. L'obiettivo deve essere quello di eliminare tutte le forme di dumping. I sussidi all'agricoltura sono legittimi se vengono distribuiti sulla base dei diritti e delle aspettative della popolazione e non vengono usati per promuovere le esportazioni. Le regole del commercio non devono impedire ai paesi di incoraggiare sistemi produttivi sostenibili basati sull'agricoltura familiare. E' necessario impegnarsi in consultazioni per gestire i rifornimenti al mercato mondiale. In particolare, i paesi produttori e consumatori dovrebbero collaborare per stabilizzare i mercati ed assicurare prezzi equi ai prodotti destinati essenzialmente all'esportazione (caffè, cacao, e così via). Possono risultare utili anche accordi di favore sulle importazioni in particolare per i paesi piccoli con un'economia vulnerabile. Le scelte legittime della popolazione, per es. rifiutare gli ormoni, gli OGM., devono prevalere sugli interessi commerciali delle compagnie ed essere rispettati dalle regole del commercio internazionale. * Considerati i rischi impliciti dei prossimi negoziati dell'OMC, e con l' intento di difendere le scelte stabilite dall'alto, le organizzazioni degli agricoltori e della società civile devono mobilitarsi su vastissima scala. Ai governi viene chiesto con forza di rifiutare la concezione attuale dell'OMC e le proposte, e di difendere a Cancun il principio della sovranità alimentare. Lista dei partecipanti delle organizzazioni degli agricoltori al workshop su "POLITICHE COMMERCIALI AGRICOLE DI SOSTEGNO RECIPROCO" Dakar 19 / 21 Maggio 2003 AFRICA RETE DELLE ORGANIZZAZIONI DEI CONTADINI E DEI PRODUTTORI AGRICOLI DELL' AFRICA OCCIDENTALE (ROPPA) - Ibrahima COULIBALY, Association des Organisations Professionnelles Paysannes (AOPP) -Mali - Djibo BAGNA, AREN, S.G. de la CNPFP/N - Niger - Désiré PORQUET, ANOPACI- Costa d'Avorio - Françoise BANGRE, Fédération Nationale des Femmes Rurales du Burkina ( FENAFER\B), Burkina Faso - Afpha Oumar DIALLO, FPFD, Guinea - Manlafi GASSAMA, Association of Farmers, Educators and Traders (AFET) Gambia - Samba GUEYE, Bara GOUDIABY, CNCR - Senegal - Awa DIALLO, Ousmane NDIAYE, Asprodeb, Senegal - Ndiogou FALL, Presidente della ROPPA, Africa Occidentale SINDACATI DEI CONTADINI AFRICANI (E.A.F.U.) - Henry Mutebi KITYO, Uganda National Farmers Federation, Secretary General E.A.F.U. , Uganda - Africa Orientale - Mwadini MYANZA, National Network of Farmers'groups Tanzania (Mviwata), Tanzania - Mivimba PALUKU, Sydip, RD Congo - Sebastien BITANUZIRE, Urugaga Imbaraga, Ruanda AFRICA CENTRALE - Abbo FODOUE, Concertation Nationale des Organisations Paysannes du Cameroun (CNOPC), Camerun e - Renaldo CHINGORE JOAO, Amade SUCA, União Nacional de Camponeses (UNAC)- Mozambico - Jean Chrysostôme RAZAFIMANDIMBY, Coalition Paysanne de Madagascar, Madagascar EUROPA - Pierre Ska, Yves Someville- Fédération Wallonne de l'Agriculture (FWA)-Belgio - Otto von Arnold, Jordberga, Confédération Internationale des Betteraviers Européens (CIBE)- Svezia - Europa - Jean-François Sneessens, Confédération des Betteraviers Belges, Belgica - Gérard Choplin, Coordination Paysanne Européenne (CPE), member of Via Campesina- Belgio - Europa - Gérard Vuffray, Uniterre/CPE- Svizzera - Xosé Ramon, Sindicato Labrego Galego/CPE- Spagna - Christian Boisgontier, Confédération Paysanne/CPE - France - Paul Nicholson, EHNE/CPE/Via Campesina- Spagna NORD AMERICA - Mme Dena Hoff, National Family Farm Coalition (NFFC), USA - Ernesto LADRON DE GUEVARA, UNORCA, Messico AMERICA CENTRALE - Eduardo Vallecillo, ATC-Nicaragua - Silvio Mazaroli, COPROFAM, Uruguay - Mercosur - Alberto Broch, CONTAG, Brasile - Victor Torres, Confederación Campesina del Perú, Perù - Volmir Santolim, Fetraf-Sul/Cut, Brasile CARAIBI - Renwick Rose, Winfa, St. Vincent and the Grenadines ASIA - Indra Lubis, FSPI, Indonesia - Biblap Halim, South Asian Peasants Coalition, India - Sud Asia - Jung Hyeon Chan, Korean Farmers League, Corea del Sud Tradotto da Maria Concetta Spinosa, Traduttori per la Pace http://web.tiscali.it/traduttoriperlapace -----Messaggio originale----- Da: Nora McKeon (TCDS) Nora.McKeon at fao.org A: glt-commercio at liste.retelilliput.org Data invio: lunedì 26 maggio 2003 11.23 Oggetto: [glt-commercio] Colloquio di Dakar sulle Poltiche agricole e commerciali Cari amici, Vi invio in allegato il mio rapporto sulla mia partecipazione al colloquio che si è tenuto a Dakar la settimana scorsa. Siamo invitati a diffondere la dichiarazione finale, qui allegata in tre lingue. Come vedrete, l'appuntamento italiano/europeo del 4-6 luglio è stato integrato nel calendario. Dovremo decidere chi invitare a partecipare, e a quale parte del programma. A mio avviso la conferenza stampa a Roma, il seminario a Roma 3 e la presentazione della petizione (e la dichiarazione del colloquio di Dakar) ai Ministri a Palermo. Penso che un europeo potrebbe coprire i propri costi. Se vogliamo una partecipazione dall'Africa sarebbe necessario coprire i costi di viaggio e di alloggio. Fatemi sapere ciò che vogliamo e farò un follow-up con gli organizzatori. Nora McKeon (TCDS) Colloquio sulle politiche agricole e commerciali solidali Dakar - 18 al 21 maggio 2003 Il colloquio è stato il terzo di una serie di incontri tenuti tra organizzazioni professionali agricole del nord e del sud intorno a questioni di commercio internazionale di prodotti agricoli. Un primo colloquio, tenuto a Bruxelles nel maggio di 2001, ha dato luogo ad una dichiarazione congiunta del ROPPA (Rete di organizzazioni contadini e di produttori agricole dell'Africa occidentale) e Via Campesina (allegato 1). Un secondo colloquio si è svolto l'anno successivo (ottobre 2002), con una partecipazione più estesa compresa il COPA (membro della FIPA) e il CPE (membro di Via Campesina). Al termine è stata stilata una dichiarazione comprendente: constatazioni relativi ai mercati agricoli, principi da difendere, punti di convergenza tra i partecipanti e piste da seguire atti all'approfondimento del discorso sui mercati (allegato 2). A questa riunione fu chiesto al ROPPA di organizzare un terzo incontro, questa volta in Africa. Sponsorizzato da ROPPA, Collectif stratégies alimentaires, Oxfam-Solidarités, ed un sindacato agricolo belga, il colloquio si è svolto dal 18 al 21 maggio 2003 sul tema "Politiche agricole e commerciali solidali". Dei circa 55 partecipanti, 37 rappresentavano organizzazioni professionali agricole dell'Africa, Asia, America latina, Europa e America del Nord. Gli altri erano rappresentanti di ONG e specialisti della materia (lista in allegato 3). L'interesse di questo processo risiede fra l'altro nei seguenti fattori: l'attenzione portata a chiarire il fatto che l'opposizione di interessi in materia di politiche agricole e commerciali non è tra nord e sud ma piuttosto tra modelli di agricoltura, l'investimento fatto per costruire un dialogo tra agricoltori delle diversi regioni e delle diverse reti regionali e mondiali, lo sforzo fatto per andare al di là di slogans e per analizzare a fondo le differenti tematiche elaborando proposte alternative, la chiara distinzione tra organizzazioni professionali agricoli del nord e del sud, d'una parte, e ONG dall'altra, con le loro diverse identità e responsabilità. Il programma (allegato 4) è stato concepito con un occhio di riguardo agli obiettivi del colloquio: identificare gli strumenti