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NOCIVITA' DELL'ELETTROSMOG



Il dr. Viacava ha indagato per anni gli effetti dei campi elettromagnetici
sull'organismo umano, ed è convinto che l'inquinamento elettromagnetico
naturale ed artificiale dell'ambiente provochi una rapida moltiplicazione
parassitaria.

   I campi magnetici naturali, i campi elettromagnetici, e soprattutto, le
loro interferenze in corrispondenza delle camere da letto, vengono
considerati particolarmente dannosi ed amplificano i loro effetti negativi
se, sulla perpendicolare, è presente un corso d'acqua naturale o
un'anomalia geologica (gas naturale, faglie, etc.). Fortunatamente non
tutte le zone perturbate inducono effetti patologici: ciò dipende dal tipo
e dall'intensità della radiazione, nonché dalla durata dell'esposizione;
gli effetti variano da individuo a individuo.

   Con il termine geopatologia si intendono gli effetti in rapporto alla
salute umana nella sua globalità psicofisica con riferimento all'influenza
esercitata dalle radiazioni elettromagnetiche.

   L'interesse medico-sanitario relativo all'inquinamento elettromagnetico
riguarda l'eventuale esposizione della popolazione a campi elettromagnetici
a radiofrequenza emessi da impianti per teleradiocomunicazioni e
l'esposizione a campi a 50Hz prodotti da linee ad alta tensione della rete
elettrica nazionale. Le interazioni dei campi elettromagnetici con i
sistemi biologici assumono diversa configurazione a seconda della
frequenza, intensità e tempo di esposizione e, conseguentemente, ogni tipo
di radiazione può dar luogo ad effetti diversificati.

   Gli effetti termici per i campi a radiofrequenza e microonde originati
principalmente dai sistemi di radiotelecomunicazione, sembrano produrre
effetti cancerogeni (melanoma), come nel caso della radiazione
ultravioletta derivata da lunghe esposizioni solari e dall'uso improprio di
lampade abbronzanti. Ancora poco conosciuti sono gli effetti sulla salute
derivanti dai campi a bassa frequenza (ELF) generati dalle linee ad alta
tensione, unitamente agli strumenti elettrici presenti in ambiente
lavorativo e domestico. Secondo numerose indagini epidemiologiche
l'esposizione cronica a campi elettromagnetici (come ad esempio avviene per
chi vive in prossimità di elettrodotti) è stata messa in relazione con un
incremento di incidenza di leucemie infantili anche con campi magnetici
molto deboli, inferiori cioè a 0,2mT (microTesla). La disregolazione del
sistema immunitario nella maggioranza dei soggetti esaminati sembra
evidenziare la stretta correlazione tra i campi elettromagnetici e la
ghiandola pineale. Le misurazioni effettuate confermano, infatti, il
coinvolgimento del sistema immunitario e della sfera sessuale. L'ipotesi
che il campo magnetico possa ridurre la produzione e secrezione dell'ormone
melatonina da parte della ghiandola pineale ha ricevuto conferme
sperimentali. La pineale o epifisi è una ghiandola endocrina nascosta
all'interno del cervello. E' un piccolo organo, la cui forma ricorda un
pinolo, considerato dapprima dalla fisiologia un organo quasi inutile, si
sta prendendo oggi la rivincita. Gran parte degli endocrinologi la
considerano la vera ghiandola maestro di tutto il sistema endocrino. Essa
produce un ormone, la melatonina, che è un vero orologio biologico e che
regola il livello delle operazioni che si svolgono nel cervello. Nei
bambini, la pineale è sensibile alla luce, un vero terzo occhio. Quando il
bambino cresce, questa sensibilità sparisce, ma ne resta ancora qualcosa,
anche se mediata dagli occhi e dall'ipotalamo. La melatonina controlla
l'attività del sistema immunitario ed impedisce - come captatore di
radicali - le alterazioni cellulari. Anche per questo motivo protegge dal
cancro nonché dai danni degenerativi al cuore ed al cervello (Parkinson o
Alzheimer). La produzione sbagliata o alterata di melatonina altera
l'ordinamento dei ricettori estrogeni del seno femminile favorendo
l'insorgenza del cancro al seno. Lo studio, inoltre, conferma l'antico
sospetto che i campi elettromagnetici favorirebbero l'insorgere della
leucemia nei bambini. Anche nelle persone adulte, esposte per motivi
professionali a campi forti, aumenterebbe il rischio di ammalarsi di
leucemia e tumori al cervello.

   Studi recenti indicano che la produzione della melatonina da parte della
pineale cambia insieme ai mutamenti del campo magnetico terrestre. La
pineale sembra dunque sensibile al magnetismo. Altri studi fanno ritenere
che la pineale sia sensibile anche ai campi elettromagnetici, che sembrano
essere in grado di inibire la sua capacità di produrre melatonina. Se la
pineale è in grado di captare campi magnetici ed elettromagnetici, si può
ritenere che sia lei la vera "antenna" delle energie sottili.