[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
architettura ed energia solare
- Subject: architettura ed energia solare
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sun, 09 Feb 2003 08:18:44 +0100
Boiler giornale di scienza, innovazione e ambiente 122 31.01.2003 Il sole nella città di MAURO SPAGNOLO (sintesi dai capitoli introduttivi Il sole nella città.L'uso del fotovoltaico nell'edilizia, 2002, Franco Muzzio Editore) ---------------------------------------------------------------------------- ---- • La conversione fotovoltaica • Il progetto e il risparmio energetico • Architettura e ambiente naturale ---------------------------------------------------------------------------- ---- SE IL XIX SECOLO è stato il secolo del carbone, e il XX quello del petrolio e dell'uranio, il XXI sarà sicuramente ricordato per l'utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare di quella solare. Dopo la crisi petrolifera degli anni '70, infatti, si è andata sempre piú affermando la necessità di trovare alternative significative al petrolio la cui utilizzazione costituisce, oltretutto, la principale causa di inquinamento atmosferico. Degrado ambientale, progresso tecnologico, consapevolezza dell'opinione pubblica, coscienza politica, sono i quattro elementi che all'apertura del terzo millennio creano la concreta prospettiva di cambiare rapidamente strada per sviluppare, questa volta davvero in modo concreto e rapido, le opportunità di sfruttamento delle cosiddette energie rinnovabili. Si tratta delle energie tratte da fonti non limitate, come ad esempio quelle fossili, ma da altre teoricamente illimitate già presenti in grande quantità sul nostro pianeta. Prima tra tutte: l'irraggiamento solare. La conversione fotovoltaica L'opportunità di trasformare la luce del sole in energia elettrica risale ben al 1839, quando lo scienziato francese Becquerel scoprí il principio fisico alla base del processo: la conversione fotovoltaica. Bisognerà attendere la seconda metà del '900 per l'inizio del suo effettivo sviluppo tecnologico, sulla spinta delle esigenze dettate dalla corsa allo spazio (il primo satellite alimentato da celle fotovoltaiche fu lanciato nel 1958). Le prime applicazioni apprezzabili in campo civile risalgono alle crisi degli anni '70. Da allora si è svolto, a livello internazionale, un grande sforzo per sviluppare la tecnologia e progettare applicazioni sempre piú avanzate. Negli ultimi anni la tecnologia fotovoltaica sta assumendo una crescente importanza dovuta, principalmente, alle sue enormi potenzialità nel settore delle applicazioni edili ed urbane. Basti pensare che attualmente in Europa i consumi degli edifici per il riscaldamento, la climatizzazione, l'illuminazione e gli impianti costituiscono circa il 40% del consumo energetico totale. Questi consumi sono ancora prevalentemente soddisfatti con energia tratta da fonti fossili, con l'inevitabile ripercussione ambientale e il drastico abbassamento della qualità della vita in ambiente urbano. Il fotovoltaico risulta un'interessante opzione per risolvere, in modo tangibile, questi problemi. (…) Il progetto e il risparmio energetico A seguito del crescente spazio occupato dai problemi legati al risparmio energetico e, piú in generale, alla sensibilità sui temi inerenti la qualità ambientale, si è consolidata la necessità che la progettazione architettonica debba essere basata sul requisito del contenimento dei consumi energetici. Tale convinzione, ormai radicata nella cultura nord europea, evidenzia la necessità di adottare criteri progettuali che consentano di affrontare contemporaneamente ai problemi architettonici anche gli aspetti energetici e di comfort ambientale. Ciò costituisce una radicale innovazione rispetto all'approccio progettuale convenzionale, caratterizzato da fasi temporalmente diverse e spesso tra loro incomunicanti, in cui venivano affrontati i diversi problemi. L'edificio veniva prima definito a livello architettonico, poi affrontati i problemi termotecnici e verificate le prestazioni energetiche, infine venivano individuate le eventuali soluzioni e, se necessario, apportate le modifiche alla struttura dell'edificio per ottenere i requisiti richiesti o per attenersi alle prescrizioni della normativa vigente. Questa mentalità progettuale ha trovato per decenni la sua ragione di esistere nella mancanza completa di sensibilità sull'utilizzo razionale delle fonti energetiche. Infatti la relativa economicità dell'energia tratta dalle fonti fossili, principalmente petrolio e gas, hanno determinato la convinzione che sia possibile realizzare qualunque tipologia di edificio in ogni condizione climatica, anche la piú estrema. Utilizzando notevoli quantità di energia è possibile garantire, infatti, elevati standard di comfort interno indipendentemente dalle condizioni esterne. Tale logica, in modo diretto o indiretto, ha caratterizzato per decenni, fino all'imponente crisi petrolifera degli anni '70, la progettazione edile in Europa e nel Nord America, consentendo lo sviluppo di tipologie edilizie, e in alcuni casi addirittura di intere città, che producono costi collettivi molto alti relativamente alla qualità della vita, all'impatto ambientale, all'economicità e