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smog: tre milioni di morti
- Subject: smog: tre milioni di morti
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sat, 28 Sep 2002 06:45:45 +0200
da repubblica di martedi 24 settembre 2002 Rapporto dell'Oms: il 5 per cento della mortalità dipende dall'aria. In 8 città italiane 3.500 vittime Smog, l'allarme è mondiale tre milioni di morti l'anno di ANTONIO CIANCIULLO ROMA - Ogni venti persone che muoiono una è uccisa dallo smog. L'inquinamento atmosferico, prodotto in larga parte dal trasporto, fa tre milioni di vittime l'anno: tre volte più degli incidenti stradali. Il dato è contenuto in uno studio dell'Organizzazione mondiale di sanità (Oms) e conferma una ricerca condotta in Italia: nelle 8 principali città lo smog costa ogni anno la vita a 3.500 persone. "All'indagine italiana si è aggiunta ora una ricerca molto recente su tutta l'Europa che convalida il dato: il 5 per cento della mortalità totale dipende dai veleni contenuti nell'aria", spiega Roberto Bertollini, coordinatore Oms per la ricerca in Europa. "Nel vecchio continente le vittime annuali dell'inquinamento atmosferico sono almeno 100 mila. Il settore trasporto è responsabile del 55-70 per cento del danno globale prodotto dallo smog: le quote restanti vanno attribuite al riscaldamento e alle industrie". La denuncia è stata ripresa in un articolo firmato da Bernie Fischlowitz-Roberts e apparso sul sito dell'Earth Policy Institute (il centro studi presieduto dall'ecologo Lester Brown) che ricorda anche altre analoghe ricerche. Ad esempio uno studio pubblicato sulla rivista "Lancet" valuta in 40 mila morti l'anno il costo dell'inquinamento atmosferico in Francia, Svizzera e Austria. Negli Stati Uniti le vittime sono 70 mila, una cifra equivalente alla somma dei morti per cancro al polmone e alla prostata e decisamente superiore a quella delle vittime di incidenti stradali (40 mila). Le preoccupazioni maggiori sono legate alle polveri sottili (quelle sotto i dieci micron di diametro): penetrano all'interno degli alvei polmonari causando irritazione e trasportando in profondità sostanze tossiche e cancerogene come il benzene. In particolare potrebbe essere ancora sottostimato il ruolo delle più minute di queste particelle, quelle sotto i 2,5 micron di diametro su cui l'Oms sta completando un'indagine. "Quando s'inala particolato sottile e ozono alle concentrazioni abituali nelle grandi città", scrive Bernie Fischlowitz-Roberts, "le arterie si restringono e quindi si riduce l'afflusso di sangue e ossigeno al cuore. L'ozono e il particolato hanno effetti negativi pure a livelli molto bassi". Anche dal punto di vista economico le ricadute sono pesanti. Secondo l'istituto di Lester Brown, alla sola provincia canadese dell'Ontario lo smog costa un miliardo di dollari l'anno in ricoveri ospedalieri, visite mediche e assenze dal lavoro. In Cina si arriva al 5 per cento del prodotto interno lordo. "Per ridurre questo rischio bisognerebbe ridurre il traffico: ma si va in direzione opposta", commenta Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente. "In Italia ci sono 103 macchine per ogni chilometro di strada, contro le 65 della Germania, le 57 del Regno Unito e le 29 della Francia. Per le metropolitane la classifica funziona al contrario: l'Italia è ultima con 122 chilometri, contro i 330 della Francia, i 531 del Regno Unito e i 717 della Germania".
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