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Turbogas n.17
1) La giornata di ieri ha visto una rappresentanza dei movimenti
contro le turbogas essere al fianco dei lavoratori de La Molisana che
vedono a rischio il loro posto di lavoro. Mentre tra i presenti vi era una
naturale solidarietà quanto accaduto in Consiglio regionale ci pone alcuni
dubbi. E' assolutamente chiaro che una iniziativa regionale tesa a dare
un'ipotesi di soluzione alla vertenza del pastificio molisano era doverosa,
urgente e necessaria. Sulla condivisione di una simile necessità nessuno
può permettersi forme di speculazione e sciacallaggio politico. Quello che
però è poco convincente è il modo come si è giunti al risultato. Il governo
Iorio aveva l'alternativa di fare una delibera di Giunta così come mesi fa
aveva fatto per la Geomeccanica; un simile provvedimento sarebbe stato di
immediata attuazione; la volontà di fare a tutti i costi una legge
prevedeva l'obbligo che i rappresentanti dell'opposizione ritirassero le
loro dimissioni ripristinando i livelli istituzionali; a questo punto era
chiaro che a Iorio interessava portare a casa il risultato di far ritirare
le dimissioni a D'Alete (DS) e a Nagni Margherita) in modo da ricostituire
l'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Certo, subito dopo i due
rappresentanti dell'opposizione si sono nuovamente dimessi, ma nessuno può
far finta di non rendersi conto che con questo percorso si è creato un
pericoloso precedente: se le dimissioni si sono ritirate per i problemi de
La Molisana come potranno non ritirarsi per altre situazioni simili? Senza
voler rincorrere le nuvole non possiamo fare a meno di pensare che una
parte dell'opposizione non ha certamente avuto particolari tentennamenti
nel "subire" l'iniziativa di Iorio. Nei prossimi giorni sarà compito di
tutti i comitati riflettere su qual è l'atteggiamento dei partiti e dei
loro rappresentanti. Già dopo la manifestazione del 17 gennaio scorso tutti
hanno notato la repentina "scomparsa" di Ruta, dopo quanto accaduto in
Consiglio non vorremmo vedere il defilarsi di altre componenti.
2) Una discussione durante la giornata di ieri ha lasciato immaginare
la possibilità di lanciare una campagna di boicottaggio alle attività di
proprietà dell'Ing. De Benedetti proprietario di Energia s.p.a , la società
attuatrice della centrale di Termoli? Le/I Disobbedienti hanno fatto
circolare una prima lista di azienda. E' il caso di discuterne per valutare
se farne una proposta di tutti i movimenti (potremmo cominciare dallo
scegliendo 1/2 giornate alla settimana e verificarne la risposta).
Le aziende di De Benedetti sono:
Quotidiani: La Repubblica
Periodici: L'Espresso, edizione italiana di National Geographic
Radio e Tv: Radio deejay, Radio Capital
Internet: Kataweb
Raccolta pubblicitaria: A.Manzoni&C
Inoltre è azionista di maggioranza della Sogefi uno dei maggiori gruppi
internazionali
operanti
sulla scena mondiale nel settore dei componenti autoveicolisti.
Le principali società controllate da SOGEFI spa sono:
Sogefi Filtration spa; Filtrauto; Rejna spa; Allevard Rejna
Autosuspension; United Springs Ltd
Fiaam-Sogefi; Buzinas Ltda.
3) Una buona notizia. Nella serata di ieri la segreteria regionale
della Cgil ha approvato un
documento di critica del merito e del metodo di quanto fatto fino ad
ora nella nostra regione in termini di scelte energetiche e, in
particolare, per la scelta delle centrali turbogas. Sulla base di questo
documento la Cgil andrà in tempi rapidi ad un incontro con Uil e Cisl per
ipotizzare un percorso comune di idee e di iniziative.
La redazione de il Ponte
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