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Ai media progressisti - era: Chi teme la riduzione della popolazione?






Salute ai Presenti.

Mi chiamo Danilo D'Antonio, svolgo attività di ricerca sociale dal '93.

Uno dei temi cui mi interesso maggiormente è la questione demografica, un problema la cui gravità è pari solo alla indifferenza con la quale viene generalmente trattato.

Per il qual motivo sono estremamente felice che in questa lista, dedicata all'ecologia, finalmente, dopo tanti anni che la seguo, si sentano altre voci che affrontano il tema demografico.

Si tratta infatti di una questione fondamentale, dalla quale derivano conseguenze di ogni tipo. Un esempio per tutti.

Probabilmente avrete sentito parlare del ricorrente problema dei rifiuti in Campania.

Ebbene:

- in Campania vi è una densità di circa 426 abitanti per Kmq.

- ciò equivale ad un'area (idealmente ripartendo pro capite l'intero territorio della Regione) di appena 0,23 parti di ettaro.

- in Campania vi è dunque una situazione demografica che non ha nulla da invidiare a situazioni tristemente ben note, come quelle dell'India (0,31 parti di ettaro) e del Bangladesh (dove un essere umano dispone di 0,10 parti di ettaro).

Ne conseguono due domande, penso, più che giustificate:

- può l'elevata densità demografica avere una qualche importanza nel problema dei rifiuti?

- in caso affermativo, per quale motivo non la si prende in considerazione?

La situazione in Campania assume evidenti proporzioni parossistiche, ma nel resto dell'Italia non è comunque molto diversa. Per quale motivo dunque l'ambientalismo italiano continua ad essere assente in questa specifica tematica?

Solo se ce lo domanderemo, potremo trovare delle risposte.

Ed ora, salutandovi tutti cordialmente, riporto una:




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Lettera Aperta
del Laboratorio Eudemonia
alle Spettabili Redazioni
dei Media Progressisti


Gentilissimi Redattori,

da sempre seguiamo il Vostro lavoro, così attento a cogliere aspetti del nostro vivere sociale che non trovano alcuna considerazione da parte di altre redazioni.

Già con precedenti note, fin dal 1997, Vi abbiamo segnalato nostre iniziative tese ad evidenziare la grave situazione demografica in cui versa l'Italia. Come certo saprete, oltre ad essere un problema globale, l’elevata densità demografica ha pesante consistenza specificatamente nel nostro stesso Paese, che vede ormai più di 196 abitanti per ogni kmq della sua superficie (territori impraticabili compresi). La qual cosa equivale a dire che ogni italiano, ripartendo idealmente il territorio della nostra nazione, dispone di una area di sole 0,50 parti di ettaro dalla quale trarre il fabbisogno alla sua vita e sulla quale godere della sua individualità ed esprimere il suo potere creativo.

L'ultima iniziativa del nostro Laboratorio, tuttora in corso, è l'invito ai Sindaci dei Comuni italiani ad occuparsi personalmente della questione demografica senza attendere la catastrofe:

http://demografica.hyperlinker.org/lettera_ai_sindaci_italiani.pdf

Torniamo oggi a scrivere alla Vostra spettabile Redazione chiedendo espressamente e pubblicamente di dedicare una RUBRICA PERIODICA del Vostro nobilissimo mezzo di informazione alla questione demografica.

Brevemente ricordiamo che il fenomeno della sovrapopolazione non è solo, cosa certo già grave di per sè, un problema inerente la natura e l'ambiente: la popolazione stessa è soggetta a sollecitazioni che mettono in serio pericolo, e spesso realmente compromettono, salute e vita dei singoli individui. Parimenti ne soffre la società, sempre più destabilizzata da evidenti mali di ogni tipo.

Vi invitiamo dunque con estrema cortesia a non limitarVi più ad emettere, se mai l'aveste fatto, soltanto sporadici, flebili, sbiaditi segnali d'allarme, ma ad affrontare apertamente, diffusamente, continuamente una questione che è tra quelle di massima, vitale importanza!

Allo stesso tempo Vi invitiamo a suonare una tromba sufficientemente poderosa da svegliare il sonno di tutti coloro, individui e gruppi, che ritengono di fare un corretto ambientalismo, o addirittura una corretta politica, pur senza aver mai nemmeno sfiorato il problema demografico, e così pure di tutti coloro che occupandosi "professionalmente", o addirittura istituzionalmente, della salute pubblica non hanno mai considerato la pressione demografica come essere all'origine di tante, diffuse e pericolose patologie, e tantomeno di intervenire in proposito.

Siamo certi di trovare nella Vostra Redazione persone sensibili pronte a farsi carico di ciò.

Ringraziando per l'attenzione, salutiamo la Redazione con la più gran cordialità.


Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonia
Teramo - Abruzzo

demografica.hyperlinker.org