OSSERVATORIO
EUROPEO
sulla legalità e la questione morale
Circolo "G. Falcone" -
Monopoli
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dell'Osservatorio Europeo sulla legalità di Monopoli (BA)
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L'OPINIONE di Giorgio Bocca Rileggiamocele le cronache parlamentari degli anni in cui passò la dittatura, le condanne degli oppositori per vilipendio delle istituzioni, della Casa reale del papa dell'esercito, le coperture delle violenze, per finire con la piena rivendicazione di tutti i delitti degli squadristi fatta da Mussolini. NEWS Questo governo ha sufficienti responsabilità reali, non c'è bisogno che gliene diamo qualcuna in più. Addossargli colpe immaginarie può risultare controproducente anche per l'opposizione, che rischia di apparire affetta da accessi critici, astiosi e faciloni. Le responsabilità gravi della Casa delle Libertà, come forza di governo, sono note, si recitano ormai come una litania. Si parte con il doppio conflitto d'interessi di Berlusconi proprietario e imputato. Il primo pentito della «mafia invisibile» racconta: Lumia, ds, doveva essere assassinatoLa "mafia invisibile" ha prodotto finalmente il suo primo pentito. La "mafia invisibile" con tutte le sue complicità politiche e istituzionali nuove di zecca, poco conosciute, assolutamente - sino a ieri - insospettabili. Si sgonfia il "caso Previti" nel presunto mirino della mafia, si apprende, invece, che a rischio vita è stato l'onorevole Giuseppe Lumia. C'è fibrillazione e paura in molti "palazzi" romani, e anche in Sicilia. LE SENTENZE Processo IMI-SIR: il testo integrale dell'interrogatorio di Attilio Pacifico «Soldi
miei, avevo la prova ma ho strappato il
foglietto» Primo imputato interrogato del processo Imi-Sir/lodo Mondadori, l’avvocato Attilio Pacifico ha una spiegazione per tutto. Sempre diversa dall’accusa. Ma senza mai un pezzo di carta. Compresi gli «alibi» finanziari e immobiliari con i quali soccorre Cesare Previti e Renato Squillante, altrimenti attestati sull’improbabile errore della banca svizzera nel bonifico di 434 mila dollari che lega documentalmente l’oggi deputato all’allora giudice. Se non vuoi ricevere più l'aggiornamento del sito invia l'e-mail a pieffezeta@tin.it con in oggetto cancella Se vuoi invece darci una mano invia questa e-mail ad altri amici |