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TAV e lavoratori: Pietro Mirabelli confermato RLS al cantiereCAVET del Carlone (Firenze)



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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 1.4.'03

ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA, CANTIERE CAVET DEL CARLONE (FIRENZE): PIETRO
MIRABELLI CONFERMATO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA.

Si consolida il consenso intorno a Pietro Mirabelli, leader calabrese dei
minatori impegnati nella costruzione della linea ferroviaria ad Alta
Velocità fra Firenze e Bologna.

Il 24 marzo 2003, in occasione del rinnovo (triennale) dei Rappresentanti
dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) al cantiere CAVET del Carlone (a
Vaglia, in provincia di Firenze), Pietro Mirabelli ha ottenuto il 60% dei
suffragi dei lavoratori.

La sua conferma nel ruolo di RLS appare strategica per la tutela dei
diritti di una categoria che risulta esposta - nei cantieri TAV - a
condizioni di vita e di impiego particolarmente usuranti e rischiose. Molti
hanno definito i minatori dell'Alta Velocità - costretti a ritmi di lavoro
stressanti nei tunnel dell'Appennino a centinaia di chilometri di distanza
dalle proprie famiglie - "gli schiavi del Terzo Millennio". Lo stesso
arcivescovo di Firenze cardinale Silvano Piovanelli dedicò l'omelia di
Pasqua del 2000 al tema delle gravi sofferenze e umiliazioni denunciate in
una lettera aperta indirizzata dalle mogli dei lavoratori TAV alle massime
autorità civili e religiose, dopo che un giovanissimo operaio calabrese,
Pasquale Costanzo, era morto in un incidente in galleria proprio al
Carlone, il 31 gennaio 2000. Pietro Mirabelli, che proviene da quello
stesso paese della provincia di Crotone, Petilia Policastro, si batte da
tre anni per il riconoscimento dei diritti alla sicurezza, alla salute e
alla dignità conculcati dal "ciclo continuo" e dalle altre condizioni di
impiego e di vita fissate nel contratto.

Pietro Mirabelli ha indirizzato pressanti appelli per la tutela dei diritti
nei cantieri TAV anche al Capo dello Stato, mentre Idra e Medicina
Democratica hanno sostenuto la sua battaglia - oltre che continuando a
scrivere a Carlo Azeglio Ciampi - anche in sede giudiziaria, dopo che la
stessa Direzione Provinciale del Lavoro di Firenze aveva reso noto in un
suo documento del 7 febbraio 2001 che "per quanto riguarda l'orario di
lavoro ed i riposi settimanali sono state riscontrate e contestate
violazioni alle norme per centinaia di lavoratori". Il 4 maggio 2001 è
stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze nel
quale si chiedeva di accertare l'eventuale presenza di violazioni alla
vigente normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e se l'integrità
psico-fisica dei lavoratori tutti (anche di quelli che per motivi economici
hanno accettato di monetizzare il rischio) sia in grave pericolo con il
mantenimento dell'attuale organizzazione del lavoro.

Idra e Italia Nostra hanno scritto al riguardo anche a Sergio Cofferati
quando era ancora segretario generale della CGIL. Idra è tornata a
scrivergli anche dopo che, abbandonato quell'incarico, egli ha abbracciato
un impegno politico apparentemente all'insegna dei princìpi della
solidarietà e del progresso sociale.

Per ulteriori informazioni, Tel. 055.233.76.65 (Girolamo Dell'Olio), Tel.
347.54.81.255 (Luigi Carpentiero).