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auto lavoro e idrogeno
- Subject: auto lavoro e idrogeno
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 06 Nov 2002 06:56:00 +0100
da nuova ecologia.it Giovedì 24 Ottobre 2002 ENERGIA| Buone notizie dal convegno "Roma 2002 H2" Un milione di posti di lavoro grazie all'idrogeno Hy-wire, il futuro è l'idrogeno Un obiettivo raggiungibile nei prossimi decenni. Ma con 5 miliardi di euro di investimenti se ne potrebbero creare subito 100.000. L'appello degli scienziati: «L'Italia non perda l'occasione della reindustrializzazione ambientale». In tempi di smobilitazione industriale le nuove tecnologie ambientali offrono preziose opportunità per l'occupazione e l'economia. Con un investimento di cinque miliardi di euro in attività di ricerca nella nuova energia pulita prodotta dall'idrogeno si potrebbero creare da subito 100.000 nuovi posti di lavoro. Nel lungo periodo le attività Hy-wire, il prototipo di GM di ricerca e di creazione delle infrastrutture potrebbero assorbire da 600.000 a un milione di nuovi posti di lavoro altamente specializzati. Ma ricerca, industria e politica devono coordinarsi. Enea, Cnr e le università consorziate nel Ciprs (Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile) presentano il loro punto di vista sul futuro indutriale ed energetico dell'Italia. S'intitola "Roma 2002 H2" il workshop scientifico. Quattro ore tra presentazioni e confronto con la stampa a cui ha partecipato anche la casa automobilistica tedesca Bmw. L'Italia, dicono gli scienziati, non ha mai avuto risorse energetiche proprie, ma in compenso ha grandi risorse in termini di energie rinnovabili: irraggiamento solare, flusso delle acque, vento e biomasse. Inoltre il nostro paese è all'avanguardia nelle ricerche sull'energia prodotta con l'idrogeno. Oggi le nuove tecnologie delle celle a combustibile producono con l'idrogeno energia elettrica Interni dell'Hy-wire a inquinamento zero, ma sul mercato arriveranno solo dopo il 2010. Nei futuristici laboratori dell'Itae di Messina, l'Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia, si lavora dal 1983 per arrivare a produrre delle celle a combustibile a costi competitivi. E oggi l'istituto diretto da Gaetano Cacciola ha presentato uno studio di fattibilità per un'industria capace di confrontarsi sul mercato in maniera competitiva nella produzione di celle a combustibile. Presentati anche i risultati preliminari di uno studio del Ciprs. A conti fatti con l'attuale livello tecnologico si potrebbero installare in Italia 325.000 Gwh/anno di energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili, ma con pochi anni di investimenti in attività di ricerca si potrbbe raggiungere la cifra di 540.000 Gwh/anno. Dati incoraggianti, sottolinenano gli studiosi, se si pensa che l'intero paese non consuma più di 304.000 Gwh all'anno. In totale l'idrogeno prodotto dall'Italia Interni dell'Hy-wire con fonti rinnovabili potrebbe arrivare a più di 7 milioni di tonnellate. Quanto basta per alimentare tutte le auto del paese e rifornire fino al 93% del mercato europeo. «So che questo tipo di annunci ormai fa sorridere – scherza il professor Vincenzo Naso, direttore del Ciprs e presidente dell'Ises Italia – ma dai nostri calcoli emerge che se si investisse in una reindustralizzazione ambientale si potrebbero creare in Italia fino a un milione di nuovi posti di lavoro». «Ma – avverte Vincenzo Naso – il successo del progetto illustrato non è solo una questione di soldi. Molto dipende dalla capacità di coordinemanto dei diversi comparti produttivi per creare un sitema-paese. La strategia delle fonti rinnovabili usate per produrre direttamente energia elettrica non è vincente. L'idrogeno può essere usato come vettore per accumulare e trasportare energia"
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