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[econotizie] ONU: Per un ordine universale democratico di stati democratici
- Subject: [econotizie] ONU: Per un ordine universale democratico di stati democratici
- From: "F A B I O C C H I::" <eco_fabiocchi at tin.it>
- Date: Sun, 4 Jul 2004 23:27:33 +0200
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ONU: Per un ordine universale democratico di stati democratici
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L'ONU e' nato come comunita' delle nazioni impegnate a salvaguardare e
promuovere i valori al centro della lotta contro il Nazismo e il Fascismo. Col
tempo si e' trasformato a causa di due fattori: la presenza di dittature tra i
membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ha causato la paralisi e reso
molte delle previsioni della Carta lettera morta; e l'ascesa del movimento dei
non allineati che appoggiava il principio di includere nell'ONU tutti i paesi
sovrani indistintamente. Questo ha trasformato l'ONU da un club di paesi che
condividevano gli stessi valori in un forum amorfo della comunita'
internazionale pieno di dittature. L'ONU di oggi, che affida la tutela dei
diritti umani fondamentali a paesi che sono essi stessi tra i primi violatori
di quei diritti, non e' piu' accettabile. Un ONU riformato potrebbe seguire il
modello organizzativo del WTO o del Consiglio d'Europa. Quest'ultimo e' degno
di essere imitato perche' l'ammissione e il perdurare dell'adesione degli stati
sono condizionati al rispetto di specifici standard democratici. Lo stesso
dovrebbe verificarsi nel nuovo ONU: per entrarvi e rimanere uno stato membro
l'ONU dovrebbe richiedere ad ogni paese il rispetto degli impegni
internazionali, cominciando da quelli sanciti dalla Carta dell'ONU e dalla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Fonte: The Korea Herald; TRP
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi http://fabiocchi.blog.tiscali.it
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4 Giugno 2003 - La guerra in Iraq ha duramente sollevato la questione
dell'ordine internazionale, in particolare sul ruolo dell'ONU. Molti
considerano manifesto il suo ruolo come garante del diritto e della
legittimita' internazionale, e adesso sostengono che la sua statura, indebolita
dall'invasione guidata dagli USA, deve essere velocemente restaurata se si
vuole che il diritto prevalga nella sfera internazionale.
Ma per essere un luogo di autentica legittimita' internazionale, l'ONU deve
cambiare - deve esser capace di funzionare senza ritardi infiniti, veti,
indecisioni e non volonta' per assicurare il rispetto delle sue decisioni.
L'ONU e' nato come comunita' delle nazioni impegnate a salvaguardare e
promuovere i valori al centro della lotta contro il Nazismo e il Fascismo. Alle
sue origini - con soli 50 stati firmatari nella sua Carta - l'ONU era piuttosto
un club esclusivo di paesi. L'articolo 53 della Carta definiva l'asse dei paesi
ex fascisti come stati nemici dell'ONU, cosi' ke l'Italia dovette aspettare il
1955 per diventare membro, il Giappone il 1956 e la Germania il 1973.
La Carta dell'ONU era, innanzitutto, un manifesto di nazioni impegnate per la
liberta' e la giustizia. Essa conteneva anche una serie di obiettivi politici
specifici: la decolonizzazione e l'autodeterminazione dei popoli, il progresso
sociale e la promozione dei diritti umani fondamentali. Ma con l'avvento della
Guerra Fredda e l'emergere del movimento dei non allineati, le intenzioni dei
padri fondatori dell'ONU sono state progressivamente ostacolate. In effetti
siamo cosi' lontani dallo spirito originario della Carta dell'ONU da far
sembrare normale che stati dittatoriali siedano nei suoi organismi, o che la
Libya presieda la Commissione per i Diritti Umani.
