[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
messina il ponte sul nulla
- Subject: messina il ponte sul nulla
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 23 Feb 2003 08:37:44 +0100
da lanuovaecologia.it Mercoledì 19 Febbraio 2003 Il Ponte sul nulla Simulazione fotografica del ponte Scricchiolano ancor prima di essere costruite le fondamenta del Ponte sullo Stretto. 100 milioni di euro per lo studio preliminare, stime di traffico gonfiate, nessun collegamento con la ferrovia calabrese, pessima la valutazione dell'impatto ambiantale La documentazione presentata da Stretto di Messina Spa è una scatola vuota, è per questo che la procedura di Valutazione di impatto ambientale sul Ponte va sospesa e va presentato uno studio serio e credibile. Lo hanno chiesto le maggiori associazioni ambientaliste italiane ai ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali e lo hanno ribadito alla Ponte sullo Stretto Spa, la sociatà delegata alla realizzazione dell'opera presieduta da Luigi Zamberletti. Desideria Pasolini dell'Onda, presidente di Italia Nostra, Ermete Realacci presidente di Legambiente e Fulco Pratesi, presidente del Wwf Italia, allo scadere dei trenta giorni previsti per legge, presentano i contenuti delle 250 pagine di osservazioni (elaborate da un gruppo di lavoro di 30 esperti nelle varie discipline) allo Studio di impatto a ambientale (Sia) depositato il 21 gennaio scorso da Stretto di Messina Spa. «Le lacune e le sottovalutazioni pervadono tutto lo studio nei suoi aspetti ambientali, economici e trasportistici e sembrano il risultato di indagini del tutto superficiali e di materiale assemblato in fretta e male» osservano gli ambientalisti. che aggiungono: «Alcune omissioni abnormi ci hanno sinceramente stupito, sopratturro se si pensa che stiamo parlando di un'opera senza paragoni storici e tecnici al mondo». IL DENARO PUBBLICO Nel mirino degli ambientalisti i 100 milioni di euro prelevati dalle casse dello stato e spesi dalla la Stretto di Messina Spa per produrre uno studio e un progetto «che contengono numeri e conclusioni incompatibili con quelli presentate dagli Advisor nel gennaio 2001». IL TRAFFICO Non sono credibili le stime sul traffico: si presume un notevole incremento dei passaggi tra il 2000 e il 2032 (tra il 100% dello "scenario moderato" e il 200% dello "scenario sostenuto") «mentre l'Advisor prospettava, sulla base del calo dei passaggi negli ultimi 10 anni, stime inferiori anche del 40%». IL RISCHIO SISMICO Nella zona a maggior rischio sismico del Mediterraneo viene tenuto in considerazione come terremoto di riferimento quello di Messina del 1908, con magnitudo 7,1 della Scala Richter, quando i terremoti più recenti in varie parti del mondo hanno raggiunto anche una magnitudo di 8,9; si prende in considerazione una durata delle scosse sino a 30 secondi, quando si sono avute sequenze anche in Italia della durata di 80 secondi, come nel terremoto dell'Irpinia. LE AREE PROTETTE Mancano l’individuazione e una descrizione puntuale degli effetti prodotti, sia in fase di cantiere (cave, discariche e depositi) che di esercizio, sulle zone di pregio tutelate dalle normative europee e da quelle regionali: in particolare con 11 Siti di interesse comunitario (Capo Peloro-Laghi di Ganzirri; Dorsale Curcuraci-Antennammare, Collina di Pentimele, Saline Ioniche, Sant'Andrea, Costa Viola e Monte Sant’Elia, Torrente San Giuseppe, Fondali di punta pezzo e Capo dell'Armi, Fondali di Scilla, Monte Scrisi e Spiaggia di Catona), istituite ai sensi della direttiva Habitat e con 2 Zone di Protezione Speciale, istituite ai sensi della Direttiva Uccelli e addirittura la Riserva naturale regionale di Capo Peloro-Ganzirri. IL TRENO DEI DESIDERI Non viene considerata nello studio e nel calcolo economico un'opera che è parte integrante del progetto, vale a dire il collegamento tra il ponte e la linea ferroviaria nazionale (in altre parole, la bretella tra il Ponte sullo Stretto e la Linea Tirrenica della rete ferroviaria nazionale, sul lato calabrese) senza il quale non sarà di fatto possibile il passaggio dei treni sul Ponte fino alla realizzazione, da parte della Rete Ferroviaria Italiana, del collegamento attraverso una linea ad Alta Capacità da Reggio Calabria fino a Salerno (che però non rientra affatto nei programmi di Rfi e che avrebbe comunque un costo stimato in 15 miliardi di euro). Col risultato che l'opera costerà meno ma i treni continueranno a viaggiare su traghetto. Ma le Osservazioni elaborate dal gruppo di tecnici rilevano oltre 100 carenze e distorsioni considerate dagli ambientalisti «abnormi e ingiustificate» nel comparto programmatico, in quello progettuale e in quello ambientale.
- Prev by Date: chi controlla il mercato della luce
- Next by Date: Da "Il pianeta dei paradossi", di Eduardo Galeano
- Previous by thread: chi controlla il mercato della luce
- Next by thread: Da "Il pianeta dei paradossi", di Eduardo Galeano
- Indice: