il doppio messaggio microsoft

[Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>]

dal corriere di giovedi 14 marzo 2002

 
  
 
   
  
 Giovedì 14 Marzo 2002 
 
 
  
 Il doppio messaggio di Microsoft 
  
Due messaggi importanti vengono dalla Microsoft e tutti e due delineano un
approccio diverso della grande casa di software rispetto ai problemi della
concorrenza e del mercato, almeno di quello europeo. Nel discorso tenuto
all'apertura del CeBit, il grande salone dell'informatica che ogni anno si
svolge in Germania, Steve Ballmer, che della casa di Seattle è il Chief
Executive Officer, ha presentato una Microsoft che intende essere molto più
affidabile e credibile, sia nei confronti dei clienti che nei confronti
della concorrenza e della autorità di regolazione.
Contemporaneamente a Bruxelles John Frank, che è uno dei massimi dirigenti
della Microsoft Europa, ha detto chiaramente che l'azienda si appresta a
venire incontro alle esigenze avanzate dalle autorità antitrust europee. In
particolare sarebbe disponibile a rendere disponibili i codici di accesso
alla sua piattaforma Windows, di modo che anche i concorrenti possano
realizzare dei software in grado di "girare" al meglio in quel sistema
operativo.
"Spiegheremo alla commissione quali passi intendiamo fare per rispondere
alle loro preoccupazioni", ha detto, senza peraltro entrare nel merito e
comunque negando che una vera e propria trattativa sia già stata avviata.
La causa antitrust europea contro Microsoft è analoga, ma parallela e
indipendente rispetto a quella che si svolge negli Stati Uniti e la
preoccupazione di Microsoft è che il commissario Mario Monti - il quale è
dotato di notevoli poteri sanzionatori - assuma un atteggiamento più rigido
rispetto ai colleghi americani. Da qui la decisione di ammorbidire i toni e
di indicare una disponibilità all'incontro.
Naturalmente i concorrenti restano assai scettici e aspettano di vedere
l'arrosto, oltre che il fumo. Sospettano che si tratti solo di
un'operazione di pubbliche relazioni e non già di una svolta vera. Ma al
fondo una qualche sostanza sembra esserci: dopo anni di tormento, la casa
di Seattle, anche sotto la guida più pragmatica di Ballmer, sembra aver
capito che non può combattere sola contro tutti e che il suo atteggiamento
eccessivamente arrogante le ha alienato molte simpatie. Anzi troppe.
 
 
Franco Carlini