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il lavoro nero non emerge
- Subject: il lavoro nero non emerge
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 22 Jan 2003 06:44:32 +0100
dal sole24ore Sabato 18 Gennaio 2003 Il lavoro nero non emerge ROMA - In oltre un anno, le agevolazioni sull'emersione dal lavoro sommerso hanno spinto soltanto 1.794 aziende a uscire allo scoperto. A tanto ammonta il numero complessivo delle dichiarazioni "automatiche" presentate all'agenzia delle Entrate entro il termine del 30 novembre scorso. Ed è da questo numero che è partita la fase due dell'operazione di emersione, quella definita "progressiva", il cui termine per la presentazione delle domande scadrà a metà maggio. Una seconda fase che dovrà farsi carico - grazie soprattutto all'attività svolta sul territorio dai Comitati provinciali (i Cles) - del successo o del definitivo insuccesso dell'iniziativa avviata per la prima volta nell'ottobre 2001 con la legge dei cento giorni (383/01) più volte modificata e prorogata. L'emersione "automatica". Dei 1.794 datori di lavoro che hanno presentato la dichiarazione di emersione "automatica", in 1.090 casi si tratta di aziende già note all'Istituto - che quindi hanno regolarizzato la posizione di singoli lavoratori (in media, due per azienda) - e 704 da altre che si sono invece iscritte per la prima volta, e che quindi in precedenza operavano totalmente in nero. In generale, il record delle emersioni spetta alla Lombardia (297), seguita da Lazio (280), Calabria (211), Piemonte (148), Puglia (140) e Campania (139). Fanalino di coda la Valle d'Aosta, con una sola dichiarazione automatica presentata, immediatamente preceduta dal Trentino-Alto Adige (10), dal Molise (12) e dall'Abruzzo (13). Nel dettaglio delle aziende emerse completamente dal nero, poi, il record spetta al Lazio (115), seguito dalla Lombardia (97), dal Piemonte (77) e dalla Campania (70). Nessuna azienda in nero è invece emersa né in Valle d'Aosta né in Trentino-Alto Adige. L'emersione "progressiva". La seconda fase dell'emersione vede al debutto l'attività dei Cles, veri e propri arbitri dell'operazione. Oltre a diffondere sul territorio la cultura della regolarità (attraverso i tutor e i comitati per l'emersione), a questi nuovi organismi è affidato il compito di ricevere dai datori di lavoro interessati alla procedura "progressiva" i «Piani di emersione individuale» entro il 28 febbraio 2003, che poi dovranno essere valutati ed eventualmente approvati entro 60 giorni. Ebbene, dei 92 Cles previsti ne sono stati costituiti 91. All'appello - in base ai dati del ministero del Lavoro aggiornati a ieri - ne manca soltanto uno, sebbene illustre: quello di Milano. I Comitati insediati finora sono 77, mentre i piani di emersione "progressiva" già presentati dai datori di lavoro sono 27. Tra tutti spicca, in questo contesto, il dato di Rieti, dove sono stati presentati cinque piani di emersione, e poi quello di Viterbo (4), nonché di Bari, Catanzaro e Salerno (3). MARCO PERUZZI
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