export liguria da primato



dal sole24ore
 Martedì 18 Dicembre 2001  ore 19:12  
 
 
 Istat: nei primi nove mesi 2001 vendite all'estero in crescita del 5,2%
(+7,9% nel Mezzogiorno)

Export, Liguria da primato
Genova «vola» con cantieri navali e strumenti di precisione - Il Nord-Est
resta sotto la media 
ROMA - Continuano a correre le esportazioni del Sud. A livello nazionale,
nel periodo gennaio-settembre, le esportazioni hanno segnato un aumento del
5,2% rispetto all'analogo periodo del 2000. Ma, dai dati diffusi ieri
dall'Istat, il Sud (+7,1%, dato che aumenta al 7,9% scorporando le isole)
si conferma più dinamico delle altre aree territoriali, con il Nord-Ovest a
+5,6%, il Nord-Est a +4,8% e il Centro a +3,7 per cento. Nella ripartizione
nord-occidentale il maggior aumento si è manifestato per la Liguria
(+13,1%) ed è stato determinato soprattutto da esportazioni di commesse
navali e di apparecchi elettrici e di precisione. All'opposto, la Valle
d'Aosta a registrato una lieve flessione (-0,9%), determinata soprattutto
da un calo nelle vendite di metalli e prodotti in metallo. L'incremento
della Lombardia (+5,9%), le cui esportazioni rappresentano il 28% del
complesso nazionale, è stato sostenuto soprattutto dai prodotti chimici e
fibre sintentiche e artificiali, dai prodotti delle industrie
metalmeccaniche e dalle apparecchiature elettriche e di precisione.
Nell'Italia nord-orientale l'Istat sottolinea che solamente il Veneto
(+5,7%) ha fatto registrare un incremento leggermente superiore alla media
nazionale. A tale risultato hanno contribuito, in particolare, il sensibile
aumento delle esportazioni di prodotti dell'industria tessile e
dell'abbigliamento, cuoio e prodotti in cuoio e di prodotti metalmeccanici.
L'incremento meno elevato è stato registrato per il Friuli-Venezia Giulia
(+2,1%). Tra le regioni dell'Italia centrale, le Marche (+8,8%) e la
Toscana (+5,8%) hanno registrato un incremento superiore alla media
nazionale. Nella prima regione l'aumento è stato determinato da
un'espansione delle vendite estesa alla maggior parte dei settori; nella
seconda hanno contribuito prevalentemente i prodotti tessili e
dell'abbigliamento, il cuoio e prodotti in cuoio, i mezzi di trasporto e i
prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali. La flessione del Lazio
(-3,5%) è stata, invece, condizionata da una riduzione nelle esportazioni
di autoveicoli e di prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali. Per
quanto riguarda l'Italia meridionale (+7,9%) si osserva, il consistente
incremento della Campania (+13%), dovuto soprattutto alla crescita delle
vendite di mezzi di trasporto, del Molise (+10,1%) e dell'Abruzzo (+8,3%).
Al contrario, si rileva una marcata diminuzione delle esportazioni della
Calabria (-15%), da imputare prevalentemente al livello eccezionalmente
elevato delle vendite di macchina ed apparecchi meccanici registrato nei
primi nove mesi del 2000. Nelle regioni dell'Italia insulare (+4,9%) si
registra un aumento delle vendite all'estero superiore alla media nazionale
della Sicilia (+5,8%) al quale hanno contribuito soprattutto i prodotti
petroliferi raffinati. Per quel che riguarda l'evoluzione congiunturale, le
esportazioni nel terzo trimestre 2001, al netto della componente
stagionale, hanno registrato, rispetto ai tre mesi precedenti, una
diminuzione dell'1,7% nell'Italia meridionale e insulare, dal 2,5% nel
Nord-Ovest, del 2,7% nel Nord-Est e del 3% nell'Italia centrale. I dati
sulle esportazioni delle regioni italiane - secondo il vice-ministro delle
Attività produttive, Adolfo Urso - confermano «una crescita assolutamente
confortante che evidenzia la spinta propulsiva per tutto il Paese del
Mezzogiorno, che dimostra di aver avviato una vera e propria svolta». Il
2001 - ha aggiunto- «sarà un buon anno per l'export, ma il 2002 può
diventare il grande anno del Made in Italy». R.E. www.ilsole24ore.com/economia