sondrio 96 morti per cancro



da liberazione di mercoledi 27 febbraio 2002

  
 
Novantasei morti per cancro negli ultimi cinque anni, ...  
 
 
Novantasei morti per cancro negli ultimi cinque anni, probabilmente
provocati dalle esalazioni di "cromo esavalente"; un progetto di bonifica
della regione Lombardia che, con il pretesto di "risanare", minaccia di
compromettere i delicati equilibri ambientali della vallata. A dieci anni
dalla chiusura della ex acciaieria Falk, gli abitanti di Novate Mezzola e
Samolaco (paesi in provincia di Sondrio, all'imbocco della Valchiavenna)
sono ancora costretti a fare i conti con i veleni lasciati in eredità da
questa fabbrica. Eh già, perché oggi a Samolaco il cromo è ancora tutto lì,
nella grande discarica della Falck, libero di filtrare nella falda
sottostante e di contaminare l'acqua che si beve e che viene usata per
irrigare le coltivazioni. A farne le spese è anche il bellissimo lago di
Mezzola, l'unico di questa valle circondata dalle cime innevate delle Alpi,
lentamente ma inesorabilmente avvelenato. 
Il paradosso è che il rimedio rischia di essere peggiore del male. Invece
di bonificare l'area, infatti, si pensa di coprire la discarica con una
bella spianata di cemento, in modo da potere costruire sopra di essa uno
stabilimento per tritare la roccia strappata ai monti e destinata a creare
il ballast, la ghiaia per le massicciate dell'alta velocità ferroviaria.
Per portare a valle la roccia si vorrebbero realizzare tunnel e strade
camionabili dentro il parco regionale della Val Masino e della Val Coderam
che travolgeranno sentieri alpini e alvei di torrenti. E intanto il cromo
continuerà indisturbato a inquinare il terreno su cui giace. Un progetto
dietro cui si muovono enormi interessi, come è facile intuire e come
testimonia la busta con all'interno un proiettile calibro 9 inviata a due
politici locali che vi si oppongono. Tocchera adesso alla Procura del
tribunale di Sondrio far luce su questa ennesima minaccia. 

Novità positive invece per quanto riguarda il petrolchimico di Gela, altro
sito produttivo alle prese con problemi di inquinamento. Al termine di un
incontro con i sindacati, il ministro dell'Ambiente Matteoli ha promesso
uno stanziamento immediato di 140 miliardi per superare l'emergenza e
avviare il risanamento. Positivo il giudizio della Cisl e della Cgil. La
Cisl ha anche annunciato che ammonterebbero a 1.100 i miliardi destinati a
un piano di risanamento ambientale per le aree industriali in Sicilia. 


 

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