aziene usa piu' magre non piu' sane



     
    
 
il manifesto - 23 Gennaio 2003
 
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Più magre, ma non sane 
Sono le grandi imprese degli Stati uniti. Licenziamenti record, negli
ultimi due anni, hanno consentito ad alcune di esse di riportare i bilanci
in attivo. Ma le vendite restano ferme e gli investimenti nulli. Gli hedge
fund finiscono sotto inchiesta della Sec. Mentre emerge il passato
imbarazzante di John Snow, il prossimo ministro del tesoro
FRANCESCO PICCIONI
L'merica non vede luce. Attendeva buone notizie sul fronte dei profitti di
alcune tra le maggiori imprese del mondo. Si può dire che le ha anche
avute, ma non nella misura - o nel modo - che poteva restituire un po' di
fiducia a mercati inciucchiti dalla fuga degli investitori. Prendiamo
l'esempio della Motorola: nel quarto trimestre del 2002 ha fatto registrare
un bilancio in utile per la seconda volta consecutiva, e persino un aumento
delle vendite del 3,2%. Un risultato incoraggiante, se si pensa che arriva
dopo due anni di perdite. Eppure non è esattamente un segnale di salute. La
concorrenza negli apparecchi di telefonia mobile è feroce, le prospettive
per il 2003 restano fiacche. E - soprattutto - Motorola ha risanato i suoi
conti tagliando in due anni 50.000 posti di lavoro; rinunciando, insomma,
alla dimensione di big. Stesso discorso per Kodak, che chiude un trimestre
in attivo ma annuncia il licenziamento di altri 2.200 dipendenti: le
vendite sono ferme, e per far quadrare i conti si rinuncia alla crescita.
Lucent, invece, segna rosso fisso da 11 trimestri consecutivi (tre anni, da
quando ha iniziato a sgonfiarsi la bolla della new economy), e ha
addirittura peggiorato le prestazioni (-42% nelle vendite) perché i
provider di servizi telefonici hanno rinunciato a investire. La Morgan
Chase segnala perdite per 387 milioni di dollari, a causa del
coinvolgimento nel crack della Enron (che semina ancora onde simische
devastanti) e delle spese processuali. Va meglio la sua concorrente,
Merrill Lynch, con un utile di 603 milioni. Ma anche qui il «successo» è
dovuto a una cura dimagrante da asino di Buridano: 21.700 licenziamenti
dalla metà del 200 a oggi.

E persino alla General Dynamics - uno dei più importanti fornitori abituali
della difesa Usa - ha dichiarato utili inferiori alle attese. Nemmeno i
venti di guerra servono più a sostenere, se non altro, le imprese del
settore. Anche qui, infatti, c'è una evidente sovraproduzione (quanti aerei
volete che si perdano - e si sostituiscano, perciò - in un conflitto contro
un nemico accecato e semidisarmato come l'Iraq?).

Il fedele alleato inglese aveva aperto la mattinata mostrando gli setssi
preoccupanti sintomi. L'indagine trimestrale sulle attese degli industriali
britannici rivelava un peggioramento delle aspettative, un blocco
sostanziale delle commesse a medio termine, un tasso di utilizzo degli
impianti ai minimi degli ultimi 20 anni. Ciliegina sulla torta, venivano
resi noti i verbali dell'ultima riunione della Banca d'Inghilterra - che
aveva deciso di non toccare il tasso di interesse al 4% - facendo scoprire
il duro scontro che lì dentro si era consumato.

Alle difficoltà economiche si sommano quelle legali e politiche. La Sec ha
messo sotto inchiesta una serie di hedge fund - fondi altamente
speculativi, sia al ribasso che al rialzo - per aver diffuso analisi
«terroristiche» sui conti di parecchie società, convincendo così gli
investitori a vendere le azioni in loro possesso. Risultato: quei titoli
erano crollati e que fondi avevano potuto far man bassa a prezzi
stracciati, contribuendo così al rialzo. La denuncia parla di una vera e
propria combine orchestrata da quattro dirigenti di altrettanti fondi, ex
compagni di università e di speculazione.

La politica Usa - da parte sua - non contribuisce a risollevare
l'ottimismo. Ogni volta che Bush, Rumsfeld o Armitage aprono bocca e fanno
vedere quanto insopprimibile sia la loro voglia di guerra, le borse tendono
a crollare. Qualche speranza era stata riposta nella sostituzione del
ministro del Tesoro (via O'Neill) con John Snownato sta in questi giorni
esaminando il curriculum del candidato per approvarne la nomina. Ed è
uscito fuori che Snow era stato arrestato nel 1982 per «guida in stato di
alterazione»; l'accusa cadde ma fu costretto a pagare una salatissima
multa. Peggio ancora, nel 1988, fece causa alla moglie, cui non voleva
pagare gli assegni per il mantenimento del figlio. Il tribunale gli diede
torto, anche questa volta. Non sembra proprio, insomma, l'immagine del
«duro e puro» che dovrebbe restituire spint alla locomotiva statunitense.
Le borse ne prendevano mestamente atto, declinando - europee e americane -
tutte meno il Nasdaq.

Per dire fino a che punto può arrivare la depressione: i broker hanno un
loro metodo non scientifico per predire se l'anno che si apre sarà positivo
o negativo: la squadra che vince il Superbowl, la finale del football. Ci
sono infatti quelle tradizionalmente iellate e quelle che danno il via al
«toro». La finale di quest'anno si gioca tra una portasfiga (Oakland
Raiders) e un'esordiente (Tampa Bay Buccaneers).