a ottobre i salari si asllineano all'inflazione



dal sole24ore
A ottobre i salari (2,5%) si allineano all'inflazione
 Elio Pagnotta 
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Le retribuzioni hanno quasi annullato il distacco
dall'inflazione. In ottobre infatti le buste paga hanno fatto registrare un
aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, spingendo al 2,5% la
crescita su base annua, una variazione quasi identica a quella del costo
della vita (+2,6% misurato attraverso l'indice nazionale dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati). L'aumento congiunturale
rilevato in ottobre - ha aggiuto l'Istat nel diffondere ieri i dati -
deriva esclusivamente dall'entrata in vigore di due contratti
dell'industria (industria elettrica) e della pubblica amministrazione
(sanità). Gli aumenti previsti per i dipendenti del settore del cemento e
di quello della carta, recepiti in ottobre, partirano invece da novembre.
25L'indice delle retribuzioni orarie contrattuali, secondo l'Istat, in
ottobre è salito a 117,2 (base dicembre 1995=100), lo 0,3% in più rispetto
a settembre. La crescita delle buste paga su base annua sale quindi al
2,5%, mentre nei primi dieci mesi del 2001 l'aumento di salari e stipendi
rispetto allo stesso periodo dell'anno passato ha toccato il 2,4 per cento.
Una variazione che molto probabilmente rappresenta il punto d'arrivo del
2001: l'aumento "acquisito" dalle retribuzioni orarie contrattuali, in base
all'applicazione dei contratti in vigore a fine ottobre e al netto di
eventuali rinnovi, è infatti del 2,4 per cento. E questo significa che le
buste paga continueranno ad inseguire la dinamica inflazionistica, che
quasi sicuramente a fine anno dovrebbe attestarsi sul 2,8 per cento. Un
lieve ritocco al rialzo potrebbe derivare dai nuovi contratti, che però
dovrebbero arrotondare in misura del tutto marginale il tasso di crescita.
Alla fine di ottobre, infatti, dovevano ancora essere rinnovati 16 accordi
collettivi nazionali, che coinvolgono complessivamente circa 1,2 milioni di
lavoratori dipendenti e hanno un peso del 10,1% sul monte retributivo
contrattuale. Ma la correzione che questi rinnovi potrebbero apportare
all'andamento delle retribuzioni non dovrebbe riscaldare più di tanto il
costo del lavoro. In ottobre, ancora una volta, è stata la pubblica
amministrazione a guidare la classifica degli aumenti retributivi con un
incremento del 4,8 per cento. Staccati tutti gli altri settori, con
miglioramenti che vanno da un massimo del 2% nell'industria ad un minimo
dell'1,1% nel commercio. Agricoltura e e servizi privati spuntano un +1,7%,
i trasporti un +1,6 e credito e assicurazioni non vanno oltre l'1,2 per
cento. Nell'industria manifatturiera la crescita tocca il 2,1%, con aumenti
che oscillano tra il 3% della metalmeccanica e lo 0,7% della lavorazione
dei minerali non metalliferi. Nell'edilizia l'aumento è dello 0,9 per
cento. Tornano a calare invece gli scioperi. Nei primi dieci mesi del 2001
le ore lavorative perdute a causa di conflitti di lavoro sono state circa
4,6 milioni, con una diminuzione del 5% rispetto allo stesso periodo
dell'anno passato. Al solito, la conflittualità si concentra nei comparti
della metallurgia e della meccanica (circa tre milioni di ore, il 67,7% del
totale). 

Sabato 01 Dicembre 2001