efficaci per promuovere un commercio internazionale solidale, approfondire il dibattito sui punti di divergenza emersi nelle discussioni precedenti (sostanzialmente i rapporti tra sovvenzioni ai produttori del nord e esportazione/dumping) elaborare una strategia per un'azione di lobbying intorno ad una piattaforma comune in vista di Cancun e degli accordi economici regionali che l'UE negozia con i paesi ACP. In un primo tempo si è fatto una critica dei criteri di analisi di strumenti di politica agricola applicati dal OMC. Questi criteri, difatti, sono basati sull'ipotesi non confortata dalla realtà di un mercato mondiale perfetto capace di esprimere prezzi mondiali corretti. Si è poi discusso di altri criteri ai quali la regolamentazione del commercio dovrebbe richiamarsi: sicurezza alimentare, prezzi giustamente remunerativi per i produttori, qualità degli alimenti, preservazione dell'ambiente, ecc. Il secondo blocco del programma ha riguardato gli strumenti da evitare in un ottica di politiche solidali, avallandosi di interventi di esperti e studi di caso presentati dai rappresentanti delle organizzazione agricole nord e sud: dumping (inteso come emettere dei prodotti sul mercato a dei prezzi inferiori al costo di produzione), esportazione di prodotti sotto standard invendibili nel nord, de-regolazione forzata attraverso misure come lo smantellamento dei "marketing boards" senza prevedere misure di accompagnamento, ecc. Dalle presentazioni e dalle discussioni è emerso chiaramente il fatto che i beneficiari dei prezzi ai produttori tenuti artificialmente bassi dal sistema attuali non sono i consumatori ma piuttosto i grandi impresi agro-alimentari e la grande distribuzione. E' stato ugualmente sottolineato il fatto che le sovvenzioni non sono la causa di un sistema disfunzionale ma piuttosto un sintomo. Sono state illustrate le grandi difficoltà incontrate dai paesi in via di sviluppo nel applicare le misuri di difesa dei propri mercati locali previsti dal GATT. In alcuni casi, però, i produttori hanno potuto stabilire delle alleanze efficaci con i propri governi (patate in Guinea e difesa contro i sotto-prodotti di carne congelati in Cameroun). Il terzo argomento del colloquio è stato l'individuazione degli strumenti (cooperativi) da promuovere: accordi preferenziali, integrazione regionale, accordi su prodotti, cioè tutto ciò che permette di regolare l'offerta, di privilegiare i mercati locali/regionali, e di garantire un accesso concordato e controllato ai mercati del nord per i prodotti del sud a vocazione di esportazione (prodotti "tropicali"). L'accordo raggiunto tra le organizzazioni professionali agricole presenti è stato espresso in una Dichiarazione comune (allegato 5), tenuta volutamente breve per facilitarne la diffusione. Passando infine alla parte strategica delle discussioni, sono state date delle informazioni su ciò che la società civile programma per Cancun e sull'evoluzione dei negoziati tra l'UE e i paesi ACP. E' stato deciso di non creare nessuna nuova struttura per il seguito del lavoro dei colloqui ma piuttosto di lavorare nelle reti esistenti. E' da mettere l' accento sulla diffusione della Dichiarazione, sul lavoro di lobbying e di creazione di alleanze a livello nazionale (la programmata restituzione a Coldiretti da parte del Gruppo di appoggio al movimento contadino in Africa occidentale è caldeggiata) e sulla pianificazione di alcune azioni coordinate in momenti chiave. Tra le rete esistenti è stato evidenziata quella stabilita per assicurare il seguito del Foro sulla Sovranità Alimentare tenuto a Roma nel giugno 2002 (l'IPC, di cui diversi membri di tutte le regioni erano presenti al colloquio). Un rapporto "pedagogico" sul colloquio sarà prodotto per facilitare la sensibilizzazione del pubblico. Il gruppo di riflessione basata a Bruxelles continuerà a promuovere l'approfondimento dei temi come gli accordi su prodotti, con l'appoggio di istituzioni come la FAO. Sarà diffuso un calendario di avvenimenti regionali e globali importanti. Sarà da promuovere la partecipazione di persone di diverse regioni a questi momenti per sottolineare la globalità del movimento di lobbying. Nel breve termine gli avvenimenti prioritari includono: · 1 giugno - G8 a Evian (sarà presente Ibrahima Coulibaly del Mali per il ROPPA) · 6-9 giugno - incontro Ministri del Commercio africani a Nairobi · 16-18 giugno - simposio OMC "verso Cancun" a Ginevra · 1 luglio - riunione dei Ministri dell'agricoltura africani alla quale le organizzazioni contadine presenteranno le loro riflessioni sul NEPAD · 4-6 luglio - attività in Italia intorno alla riunione informale dei Ministri del commercio dell'UE. · durante l'estate (data da stabilire) - incontro programmato a Dakar tra Chirac e i paesi africani di lingua francese in preparazione per Cancun. · 10 settembre - giornata dell' agricoltura al foro società civile a Cancun. Si auspica l'organizzazione di azioni in tutte le capitali del mondo. (Per l' agricoltura a Cancun il punto focale è Alfonso Valenzuela Segua di UNORCA). Liste des participants inscrits à l'atelier sur les politiques agricoles et commerciales solidaires Dakar du 18 au 21 MAI 2003 Organisations Paysannes Africaine RESEAU DES ORGANISATIONS PAYSANNES ET DES PRODUCTEURS AGRICOLES DE L'AFRIQUE DE L'OUEST (ROPPA) - Ibrahima COULIBALY, AOPP Mali - Djibo Bagna, AREN, CNPFP Niger - Désiré Porquet, ANOPACI, Côte d'Ivoire - Thérèse Tiema, plate-forme OP du Burkina Burkina Faso - Jacques Bonou, Fupro Bénin - Ndiogou Fall, ROPPA Afrique de l'Ouest CNCR - Samba Gueye, CNCR Sénégal - Saliou Sarr, CNCR Sénégal - Mme Awa Diallo, Asprodeb Sénégal EAST AFRICAN FARMERS UNION (E.A.F.U.) - Mrs Mercy Karanja, Kenya National Farmers Union Kenya - Henry Mutebi Kityo, UNFF Ouganda - Chebet Maikut, Uganda National Farmers Federation Ouganda - Philip Kiriro, KNFU Kenya - M O Myanza, Mviwata Tanzanie - Paluku Mivimba DRC - Kivu - BITANUZIRE Sebastien. Rwanda Afrique Centrale - Abbo FODOUE, Concertation Nationale des Organisations Paysannes du Cameroun CNOPC Cameroun - Seinde Arigbede Nigeria Afrique Australe RENALDO CHINGORE JOAO, União Nacional de Camponeses Mozambique AMADE SUCA, UNAC Mozambique Jean Chysostôme RAZAFIMANDIMBY, Coalition Paysanne de Madagascar Madagascar Organisations Paysannes Européenne Pierre Ska, FWA Belgique Yves Someville, FWA Belgique FNSEA France Mr Otto von Arnold, Jordberga Suède COAG Espagne Andrea Fugaro, Coldiretti Italie CEJA ? Gérard Choplin, CPE Europe Gérard Vuffray, CPE Suisse Jose Ramon, SLG, CPE Galice Christian Boisgontier, CPE France Paul Nicholson, Ehne Espagne Organisations Paysannes Amérique du Nord Mme Dena Hoff, NFFC Etats-Unis ALFONSO VALENZUELA SEGURA, UNORCA Mexique Organisations Paysannes du Japon et de Corée Jung Hyeon Chan, Korean Farmers League Corée Hyun Ok Lee Corée Organisations Paysannes d'Amérique Latine Eduardo, Valecillo, ATC- Nicaragua Silvio Mazaroli Uruguay Alberto Broch, CONTAG Brésil Victor Torres, CCP Pérou Renwick Rose, Winfa Caraïbe Organisations Paysannes d'Asie Indra Sakti Gunawan Lubis, FSPI Indonésie Mr Biblap Halim, South Asian Peasants Coalition Inde Personnes ressources Marcel Mazoyer, Institut National Agronomique Paris-Grignon France Ousmane NDiaye, ASPRODEB Sénégal Jean-François Sneessens, UCL Belgique Jacques Berthelot France Steve Stuppan, IATP Etats-Unis Dr. Daneswar Poonyth, FAO