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Clima, Piano nazionale emissioni: chi l'ha visto?
- Subject: Clima, Piano nazionale emissioni: chi l'ha visto?
- From: "F A B I O C C H I::" <eco_fabiocchi@tin.it>
- Date: Sun, 18 Apr 2004 23:38:31 +0200
Clima, Piano nazionale emissioni: chi l'ha visto?
Il Ministero dell'Ambiente lo aveva promesso 15 giorni fa. Il 31 marzo scorso scadeva il termine previsto dall'Unione Europea per la presentazione del Piano Nazionale di assegnazione delle quote di emissione di gas serra.
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Il Piano nazionale delle emissioni è uno strumento fondamentale per il funzionamento del Protocollo di Kyoto volto a fronteggiare i cambiamenti climatici. A quindici giorni di distanza dalle dichiarazioni del Ministero dell'Ambiente ("è pronto e nei prossimi giorni sarà inviato all'Unione Europea") il Piano, sottolinea il WWF, è ancora in alto mare, probabilmente per disaccordi tra i due Ministeri, Ambiente ed Attività Produttive, che dovrebbero elaborarlo "di concerto". Se a questo aggiungiamo le pressioni negative esercitate dai produttori di energia elettrica, il quadro che ne emerge è davvero desolante ed evidenzia il grave senso di irresponsabilità con cui nel nostro Paese si sta affrontando, o meglio fingendo di affrontare, l'emergenza climatica che secondo gli esperti sta aprendo scenari inquietanti nel prossimo futuro dell'intero Pianeta.
"Ciò che più stupisce - dichiara Andrea Masullo, Responsabile clima ed energia del WWF - è l'arroccamento del Ministero delle Attività Produttive in difesa di un sistema energetico vecchio e senza futuro, incentrato sulle fonti fossili di energia (carbone, petrolio e metano), che ha portato il nostro Paese ad un livello di vulnerabilità senza precedenti, come dimostrano i recenti black-out, e di un sistema produttivo sempre meno competitivo che ci ha portato ai livelli di produttività più bassi degli ultimi 50 anni. Anziché guardare al futuro e favorire investimenti nelle nuove tecnologie e nelle fonti rinnovabili, le indiscrezioni riguardo al Piano di Assegnazione delle Emissioni, ci mostrano un Paese incapace di guardare avanti, arroccato su un presente tutt'altro che florido, che guarda al passato puntando addirittura sul carbone, il più inquinante tra le fonti fossili".