[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
(Fwd) [INTERNET PER TUTTI] Microsoft, cosi' tanti soldi da far paura
- Subject: (Fwd) [INTERNET PER TUTTI] Microsoft, cosi' tanti soldi da far paura
- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at adriacom.it>
- Date: Tue, 7 May 2002 23:52:21 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Date forwarded: Tue, 7 May 2002 21:49:18 +0200 Date sent: Tue, 07 May 2002 22:29:19 +0200 To: news at peacelink.it From: Paolo Attivissimo <topone at pobox.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>) Subject: [INTERNET PER TUTTI] Microsoft, cosi' tanti soldi da far paura Forwarded by: news at peacelink.it Send reply to: news at peacelink.it [ Double-click this line for list subscription options ] __Microsoft, cosi' tanti soldi da far paura (7 maggio 2002)___ Nell'ormai lontano 1999 scrissi per Apogeonline un articolo intitolato "Microsoft, la festa e' finita?" (http://www.apogeonline.com/webzine/1999/01/28/01/199901280101), in cui prevedevo che "il rendimento in Borsa non sarà quello iperbolico cui siamo stati abituati". Mi sono preso una bella dose di sberleffi per questa dichiarazione, ma a quanto pare ci ho azzeccato. Stando a un articolo di CNN Money (http://money.cnn.com/2002/04/12/pf/agenda_msft/index.htm), fino all'anno fiscale 2000 Microsoft aveva sempre ottenuto percentuali di incremento del fatturato a due cifre. Da due anni a questa parte, invece, si ragiona a cifra singola. Negli ultimi dieci anni, la media annua di incremento delle vendite è stata il 30,5%; la crescita media annua dei profitti è stata il 37%. Queste due percentuali si attestano ora, secondo le previsioni degli analisti, ben al di sotto del 20%. Questi drastici cali hanno avuto un notevole effetto sul valore delle azioni Microsoft: da gennaio 2000 hanno perso il 49,3%. Nonostante tutto, pero', Microsoft è tutt'altro che spacciata, quindi la mia previsione è comunque zoppa. Anzi ha a disposizione risorse che non posso fare a meno di definire inquietanti, anche se l'aggettivo è un po' inflazionato. Sto parlando di soldi. Tanti soldi. Una quantita' letteralmente inimmaginabile. Alla fine del 2001, stando alle dichiarazioni fiscali, le riserve in contanti e in investimenti a breve termine convertibili in meno di un anno ammontano a 38,2 miliardi di dollari. In euro sono 41,2 miliardi; in vecchie lire sono (tenetevi forte) _ottantuno_mila_ miliardi di lire. In contanti. Pagabili sull'unghia. E questa cifra aumenta di un altro miliardo di dollari (duemila miliardi di lire) _al_mese_. Solo di interessi e dividendi su questa massa di denaro, Microsoft ha incassato nell'ultimo trimestre del 2001 circa 500 milioni di dollari (mille miliardi di lire). Come segnala CNN Money, nessun'altra azienda non finanziaria ha così tanti contanti a disposizione. Le riserve in contanti di Ford, ExxonMobil e del gigante dei supermercati Wal-Mart, messe insieme, non arrivano a questa cifra. E' una somma sufficiente a comperare l'intera industria dell'aviazione civile. Due volte. O se preferite, tutto l'oro di Fort Knox. Quattro volte. E la catasta di banconote continua a crescere, grazie al fatto che il margine lordo di Microsoft (differenza fra ricavi e costi di produzione) e' quasi sempre oltre il 90 per cento. Windows e' preinstallato sul 92% dei PC. Le applicazioni della suite Office rappresentano il 96% di tutto il software per applicazioni d'ufficio. Quello che mi inquieta e' che una tale enormita' di denaro e' sufficiente a comperare (o strangolare) qualsiasi azienda concorrente. Un caso pratico di come ci si puo' comportare quando si sta seduti sopra ottantamila miliardi in contanti e' l'Xbox. Stando a CNN Money, Microsoft perde soldi su ogni esemplare della sua sofisticata console. Fa niente: Microsoft si puo' permettere di lavorare in perdita per anni, pur di conquistarsi un posto di rilievo nell'industria dei videogame (che muove quarantamila miliardi di lire l'anno, piu' di tutti gli incassi dell'industria cinematografica), e soprattutto pur di togliere l'ossigeno a Sony, per la quale la Playstation 1 rappresentava il 30-35% dell'utile annuo. E' probabilmente sufficiente anche a comperare i governi di vari paesi e indurli a desistere da propositi nefasti come l'introduzione del software open source (traduzione: software non-Microsoft) nella pubblica amministrazione. Microsoft contribuisce massicciamente alle campagne presidenziali USA. Presso The Register (http://www.theregister.co.uk/content/4/25157.html, in inglese) potete leggere che razza di pressioni e di terrorismo psicologico applica Microsoft al governo peruviano, che sta discutendo proprio l'introduzione del software open source per motivi di costo e -- cito testualmente -- di sicurezza nazionale. Per ora i peruviani rispondono per le rime, ma per quanto resisteranno a un fiume di denaro per finanziare ogni sorta di lobbying? In confronto a questo livello di potere economico, agitarsi per il conflitto d'interessi dell'attuale governo italiano fa un po' ridere. Pensateci un attimo. Potete anche fare a meno di guardare la televisione, ma riuscireste a togliere Windows dalla vostra vita? Ciao da Paolo. ---------------------------------------------------------------------- - Paolo Attivissimo Traduttore tecnico, divulgatore informatico topone at pobox.com http://www.attivissimo.net ---------+---------+---------+---------+---------+---------+---------+ -- (C) 2002 by Paolo Attivissimo. Distribuzione libera purche' integrale, senza scopo di lucro e riportando la dicitura "© 2002 Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net)". Per pubblicazioni a scopo di lucro, contattate l'autore presso topone at pobox.com. Iscrizioni: internetpertutti-subscribe at yahoogroups.com Dis-iscrizioni: internetpertutti-unsubscribe at yahoogroups.com Problemi: topone at pobox.com Se ti piace quello che leggi, fallo sapere in giro, e mandami un po' di focaccia! L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html ------- End of forwarded message -------
- Prev by Date: germania via allo sciopero dei metalmeccanici
- Next by Date: protezionismo nell'era globale
- Previous by thread: germania via allo sciopero dei metalmeccanici
- Next by thread: protezionismo nell'era globale
- Indice: