[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Fw: [ambiente_liguria] Raffinerie, salute e verità
- Subject: Fw: [ambiente_liguria] Raffinerie, salute e verità
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 2 May 2003 12:05:30 +0200
----- Original Message ----- From: "valerio GENNARO" <valerio.gennaro at istge.it> To: <ambiente_liguria at yahoogroups.com> Cc: <medicinademocratica at libero.it>; <ISDE at ats.it> Sent: Friday, May 02, 2003 9:09 AM Subject: [ambiente_liguria] Raffinerie, salute e verità Carissimi, sperando di fare cosa utile, inoltro questo pezzo (forse un pò tecnico) tra malattie (cancro in particolare), raffinerie e ricerca (condotta dalle stesse raffinerie), che sarà in pubblicazione sul prossimo numero di Epidemiologia e Prevenzione. Ovviamente sono disponibile a confronti e chiarimenti Salute Valerio Gennaro Ps Se le compagnie petrolchimiche volessero "curare" la loro immagine perchè per prima cosa non evitano di far ammalare i lavoratori, i cittadini, l'ambiente e l'informazione? Come stanno ora gli abitanti di MURTA e di altre aree colpite dal''inquinamento delle raffiinerie? Come stanno i lavoratori delle varie raffinerie genovesi? Mortalità per cancro nelle raffinerie di petrolio: assenza di rischio o misclassificazione ? Cancer mortality in petroleum refineries: absence of the risk or misclassification ? Valerio Gennaro, Stefano Parodi, Marcello Ceppi, Fabio Montanaro Servizio di Epidemiologia Ambientale e Biostatistica Applicata Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST), Largo Rosanna Benzi, 10, 16132 Genova - Tel 010.5600957 - Fax 010.5600501 - e-mail: valerio.gennaro at istge.it In epidemiologia è ormai assodata la necessità di evitare la misclassificazione dell'esposizione e di scegliere la popolazione di riferimento più idonea [1]. Tuttavia, nella letteratura scientifica continuano ad apparire studi che disattendono i requisiti di buona epidemiologia - in particolare: la necessità di condurre indagini su un ampio numero di persone, mediante indicatori sensibili, con adeguate misure di esposizione e con il metodo di analisi più corretto . In assenza di tali requisiti, gli Autori dovrebbero essere assai cauti nell'interpretare i propri risultati negativi come provata assenza di associazione causale. In altra sede [2], abbiamo sollevato dubbi su uno studio di coorte occupazionale condotto da Satin e coll. in due raffinerie di petrolio in California, in cui si sosteneva l'assenza di aumentato rischio di tumore [3]. In realtà non erano disponibili misure dirette dell'esposizione, né pregressa né recente, né surrogati semplici come la qualifica e/o mansione specifica, che in altri studi sulle raffinerie si sono dimostrati necessarie per evidenziare il rischio di cancro [4,5]. Nello loro studio, Satin e coll. Hanno introdotto almeno due elementi distorcenti: l'uso della popolazione generale come unico riferimento e la mancata distinzione tra lavoratori potenzialmente esposti a differenti agenti (asbesto, idrocarburi, ecc.) e quelli non esposti; questi ultimi, secondo alcune stime [6], costituirebbero circa il 21% della coorte, mentre il solo gruppo dei manutentori, potenzialmente esposti ad amianto, il 36%. Inoltre, l'esistenza di un forte bias di selezione (ad es., effetto lavoratore sano) era suggerito dalla presenza di rischi ridotti, tra cui SMR=84.1 per tutte le cause e SMR=87.6 per il complesso dei tumori maligni. Gli autori inoltre hanno omesso di richiamare l'attenzione sul fatto che il rischio di leucemia era significativamente ridotto (SMR=13.4, p<0.01) nei lavoratori con meno di 5 anni di attività e cresceva progressivamente con l'aumentare degli anni lavorativi, sino ad un valore di 125.6 per i soggetti con durata di impiego superiore ai 30 anni (c2 per il trend=5.75, calcolato su 47 decessi distribuiti in 4 strati, p=0.02). Ciò risulta coerente con gli eccessi di leucemie osservati in altri studi sui lavoratori delle raffinerie [7]. Inoltre il mancato uso di un modello statistico basato sulla regressione multivariata ha probabilmente prodotto una sottostima del reale rischio di leucemia per i soggetti assunti dopo il 1949, non tenendo conto né della durata di esposizione, né della latenza, verosimilmente inferiori nei soggetti assunti più recentemente. Gli autori si