FAO Daniel G. De La Torre Ugarte Etats-Unis Mohamadou I. MAGHA, Roppa Niger Fadel Diamé, FRAO Sénégal ONG Ben Lefetey, Marie-Hélène Aubert et Anne Laure, Fondation René Dumont France Nora McKeon, Plate-forme des ONG Italiennes Italie Alex Danau, Daniel Van Der Steen et Marek Poznanski, CSA Belgique Thierry Kesteloot, Oxfam-Solidarité Belgique CONGAD Sénégal Enda Tiers-Monde Sénégal Alice Ennals, The Development Fund Norvège Jullie Janssens, SOS Faim Belgique Maxime Houinatu, Oxfam-GB Afrique de l'Ouest Programme of workshop on "MUTUALLY-SUPPORTIVE AGRICULTURAL AND TRADE POLICIES" Dakar May, 19-21, 2003 Monday 19 May 2003 Morning 9h00 Official opening Ndiogou Fall, President of ROPPA and the representatives of the Senegalese authorities 9h30 Introduction Presentation of the participants, the aims and programme of the workshop Ndiogou Fall, ROPPA Positions already established (Brussels seminars) Ousmane Ndiaye, ASPRODEB followed by questions, additional explanations 10h30 11h00 Agriculture in a broader context and instruments of agricultural policies Productivity and terms of change Marcel Mazoyer, Institut National Agronomique Paris-Grignon (20') Criteria for analysis of national agricultural policy instruments Jean-François Sneessens, UCL (25') Discussion 12h30 Lunch Afternoon 14h00 Rights and instruments to be defended (Instruments to be defended box: fundamental instruments) Introduction - food security, farmers' incomes, access to resources, quality, environment, multi-functionality Mercy Karanja, KNFU and Paul Nicholson, CPE (20') Case studies - Maize in Mexico Alfonso Valenzuela, UNORCA (10') - Access to resources Renaldo Chingore Jao, UNAC (10') Discussion 16h00 Summary 16h45 16h45 Instruments to be avoided (Instruments to be avoided box: uncooperative instruments) Introduction - dumping, sub-standard products, forced deregulation, encouragement of cash crop production through development programmes, competitive devaluation. Daniel G. De La Torre Ugarte, APAC (20') Case study (dumping.) - Cheap European and American exports Steve Stuppan, IATP (10') Discussions Other examples (could continue Tues 20 a.m.) - Competition through by-products (e.g. poultry, .) Désiré Porquet (Anopaci) (10') - Competiton through modes of production (e.g. animal production) Gérard Choplin (CPE) (10') - Forced liberalisation, dismantling of market boards, . Mercy Karanja (KNFU) (10') 18h00 End of first day Tuesday 20 May 2003 Morning 9h00 Instruments to be avoided (continuation) Possibly first summary of discussions on instruments to be avoided Other examples (possible continuation) Discussion 10h30 Summary 10h45 11h45 International policy instruments to be promoted Introduction - Regional integration, preferential agreements, product agreements Daneswar Poonyth, FAO (20') Case study - Supply management (product agreements, . e.g. coffee) Chebet Maikut, UNFF (10') - Preferential imports (e.g. bananas) Renwick Rose, Winfa (10') Discussions 12h45 Summary Afternoon 14h30 Objective - reversing the trend Discussion - Summary of discussions (criteria for analysis of instruments) -Validation of criteria 16h15 16h45 Discussion (continuation) - Combining results with working document (draft declaration of October 2002 seminar) - . 18h00 End of second day Wednesday 21 May 2003 Morning 9h00 Objective - reversing the trend Continuation of discussions 10h15 Conclusions 10h30 11h00 Highlighting points of convergence (External agendas: WTO, .) Discussions 13h00 Lunch Afternoon 14h30 Highlighting of points of convergence (continuation) Continuation of discussions Conclusions 16h30 End of workshop
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