La Carta dava all'ONU il potere di reagire alle minacce alla pace e all'ordine
internazionale provenienti dagli stati non membri, e richiedeva che i firmatari
fornissero "contingenti militari sotto il comando del Military Staff Committee,
composto dai capi di stato maggiore dei membri permanenti." In questo contesto,
il potere di veto conferito ai vincitori della seconda guerra mondiale non
riguardava i conflitti "interni" tra gli stati membri; si estendeva solo alle
minacce provenienti da stati esterni dall'ONU.
Col tempo, l'ONU si e' trasformato a causa di due fattori. Innanzitutto, la
presenza di dittature tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ha
causato la paralisi e reso molte delle previsioni della Carta lettera morta.
Poi, l'ascesa del movimento dei non allineati, fondato da Zhou Enlai, Nehru e
Tito nel 1955, ha lanciato una sorta di ideologia alternativa per l'ONU. Essa
riaffermava enfaticamente il principio di non interferenza negli affari interni
agli stati e affermava il prevalere di questo principio sulla tutela dei
diritti individuali presenti nell'art.1 della Carta.
Il movimento dei non allineati appoggiava anche il principio di includere
nell'ONU, come una questione di diritto, tutti i paesi sovrani indistintamente.
Questo ha trasformato l'ONU da un club di paesi che condividevano gli stessi
valori in un forum amorfo della comunita' internazionale pieno di dittature -
un organismo indistinto che non indagava mai sugli attributi democratici dei
suoi membri.
L'ONU di oggi, che affida la tutela dei diritti umani fondamentali a paesi che
sono essi stessi tra i primi violatori di quei diritti, non e' piu'
accettabile. Dobbiamo modificare non solo i meccanismi di lavoro dell'ONU, ma
anche la sua composizione. Cio' che e' necessario e' una "Organizzazione
Mondiale delle Democrazie", volta a promuovere i valori originali dell'ONU,
compresi la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto per i diritti umani.
Un ONU di questo genere potrebbe seguire il modello organizzativo del WTO o del
Consiglio d'Europa. Quest'ultimo e' degno di essere imitato perche'
l'ammissione e il perdurare dell'adesione degli stati sono condizionati al
rispetto di specifici standard democratici. I paesi dal vecchio blocco
Sovietico, per es., hanno dovuto adattare la loro legislazione a questi
standard per diventare membri.
Lo stesso dovrebbe verificarsi nel nuovo ONU: per entrarvi e rimanere uno stato
membro l'ONU dovrebbe richiedere ad ogni paese il rispetto degli impegni
internazionali, cominciando da quelli sanciti dalla Carta dell'ONU e dalla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Negli ultimi anni, una serie di paesi, spesso dopo dolorose riforme, sono
diventati democratici, dimostrando che e' possibile "globalizzare" la
democrazia e il commercio. Tuttavia altri stati rimangono testardamente fuori
dall'emergente ordine democratico, e alcune democrazie rischiano di
trasformarsi in autoritarismi. Queste caratteristiche non dovrebbero avere un
impatto sul loro status internazionale?
L'ONU deve essere rifondato sulla base dei suoi principi originari. Lo standard
di ammissione non dovrebbe essere la mera esistenza dello stato, ma il rispetto
di certi criteri di governance democratica. Come l'Unione Europea, l'ONU
dovrebbe possedere meccanismi per sospendere o anche espellere i suoi membri
che non rispettano le norme democratiche.
Solo un ONU rifondato avra' la legittimita' necessaria per reagire in modo
credibile alle minacce per la pace e promuovere la liberta' e i diritti umani.
Questa rifondazione dovrebbe iniziare senza ritardi. Una buona occasione per
cominciare sarebbe formare un gruppo di paesi democratici per coordinare le
loro azioni e stabilire posizioni comuni nei diversi organi ONU come
l'assemblea generale.
Editoriale di Emma Bonino e Gianfranco dell'Alba, membri del Partito Radicale
Transnazionale, apparso sul The Korea Herald.
Link utili:
http://www.ccd21.org/ Community of Democracies
http://www.wfm.org World Federalist Movement
http://www.globalsolutions.org/ World Federalist Association USA
http://servizi.radicalparty.org/wod/index.php Transnational Radical Party
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