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Re: energia eolica a gonfie vele
concordo mi sembrava un articolo interessante come base di partenza
andrea
----- Original Message -----
From: "angelo velatta" <angelov@krenet.it>
To: <ecologia@peacelink.it>
Sent: Monday, January 14, 2002 9:42 AM
Subject: Re: energia eolica a gonfie vele
> caro andrea,
> non esulterei.
> l'eolico in italia servira', per come sta prendendo piede, solo ad
> arricchire i "Signori del vento" che commerceranno in certificati verdi,
> senza emancipare se non in percentuali risibili la produzione di energia
> elettrica da fonte convenzionale, pregiudicando invece in modo
irreversibile
> (a fronte della modestia dell'approvigionamento) l'appennino italiano.
> e tutto passa come una vittoria degli ambientalisti.
> mah!
> vale la pena approfondire.
> ciao.
>
> angelo velatta
> perugia
>
> > Da: Andrea Agostini <lonanoda@tin.it>
> > Risposta: ecologia@peacelink.it
> > Data: Sun, 13 Jan 2002 20:11:30 +0100
> > A: lonanoda@tin.it
> > Oggetto: energia eolica a gonfie vele
> > Rinvio da: ecologia@peacelink.it
> > Data rinvio: Mon, 14 Jan 2002 06:45:25 +0100
> >
> > dal manifesto
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > 10 Gennaio 2002
> >
> >
> >
> > L'energia eolica a gonfie vele TERRATERRA MARINA FORTI
> >
> > Il 2001 ha segnato un grande balzo in avanti, per l'energia eolica. I
dati
> > preliminari dicono che la capacità mondiale di generare energia
elettrica
> > con turbine a vento è passata a 23.300 megawatt, contro 17.800 megawatt
nel
> > 2000: l'aumento è di 5.500 megawatt, ovvero del 31 per cento. Se ne
> > rallegra Lester Brown, il fondatore del WorldWatch Institute di
Washington
> > (che di recente ha fondato un suo istituto di analisi delle politiche
> > ambientali, Earth Policy Institute): dal 1995, fa notare Brown, la
capacità
> > eolica nel mondo è aumentata del 487 per cento, ovvero di cinque volte.
> > Sebbene il petrolio, e in genere i combustibili fossili, restino la
> > principale fonte di energia nel mondo, per Brown queste linee di
tendenza
> > sono inequivocabili: la produzione di energia va ormai verso le nuove
> > frontiere delle energie rinnovabili, e la nuovissima frontiera
dell'idrogeno.
> > Certo, la parte delle energie rinovabili nella produzione mondiale è
così
> > bassa (attorno al 2%, secondo l'annuario del 2000 dell'International
Energy
> > Agency) che si fa presto ad aumentare di cinque volte. Eppure, il trend
è
> > importante. Un megawatt di energia eolica basta a soddisfare il bisogno
di
> > energia elettrica di 350 famiglie in un paese industrializzato,
all'incirca
> > mille persone. Dunque, fa notare Brown, i 23.300 megawatt installati
> > bastano a una popolazione di 23 milioni: come Danimarca, Finlandia,
> > Norvegia e Svezia messe insieme.
> > Gran parte di quei 23mila megawatt eolici installati sono in Germania
> > (8.000 megawatt, un terzo del totale). Gli Stati uniti vengono al
secondo
> > posto (4.150 megawatt), la Spagna al terzo (3.300): e questi tre paesi,
> > nello stesso ordine, sono al primo posto nell'aumento registrato
> > nell'ultimo anno. La Danimarca è al quarto posto, in cifre assolute
(2.500
> > megawatt), ma è anche il paese che più si è affidato a questa fonte
> > d'energia (il 18% della sua elettricità è di origine eolica).
> > Un motivo di ottimismo è che i costi di produzione del kilowattora
eolico
> > sono diminuiti. Negli Stati uniti, produrre un kilowattora dal vento
> > costava 35 centesimi di dollaro a metà degli anni '80 e ne costava 4 nel
> > 2001 (e alcuni contratti di fornitura a lungo termine sono stati firmati
di
> > recente per 3 cents). La California è lo stato pioniere, ma nuove
centrali
> > sono entrate in produzione in Colorado, Iowa, Kansas, Minnesota, new
York,
> > Oregon, Pennsylvania, Texas, Washington e Wyoming.
> > Mentre altri settori ad alta tecnologia hanno visto crollare vendite e
> > valori azionari nell'ultimo anno, la danese Nordex, uno dei maggiori
> > costruttori di turbine a vento, ha registrato un aumento del turnover
del
> > 19% nei primi 9 mesi del 2001, e le nuove ordinazioni sono aumentate del
> > 56%. L'Associazione europea dell'Energia eolica (European Wind Energy
> > Association) di recente ha rivisto le sue proiezioni per l'Europa da qui
al
> > 2010: ora prevede per quella data 60mila megawatt installati, non
40.000.
> > L'avanguardia europea sono i paesi scandinavi, e in genere tutto il
"fronte
> > del nord", dalla Germania alle isole britanniche alla Francia. Parigi,
che
> > fino a poco tempo fa aveva ignorato l'energia del vento, un anno fa ha
> > annunciato piani per installare 5.000 megawatt di capacità eolica in
questo
> > decennio. Nell'aprile 2001 il Regno unito ha venduto diritti per
sfruttare
> > siti eolici off-shore per 1.500 megawatt (ad aziende private, tra cui
Shell
> > Oil).
> > Non è facile fare previsioni future in un settore tutto sommato nuovo:
ma
> > Brown fa notare che quando un paese ha sviluppato 100 megawatt di
capacità
> > eolica tende ad accelerare. I primi a superare quella soglia sono stati
gli
> > Stati uniti (nel 1983), poi la Danimarca nell'87, poi la Germania, poi
> > l'India, la Spagna... Oggi sedici paesi hanno passato quella "soglia" e
> > sono entrati nella fase della crescita rapida. E l'elettricità a basso
> > costo dal vento offre l'opportunità di abbassare i costi della
produzione
> > di idrogeno (da elettrolisi dell'acqua), cioè il combustibile ideale per
le
> > celle a combustibile che ormai molti considerano l'opzione energetica a
> > lungo termine. Abbondante, inesauribile, a basso costo...
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