Turkmenistan: Ambientalista condannato a 3 anni di reclusione
Fonte: Amnesty International; Human Rights Watch
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe@yahoogroups.com e replicate al messaggio di conferma che vi viene inviato *************** 5 Marzo 2003 - Amnesty International e Human Rights Watch
hanno criticato la sentenza che condanna l'ambientalista Turkmeno Farid Tukhbatullin a 3 anni di reclusione. Amnesty Int
e HRW hanno chiesto alle autorita' Turkmene l'immediato ed incondizionato
rilascio di Farid Tukhbatullin. Hanno inoltre chiesto alla comunita'
internazionale di fare pressione sul governo Turkmeno per assicurare il rilascio
dell'ambientalista.
Secondo le 2 organizzazioni,
Tukhbatullin e' innocente ed e' stato ingiustamente incriminato con
procedure giudiziarie che non hanno rispettato i minimi standard
internazionali per i processi equi. HRW ed Amnesty Int sostengono che
l'ambientalista sia stato accusato solo per essere punito per il semplice motivo
di aver esercitato il diritto di liberta' di espressione internazionalmente
riconosciuto e per il suo lavoro pacifico di attivista della societa' civile.
In un meeting di Lunedi' ad Ashgabat con Jaap de Hoop
Scheffer, presidente dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in
Europa (OSCE), il presidente del Turkmenistan Niazov aveva promesso che
Tukhbatullin sarebbe stato rilasciato subito. Le 2 organizzazioni hanno chiesto
al rappresentante dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti
Umani, che si rechera' nella capitale Turkmena Ashgabat la prossima settimana,
di sollevare il caso alle autorita' Turkmene e di far si' che Niazov mantenga la
sua promessa.
Farid Tukhbatullin e' stato arrestato il 23
Dicembre 2003 nella citta' di Dashauz e portato ad Ashgabat. Tukhbatullin e' un
membro delle Guardie Ecologiche di Dashauz, un'organizzazione dedicata alla
protezione ambientale e a iniziative civiche stimolanti. L'ambientalista
Turkmeno e' accusato di aver oltrepassato illegalmente il confine con
l'Uzbekistan, e di aver nascosto un grave atto criminale.
Il primo capo di accusa riguarda un incidente
avvenuto quando, per ragioni ignote, le guardie di confine Turkmene non
hanno segnato il passaporto di Tukhballutin al suo ritorno dall'Uzbekistan. Il
secondo capo di accusa riguarda la partecipazione dell'ambientalista a una
conferenza internazionale di Mosca organizzata da 2 ONG che si battono per
i diritti umani. La conferenza, cui hanno partecipato anche rappresentanti di
HRW e Amnesty Int, e' stata dedicata a questioni legate ai diritti umani in
Turkmenistan, come la liberta' di espressione o i diritti dei minori.
Tukhballutin e' stato accusato di essersi rifiutato di rivelare informazioni sui
piani segreti di gruppi di opposizione esiliati per fare un colpo di stato
armato su cui, secondo le autorita' Turkmene, si sarebbe discusso alla
conferenza di Mosca. Amnesty e HRW hanno affermato che le discussioni tenute
alla conferenza non riguardavano affatto il rovesciamento violento del
governo.
Il tribunale che ha giudicato Takhballutin ha
emesso la sentenza dopo sole 4 ore di processo nel quale nessun testimone ha
parlato. Le autorita' hanno negato l'accesso al processo a osservatori
internazionali e a diversi familiari. Solo il legale di Tukhballutin e tre suoi
familiari e' stato concesso l'accesso alla corte. Il consiglio di difesa prevede
di presentare appello al verdetto.
La repressione in Turkmenistan si e'
intensificata dopo il tentato omicidio del presidente (praticamente vitalizio)
Niazov avvenuto il 25 Novembre da parte di 25 uomini che hanno aperto fuoco
contro la sua macchina. Le autorita' Turkmene dicono di aver arrestato 67
persone in relazione al tentato omicidio. Secondo HRW, gli arrestati sono in
grave pericolo di tortura; e la comunita' internazionale dovrebbe insistere per
garantire loro processi equi. Il governo Turkmeno e' uno dei piu' repressivi al
mondo: non tollera alcuna opposizione e schiaccia il pensiero critico. In
Turkmenistan non esiste liberta' di stampa, e il governo ha vietato balletti,
opere liriche, circhi e le orchestre filarmoniche; ha chiuso l'Accademia delle
Scienze; e la religione ortodossa Russa assieme all'Islam controllato dallo
stato sono le uniche religioni permesse. Le organizzazioni di cultura
non-turkmena sono vietate.
*************************** Homepage Econotizie http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map Archivio Econotizie http://sito.ecquologia.it/sito/pag89.map?action=all&field.joined.id=854 |