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Energia: Vendite mondiali di celle fotovoltaiche aumentano del 32% nel 2003
- Subject: Energia: Vendite mondiali di celle fotovoltaiche aumentano del 32% nel 2003
- From: "F A B I O C C H I::" <eco_fabiocchi at tin.it>
- Date: Fri, 22 Oct 2004 14:07:11 +0200
Energia: Vendite mondiali di celle fotovoltaiche aumentano del 32% nel 2003
http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map
Fonte: Earth Policy Institute
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi http://fabiocchi.blog.tiscali.it
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Nel 2003 la produzione mondiale di celle fotovoltaiche - che convertono la luce
solare direttamente in elettricita' - e' salita a 742 MegaWatt (MW) pari ad una
crescita del 32% rispetto all'anno precedente. Con la produzione di celle
solari che e' aumentata del 27% annualmente nell'ultimo quinquennio, la
produzione mondiale cumulativa (cioe' da quando e' iniziata la produzione fino
ad oggi) ha raggiunto i 3,145 MW, abbastanza per soddisfare i bisogni
energetici di 1 milione di case. Questa crescita straordinaria e' dovuta in
parte ai miglioramenti tecnologici, ma soprattutto ai programmi di introduzione
al mercato e agli incentivi statali.
I 5 maggiori produttori di celle solari fotovoltaiche - Sharp, Kyocera, Shell
Solar, BP Solar, RWE Schott Solar - controllano il 60% del mercato. Nel 2000,
la compagnia Giapponese Sharp ha battuto la Kyocera (anch'essa Giapponese) e la
BP Solar nella classifica dei maggiori produttori mondiali. Da allora, la Sharp
ha sostenuto un tasso di crescita annuale impressionante pari al 63%, piu' del
doppio del tasso mondiale. Come risultato, la fetta di mercato che questa
compagnia controlla e' salita al 27%.
La produzione Nipponica di celle fotovoltaiche - che corrisponde al 49% del
totale mondiale - ha beneficiato da una serie di programmi incentivanti del
governo. Il programma "70 mila tetti" nel 94 inizialmente copriva il 50% dei
costi di istallazione del fotovoltaico. Tuttavia, mentre il costo delle celle
solari scendeva con l'aumento della produzione, i sussidi sono stati ridotti a
circa il 10%. Entro il 2002, il numero dei sistemi solari residenziali
installati in Giappone aveva raggiunto il numero di 144 mila.
Altri incentivi statali utili comprendono lo stanziamento di 186 mln di dollari
nel 2003 - per ricerca, sviluppo, programmi dimostrativi e incentivi di mercato
- e la vendita della produzione di energia in eccesso alla rete elettrica. In
soli 9 anni, dal 94 al 2003, questi programmi hanno contribuito al
posizionamento del Giappone tra i leader mondiali nella produzione e
nell'installazione delle celle solari.
La produzione Europea e' aumentata altrettanto. Con una crescita del 41% nel
2003, la produzione fotovoltaica annua ammonta a 190 MW. Nonostante la mancanza
di una politica unificata nell'UE riguardo all'energia rinnovabile, le
politiche degli stati membri hanno fatto avanzare la posizione dell'Europa nel
mercato mondiale.
La Germania, il secondo mercato piu' grande per il fotovoltaico, si e'
affermata nel settore con il Programma "100 mila tetti", lanciato nel tardo
1998, che forniva prestiti con interessi bassi per l'installazione di celle
fotovoltaiche (il programma si e' concluso prima del previsto, nel 2003, quando
tutti gli obiettivi sono stati raggiunti). La Germania ha rafforzato la sua
leadership con una legge entrata in vigore nel 1999, che permette agli utenti
di ricevere 45.7 centesimi di euro per ogni KWh generato dal fotovoltaico e
rivenduto alla rete elettrica. Entro la fine del 2003, la capacita' installata
in Germania ammontava a 400 MW, ben oltre l'obiettivo iniziale di 300 MW. Il
numero crescente di programmi di implementazione di mercato, cosi' come vari
incentivi regionali, fornisce una brillante prospettiva per l'industria solare
sia in Germania che nel resto d'Europa.
Al contrario, la produzione fotovoltaica negli USA e' diminuita del 14% nel
2003, scendendo a 104 MW. Cio' e' dovuto alla riduzione della produzione da
parte della BP Solar, al riacquisto delle celle solari da parte della Shell
Solar, e alla bancarotta della Astropower - il secondo produttore di celle
solari negli USA. Oltretutto, il programma "1 milione di tetti" - finalizzato
ad appoggiare gli stati e le comunita' locali nello sviluppo del fotovoltaico -
che e' stato lanciato nel 1997 dal Presidente Clinton, non e' adeguatamente
finanziato. Di conseguenza, alla fine del 2003 c'erano solo 229 mila tetti
residenziali con pannelli fotovoltaici.
Le politiche statali, comprese le esenzioni fiscali o i prestiti agevolati sono
stati piu' efficaci. L'Agenzia per la Protezione Ambientale in California ha
recentemente proposto un programma che richiederebbe che meta' delle nuove
abitazioni nello stato siano alimentate col solare entro 10 anni, con
l'obiettivo di avere 1 milione di case alimentate col solare entro 13 anni.
La Cina potrebbe presto giocare un ruolo importante in questo settore. Secondo
le autorita', il governo sta gia' investendo 1.2 miliardi di dollari nello
sviluppo dell'energia solare nei prossimi 5 anni. Ci si aspetta di avere una
capacita' totale installata di oltre 300 MW entro il 2005.
A livello mondiale, l'industria solare fattura 7 miliardi di dollari all'anno,
e ci si aspetta che continui ad aumentare con la riduzione dei costi di
produzione. Un sistema solare residenziale tipico costa circa 8-10 dollari per
watt di capacita' generato. Ma i programmi statali, assieme ai prezzi sempre
piu' bassi, hanno fatto scendere i costi a 3-4 dollari per watt (10-12 cent per
KWh). Gli analisti notano che per ogni raddoppiamento della produzione
cumulativa, c'e' una riduzione dei costi del 20%. Con una crescita annuale
media di oltre il 30% dal 1995, questo si traduce nella riduzione del 5% dei
costi ogni anno.
Le aree rurali nei paesi in via di sviluppo saranno i maggiori beneficiari dei
vantaggi del fotovoltaico. Per 1.7 miliardi di persone le cui case non sono
connesse ad una rete elettrica, le celle solari, combinate con batterie di
accumulo, sono spesso la fonte di energia meno costosa. Attraverso i programmi
di microcredito con un finanziamento di 30 mesi, i costi mensili di celle
solari sono spesso comparabili alle lampade al kerosene o alle candele - che
attualmente sono i sistemi di illuminazione piu' diffusi.
I sistemi fotovoltaici offrono illuminazione elettrica di alta qualita', che
puo' aumentare le opportunita' di educazione e fornire accesso alle
informazioni. Un passaggio all'energia solare porterebbe anche a benefici per
la salute permettendo la refrigerazione di vaccini e altre cose essenziali, ma
anche migliorando la qualita' dell'aria con la sostituzione delle lampade al
kerosene.
Mentre prima gli impianti fotovoltaici non connessi alla rete elettrica
coprivano gran parte del mercato, il settore degli impianti connessi alla rete
e' aumentato significativamente dal 1996, dopo l'implementazione del programma
70 mila tetti in Giappone. Nel 2003, il settore connesso alla rete
rappresentava il 77% del mercato mondiale totale. Le celle solari adesso
forniscono elettricita' a 1 mln di abitazioni nel mondo. Un'ulteriore crescita
sostenuta sara' possibile con l'aumento dei finanziamenti per la ricerca e lo
sviluppo e la continuazione degli incentivi economici. Le leggi che agevolano
la vendita della sovrapproduzione nella rete elettrica, assieme ai prestiti del
microcredito e la rimozione dei sussidi sui combustibili fossili,
permetterebbero all'energia solare di competere in un mercato piu' equo. A
livello internazionale, le partnership che forniscono opportunita' per
scambiare esperienze e informazioni di mercato, come la Piattaforma Mondiale
per l'Industria Fotovoltaica lanciata nel Giugno 2004 da Giappone, USA ed
Europa, rafforzeranno le misure locali, portando il mondo piu' vicino all'era
post-petrolifera.
I dati annuali sulla crescita del fotovoltaico sono disponibili a questo URL
http://www.earth-policy.org/Indicators/2004/indicator12_data.htm
[Nota del Traduttore: Questo articolo si riferisce alla produzione industriale
annuale di celle fotovoltaiche e non alla produzione di elettricita'
all'interno degli stati. Questo significa che se, ad es., gli USA hanno
prodotto 104 MW in pannelli solari nel 2003, non e' detto che tutti siano stati
destinati alla produzione interna di elettricita' essendo gran parte di essi
destinati all'esportazione.]
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