allo spreco di energia. Lo sviluppo tecnologico ha generato una "idea" di architettura concepita come entità completamente autonoma, molto sensibile a ciò che accade al suo interno e molto poco alle sue influenze sull'esterno, dove l'obiettivo di raggiungere elevati standard di benessere giustifica sistemi di condizionamento e riscaldamento altamente inquinanti. A parte le considerazioni legate alla qualità della vita collettiva, sarebbe ancora possibile continuare in questa direzione se la disponibilità delle risorse energetiche fosse praticamente inesauribile, a costi sempre molto contenuti e se l'utilizzo indiscriminato di tali energie non costituisse seri pericoli per l'ambiente. Come sappiamo, almeno per ciò che riguarda l'energia tratta dalle fonti fossili, nessuna di queste premesse porta ad una previsione positiva. (…) Da queste considerazioni nasce la necessità di un ripensamento radicale della logica costruttiva, una trasformazione che evidenzi come sia indispensabile porre alla base del processo progettuale un'elevata sensibilità energetica. A questo punto entrano direttamente in gioco i progettisti e la loro formazione. La "cultura energetica" in ambito progettuale va intesa come cognizione di tutti i fenomeni energetici interni ed esterni all'edificio, come conoscenza di materiali e tecnologie che ottimizzino le risorse termiche già presenti nell'ambito della costruzione e, non ultimo, come sensibilità sull'utilizzazione di risorse energetiche rinnovabili, tra le quali quella fotovoltaica. Architettura e ambiente naturale L'adozione contemporanea di piú sistemi per il contenimento energetico e la produzione di energie rinnovabili, consente ormai a numerosissimi edifici dislocati in tutto il mondo di ottenere consumi energetici inferiori del 20-30% alla media. E tutto ciò con limitati extracosti realizzativi. Purtroppo in Italia questa sensibilità energetica, in particolare nel settore edile, stenta ancora a trovare una sua dimensione concreta e a strutturarsi nella cultura progettuale. Il perseguimento del risparmio energetico non deve costituire, come spesso si è pensato, una ragione per giustificare progetti mediocri, ma deve al contrario sostenere ed ispirare nuovi orizzonti di creatività e di linguaggio architettonico. La razionalizzazione delle risorse energetiche diventa, quindi, l'unico modo possibile di concepire un edificio e, piú in generale, una città. Di conseguenza assume un significato concreto il concetto di qualità della vita e di compatibilità dell'architettura con l'ambiente naturale. La strada per realizzare la progettazione di edifici "energeticamente intelligenti" può essere percorsa seguendo due vie che non sono tra loro alternative, ma perfettamente integrate e complementari: progettare con criteri bioclimatici ed utilizzare fonti di energia rinnovabile integrata alle strutture edilizie. Progettare attraverso criteri bioclimatici significa semplicemente adattare l'edificio alle caratteristiche del clima che lo circonda. Ciò consente di ridurre al minimo l'apporto energetico necessario a garantire buoni standard ambientali interni. Tali potenzialità possono essere raggiunte attraverso una conoscenza "globale" dei fenomeni fisici che interagiscono nell'ambito dell'edificio e di come tali fenomeni possono essere utilizzati per ottimizzare il comfort interno. Per ciò che attiene il secondo aspetto, (…) scegliere di inglobare un generatore fotovoltaico in un edificio non è semplicemente una scelta limitata alla sua istallazione. La tecnologia fotovoltaica, proprio in quanto integrata, interagisce in modo globale con il resto della struttura edile contribuendo, oltre che nella produzione di energia elettrica, nel raggiungimento degli standard prestazionali dell'edificio stesso. "L'edificio fotovoltaico", a nostro avviso, è un contesto eccezionale per approfondire, nella loro interrelazione, tutti gli altri aspetti delle nuove tecnologie sviluppate in ambito edile. (…) Nel settore edile la ricerca sistematica sull'applicazione di nuove tecnologie, materiali e processi operativi sta trasformando la costruzione edile in un procedimento tipico della produzione industriale. Gli edifici che sono stati maggiormente oggetto di questa ricerca sono quelli legati al terziario, ai sistemi di trasporto, alle nuove funzioni urbane. Si pensi agli edifici multipiano, alle stazioni ferroviarie e agli aeroporti, alle ampie strutture destinate alle esposizioni o a quelle per la grande distribuzione commerciale. (…) ---------------------------------------------------------------------------- ---- MAURO SPAGNOLO, nato a Roma, è architetto e giornalista. Esercita la sua professione nell'ambito del suo studio associato occupandosi, tra l'altro, di progettazioni mirate ad approfondire i problemi energetici. Dal 1983 colabora con periodici tecnici e riviste di architettura. È consulente progettuale di aziende ed enti nazionali per le applicazioni dell'energia fotovoltaica. Dal 2000 collabora con l'Ises Italia, la facoltà di Architettura di Roma e la facoltà di Ingegneria di Perugia.
- Prev by Date: energia dal vento
- Next by Date: piu' evadi meno paghi
- Previous by thread: energia dal vento
- Next by thread: piu' evadi meno paghi
- Indice: