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Energia: Vendite mondiali di celle fotovoltaiche aumentano del 32% nel 2003



Energia: Vendite mondiali di celle fotovoltaiche aumentano del 32% nel 2003
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Fonte: Earth Policy Institute
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi http://fabiocchi.blog.tiscali.it 
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Nel 2003 la produzione mondiale di celle fotovoltaiche - che convertono la luce 
solare direttamente in elettricita' - e' salita a 742 MegaWatt (MW) pari ad una 
crescita del 32% rispetto all'anno precedente. Con la produzione di celle 
solari che e' aumentata del 27% annualmente nell'ultimo quinquennio, la 
produzione mondiale cumulativa (cioe' da quando e' iniziata la produzione fino 
ad oggi) ha raggiunto i 3,145 MW, abbastanza per soddisfare i bisogni 
energetici di 1 milione di case. Questa crescita straordinaria e' dovuta in 
parte ai miglioramenti tecnologici, ma soprattutto ai programmi di introduzione 
al mercato e agli incentivi statali. 

I 5 maggiori produttori di celle solari fotovoltaiche - Sharp, Kyocera, Shell 
Solar, BP Solar, RWE Schott Solar - controllano il 60% del mercato. Nel 2000, 
la compagnia Giapponese Sharp ha battuto la Kyocera (anch'essa Giapponese) e la 
BP Solar nella classifica dei maggiori produttori mondiali. Da allora, la Sharp 
ha sostenuto un tasso di crescita annuale impressionante pari al 63%, piu' del 
doppio del tasso mondiale. Come risultato, la fetta di mercato che questa 
compagnia controlla e' salita al 27%.

La produzione Nipponica di celle fotovoltaiche - che corrisponde al 49% del 
totale mondiale - ha beneficiato da una serie di programmi incentivanti del 
governo. Il programma "70 mila tetti" nel 94 inizialmente copriva il 50% dei 
costi di istallazione del fotovoltaico. Tuttavia, mentre il costo delle celle 
solari scendeva con l'aumento della produzione, i sussidi sono stati ridotti a 
circa il 10%. Entro il 2002, il numero dei sistemi solari residenziali 
installati in Giappone aveva raggiunto il numero di 144 mila. 

Altri incentivi statali utili comprendono lo stanziamento di 186 mln di dollari 
nel 2003 - per ricerca, sviluppo, programmi dimostrativi e incentivi di mercato 
- e la vendita della produzione di energia in eccesso alla rete elettrica. In 
soli 9 anni, dal 94 al 2003, questi programmi hanno contribuito al 
posizionamento del Giappone tra i leader mondiali nella produzione e 
nell'installazione delle celle solari. 

La produzione Europea e' aumentata altrettanto. Con una crescita del 41% nel 
2003, la produzione fotovoltaica annua ammonta a 190 MW. Nonostante la mancanza 
di una politica unificata nell'UE riguardo all'energia rinnovabile, le 
politiche degli stati membri hanno fatto avanzare la posizione dell'Europa nel 
mercato mondiale. 
La Germania, il secondo mercato piu' grande per il fotovoltaico, si e' 
affermata nel settore con il Programma "100 mila tetti", lanciato nel tardo 
1998, che forniva prestiti con interessi bassi per l'installazione di celle 
fotovoltaiche (il programma si e' concluso prima del previsto, nel 2003, quando 
tutti gli obiettivi sono stati raggiunti). La Germania ha rafforzato la sua 
leadership con una legge entrata in vigore nel 1999, che permette agli utenti 
di ricevere 45.7 centesimi di euro per ogni KWh generato dal fotovoltaico e 
rivenduto alla rete elettrica. Entro la fine del 2003, la capacita' installata 
in Germania ammontava a 400 MW, ben oltre l'obiettivo iniziale di 300 MW. Il 
numero crescente di programmi di implementazione di mercato, cosi' come vari 
incentivi regionali, fornisce una brillante prospettiva per l'industria solare 
sia in Germania che nel resto d'Europa. 

Al contrario, la produzione fotovoltaica negli USA e' diminuita del 14% nel 
2003, scendendo a 104 MW. Cio' e' dovuto alla riduzione della produzione da 
parte della BP Solar, al riacquisto delle celle solari da parte della Shell 
Solar, e alla bancarotta della Astropower - il secondo produttore di celle 
solari negli USA. Oltretutto, il programma "1 milione di tetti" - finalizzato 
ad appoggiare gli stati e le comunita' locali nello sviluppo del fotovoltaico - 
che e' stato lanciato nel 1997 dal Presidente Clinton, non e' adeguatamente 
finanziato. Di conseguenza, alla fine del 2003 c'erano solo 229 mila tetti 
residenziali con pannelli fotovoltaici.  

Le politiche statali, comprese le esenzioni fiscali o i prestiti agevolati sono 
stati piu' efficaci. L'Agenzia per la Protezione Ambientale in California ha 
recentemente proposto un programma che richiederebbe che meta' delle nuove 
abitazioni nello stato siano alimentate col solare entro 10 anni, con 
l'obiettivo di avere 1 milione di case alimentate col solare entro 13 anni. 

La Cina potrebbe presto giocare un ruolo importante in questo settore. Secondo 
le autorita', il governo sta gia' investendo 1.2 miliardi di dollari nello 
sviluppo dell'energia solare nei prossimi 5 anni. Ci si aspetta di avere una 
capacita' totale installata di oltre 300 MW entro il 2005. 

A livello mondiale, l'industria solare fattura 7 miliardi di dollari all'anno, 
e ci si aspetta che continui ad aumentare con la riduzione dei costi di 
produzione. Un sistema solare residenziale tipico costa circa 8-10 dollari per 
watt di capacita' generato. Ma i programmi statali, assieme ai prezzi sempre 
piu' bassi, hanno fatto scendere i costi a 3-4 dollari per watt (10-12 cent per 
KWh). Gli analisti notano che per ogni raddoppiamento della produzione 
cumulativa, c'e' una riduzione dei costi del 20%. Con una crescita annuale 
media di oltre il 30% dal 1995, questo si traduce nella riduzione del 5% dei 
costi ogni anno. 

Le aree rurali nei paesi in via di sviluppo saranno i maggiori beneficiari dei 
vantaggi del fotovoltaico. Per 1.7 miliardi di persone le cui case non sono 
connesse ad una rete elettrica, le celle solari, combinate con batterie di 
accumulo, sono spesso la fonte di energia meno costosa. Attraverso i programmi 
di microcredito con un finanziamento di 30 mesi, i costi mensili di celle 
solari sono spesso comparabili alle lampade al kerosene o alle candele - che 
attualmente sono i sistemi di illuminazione piu' diffusi. 

I sistemi fotovoltaici offrono illuminazione elettrica di alta qualita', che 
puo' aumentare le opportunita' di educazione e fornire accesso alle 
informazioni. Un passaggio all'energia solare porterebbe anche a benefici per 
la salute permettendo la refrigerazione di vaccini e altre cose essenziali, ma 
anche migliorando la qualita' dell'aria con la sostituzione delle lampade al 
kerosene. 

Mentre prima gli impianti fotovoltaici non connessi alla rete elettrica 
coprivano gran parte del mercato, il settore degli impianti connessi alla rete 
e' aumentato significativamente dal 1996, dopo l'implementazione del programma 
70 mila tetti in Giappone. Nel 2003, il settore connesso alla rete 
rappresentava il 77% del mercato mondiale totale. Le celle solari adesso 
forniscono elettricita' a 1 mln di abitazioni nel mondo. Un'ulteriore crescita 
sostenuta sara' possibile con l'aumento dei finanziamenti per la ricerca e lo 
sviluppo e la continuazione degli incentivi economici. Le leggi che agevolano 
la vendita della sovrapproduzione nella rete elettrica, assieme ai prestiti del 
microcredito e la rimozione dei sussidi sui combustibili fossili, 
permetterebbero all'energia solare di competere in un mercato piu' equo. A 
livello internazionale, le partnership che forniscono opportunita' per 
scambiare esperienze e informazioni di mercato, come la Piattaforma Mondiale 
per l'Industria Fotovoltaica lanciata nel Giugno 2004 da Giappone, USA ed 
Europa, rafforzeranno le misure locali, portando il mondo piu' vicino all'era 
post-petrolifera. 

I dati annuali sulla crescita del fotovoltaico sono disponibili a questo URL
http://www.earth-policy.org/Indicators/2004/indicator12_data.htm

[Nota del Traduttore: Questo articolo si riferisce alla produzione industriale 
annuale di celle fotovoltaiche e non alla produzione di elettricita' 
all'interno degli stati. Questo significa che se, ad es., gli USA hanno 
prodotto 104 MW in pannelli solari nel 2003, non e' detto che tutti siano stati 
destinati alla produzione interna di elettricita' essendo gran parte di essi 
destinati all'esportazione.]
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