limitano ad enfatizzare l'assenza di eccessi di leucemie e di altri tumori, senza considerare la scarsa attendibilità dei certificati di morte almeno per specifiche sottocause di decesso - e senza interpretare gli eccessi di mortalità osservati, in particolare, per linfoma non Hodgkin, il cui SMR cresce linearmente con la durata dell'impiego, raggiungendo il valore di 167.3 dopo i 30 anni. Nella loro replica [8], gli Autori non collegano il trend crescente di rischio per le neoplasie del sistema emolinfopoietico con l'aumentare degli anni lavorativi e sostengono che i loro risultati sarebbero in accordo con la maggior parte di altri studi su coorti comparabili: molti di questi però soffrono degli stessi bias sopraindicati, cosa peraltro ammessa dagli stessi autori. Inoltre, essi ignorano gli studi che nel 1989 hanno portato la IARC a classificare le esposizioni occupazionali nei processi di raffinazione del petrolio come probabilmente cancerogene per l'uomo [7]. Essi lasciano poi privi di commento i vistosi aumenti dell'SMR osservati in entrambe le raffinerie USA nei lavoratori con durata di impiego superiore ai 30 anni rispetto a quelli con durata inferiore ai 5 anni, in particolare per i tumori al fegato ed alla vescica e per le neoplasie del sistema emolinfopoietico, oltre all'eccesso di mortalità per tutte le cause e per alcune cause non tumorali. Allo stesso modo, non sono stati discussi gli evidenti eccessi di rischio nei soggetti con lunga latenza, per l'insieme di tutte le cause, tutti i tumori e per specifiche neoplasie. Infine entrambe le analisi aggregavano i lavoratori esposti con quelli non esposti. L'episodio dimostra quanto sia importante, da parte della comunità scientifica indipendente da pressioni economiche, la lettura critica e la segnalazione sistematica degli episodi di non corretta conduzione, analisi e interpretazione delle indagini di epidemiologia occupazionale. Tale impegno risulta particolarmente urgente nei settori in espansione nel mondo, quali l'industria petrolchimica, in cui l'ingerenza di grandi interessi economici può condizionare pesantemente l'indipendenza dei ricercatori al fine di generare controversie artificiose per negare la relazione causale tra esposizione e malattia [9]. 1. Hernberg S. "Negative" results in cohort studies How to recognize fallacies. Scand J Work Environ Health, 1981; 7 Suppl 4: 121-126. 2. Parodi S, Montanaro F, Ceppi M, and Gennaro V. Comments on article by Satin et al. Occup Environ Med 2003;60:304-305 (Già pubblicata su Occup Environ Med Online, 13 Nov 02). 3. Satin KP, Bailey WJ, Newton KL, Ross AY, Wong O. Updated epidemiological study of workers at two California petroleum refineries, 1950-95. Occup Environ Med 2002;59:248-56. 4. Gennaro V, Finkelstein MM, Ceppi M, Fontana V, Montanaro F, Perrotta A, Puntoni R, Silvano S. Mesothelioma and lung tumors attributable to asbestos among petroleum workers. Am J Ind Med 2000,37:275-82. 5. Kazan-Allen L. Mesothelioma among oil refinery workers. In: http://www.btinternet.com/~ibas/lka_meso_oil_ref_workers.htm 6. Nelson NA, Barker DM, Van Peenen PFD, Blanchard AG. 1983. Determining exposure categories for a refinery retrospective cohort mortality study. Am Ind Hyg Assoc J 46:653-657. 7. International Agency for Research on Cancer (IARC). 1989. Occupational exposures in petroleum refining; crude oil and major petroleum fuels. Volume 45. Lyon, France: IARC Monographs. 8. Satin KP, Bailey WJ, Newton KL, Ross AY, Wong O. Epidemiological study of workers at two California petroleum refineries 1950-95; a reply. Occup Environ Med Online, 18 Dec 2002. 9. Ludwig ER, Madeksho L, Egilman D.RE: Mesothelioma and lung tumors attributable to asbestos among petroleum workers. Am. J. Ind. Med. 2000, 37:275-282. Am J Ind Med 2001;39(5):524-7 At 10.01 30/04/03 +0200, you wrote: >dal secolo xix > >IL GIORNALE IN CLASSE Un progetto degli studenti del Majorana per >potenziare l'immagine della Iplom > >La raffineria vista dai ragazzi > >Una campagna di marketing basata su slogan e fumetti > >Una fantasiosa campagna di marketing e comunicazione >basata su slogan e fumetti, con protagonista una giovane e simpatica >goccia di petrolio, per potenziare l'immagine della raffineria Iplom >di Busalla sul territorio. Ecco il lavoro griffato dall'istituto >genovese Majorana, che presto le classi III e IV A commerciale >presenteranno davanti al presidente e all'amministratore delegato >dell'azienda, rispettivamente Luigi Profumo e Giorgio Profumo. Decine >di tavole frutto della recente visita didattica all'impianto >petrolchimico al di là del passo dei Giovi, e delle relative >spiegazioni di Eraldo Parodi e Riccardo Parigi: il primo responsabile >sicurezza e l'altro consulente per le relazioni esterne. Che di >comune accordo hanno deciso di proporre al top management la >premiazione e poi l'adozione delle strategie studiate e messe nero >su bianco dai 30 creativi in erba della scuola di Molassana, in via >Allende. La scelta è maturata al termine di un incontro nella sede >della struttura formativa, dove i ragazzi hanno illustrato ai due >esperti il progetto nell'ambito dell'iniziativa "Il giornale in >classe" del "Secolo XIX". La campagna pubblicitaria è firmata Diego, >Leopoldo, Martina, Jessica, Laura C., Fabio, Alice, Barbara, Lucia, >Andrea S., Valentina S., Davide, Chiara, Valentina A., Maurizio. E >ancora Daniela, Annamaria, Alberto, Valentina C., Valentina D., >Eleonora, Francesca, Sara F., Sebastiano, Laura M., Lorenzo, Sara P., >Andrea P., Valentina R., Debora. Controfirmata dai docenti Leandra >Piana e Matilde Di Marcantonio di economia aziendale, e Antonella >Alloisio di italiano e storia. Nonché supervisionata dal preside >Benedetto Montanari e dal professor Nicola Ludovico. >«Più sicuro il tuo futuro», «più raffinamento, meno inquinamento», >«la raffineria che s'impegna a rispettare l'ambiente», «cerca un >giusto equilibrio con l'ambiente», «da anni alla ricerca di un >inquinamento ridotto». Sono alcuni degli slogan che hanno convinto >Eraldo Parodi a prendere in considerazione il lavoro del "Majorana". >Soprattutto caratterizzato da bellissime tavole a fumetti originali. >Che saranno ancora migliorate per la presentazione alla proprietà >della raffineria vicino al torrente Scrivia. In base alle risposte >alle domande formulate dai promettenti copy writer e art director. >Per Iplom il fattore concorrenza?, i rapporti con l'estero?, e le >conseguenze della guerra?, hanno chiesto i giovani. «La concorrenza - >è stato detto - è un fattore strategico. Nel 1988 ci si è domandati: >come facciamo a restare sul mercato? La risposta è stata: con >prodotti particolari. E cioè a basso contenuto di zolfo e a prezzi >concorrenziali. Questi oli, con diversi valori di densità e di >contenuto di zolfo, e con diverse destinazioni d'uso per il ridotto >contenuto di zolfo e di ceneri, hanno il beneficio di far calare >significativamente le emissioni d'anidride solforosa e di polveri >rispetto ai normali oli combustibili». «Con l'estero esistono >rapporti per l'acquisto del greggio: Africa centrale e Medioriente. >Il petrolio italiano del mar Adriatico, essendo pesante, è ottimo per >i bitumi. >Infine, per quanto riguarda la guerra in Iraq, prima c'è stata una >grande speculazione sul prezzo del greggio. Adesso è sceso e a breve >dovrebbe normalizzarsi del tutto». Riccardo Parigi, esperto di >comunicazione ambientale, è rimasto colpito dal lavoro degli studenti >dell'istituto Ettore Majorana all'ombra della Lanterna: «La campagna >è stata ben presentata. Articolata. Completa da un punto di vista >creativo. Ormai siamo veri colleghi». >Maurizio Monero > > >Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo: >ambiente_liguria-unsubscribe at yahoogroups.com > > > >L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle >http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html Dr. Valerio GENNARO Medici Per l'Ambiente (ISDE Italia, Genova) c/o Epidemiologia Ambientale - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) Pad. Maragliano - L.go R.Benzi, 10 - 16132 Genova Tel: 010.5600957 - Fax: 010.5600501 Email: valerio.gennaro at istge.it http://www.isde.it/ [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio] Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo: ambiente_liguria-unsubscribe at yahoogroups.com L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html
- Prev by Date: i soldi per l'alta velocita'
- Next by Date: Dallo sfruttamento all'istruzione III
- Previous by thread: i soldi per l'alta velocita'
- Next by thread: Dallo sfruttamento all'istruzione III
- Indice: