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resoconto convegno contro legge obiettivo



invio questo resoconto perche' se lo ritenete opportuno, possiate pubblicarlo

E' partita da Genova, con il CONVEGNO: LEGGE OBIETTIVO DISTRUGGERE
L'AMBIENTE tenutosi venerdi 20 dicembre 2001, la campagna contro la legge
obiettivo allegata alla legge finanziaria, che prevede una delega in bianco
all'esecutivo e lo smantellamento di buona parte della normativa di tutela
ecologica ed ambientale.
Antonio Bruno, vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova ed
esponente del Forum Ambientalista, ha introdotto l'incontro ricordando la
filosofia illustrata nella relazione allegata al progetto di legge: "la
legge obiettivo consente di superare tutti gli ostacoli giuridici e
realizzare, pertanto, velocemente i progetti.. procedendo per linee di
rottura fuori dall'ordinamento vigente,  E ancora: "La legittimità
giuridica dell'opera è nell'opera in sé, in quanto indicata come obiettivo
strategico. Tutte le altre leggi vengono  conseguentemente disapplicate".
Per il capogruppo di Rifondazione Comunista al Comune di Genova, Roberto
Delogu, questa legge e' profondamente autoritaria e ha ricordato che per
gli estensori della legge "È certo vero che, nella meccanica propria di
norme di legge di questo tipo, è implicito ed evidente il carattere
dell'autoritarietà. Ma è anche e soprattutto vero che non esistono altri
strumenti per ricostruire quella linea di potere". 
Insomma siamo ad una vera e propria rottura democratica, difficilmente
armonizzabile con le direttive europee, come ha sottolineato il segretario
del WWF Liguria Stefano Lenzi.
L'Assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Genova Giancarlo Bonifai,
anche esso aderente al Forum Ambientalista "C'e' il forte rischio che
ritorni la stagione del cemento, dove gli enti locali hanno pochi strumenti
per arginare la speculazione edilizia, come anche la sparizione della
concessione edilizia e la generalizzazione della Dichiarazione di inizio
attivita' con il silenzio assenso puo' far prevedere."
Un esempio emblematico, sottolineato dai rappresentanti dei comitati contro
l'alta velocita' di Arquata (AL), , Livio Cresti degli Amici del
Chiaravagna e da Ennio Cirmigliaro del Valpolcevera Social Forum  e' la
linea ferroviaria ad alta velocita' ferroviaria Genova - Milano e la
costruzione di nuove bretelle autostradali, unite allo scempio ambientale
delle cave.
Questo nella regione che ha la piu' alta densita' di infrastrutture
rispetto al territorio e in una citta' (Genova) che persino la
Confindustria segnala come la terza citta' italiana per infrastrutture
autostradali in Italia.
Tecnici del settore e esperti ambientalisti (Enzo Messina della FTLU - CUB
e Bruno Marcenaro del coordinamento dei comitati del Ponente Genovese)
hanno smascherato le motivazioni che vengono portate per dimostrare
l'inevitabilita' di quest'opera ferroviaria, come la presunta saturazione
delle linee di valico verso la Val Padana
La CAPACITA' DELLE TRE LINEE DI VALICO attuale e' di 375 treni al giorno,
455 treni al giorno ….SE CON MARCE PARALLELE, mentre il traffico   in
tracica oraria e' di 332 treni al giorno.
Inoltre, al minimo un treno ad alta velocita' impieghera' circa un'ora per
andare da  Genova Principe a Milano Centrale,mentre gli ammodernamenti
delle linee esistenti consentirebbero di percorrere lo stesso tratto in 15
minuti in piu', ma con una spesa clamorosamente minore.
Nella stessa serata il rappresentante sindacale dell'Azienda Mobilita'
Urbana di Genova (AMT) Danilo Picchetto ha ricordato i pericoli di un
processo della privatizzazione che non hanno come obiettivo il
miglioramento di un servizio pubblico efficace e diffuso, mentre il
rappresnetnate dei Medici per l'Ambiente, Gennaro Valerio ha ricordato
l'appello di un centinaio di premi Nobel per una politica planetaria
rispettosa di ambiente e salute e liberata dal dominio imperiale.
L'On. Ugo Boghetta, responsabile trasporti PRC ha concluso sottolineando la
necessita' di saldare utte le lotte locali e globali in un'unico orrizzonte
che possa sviluppare un'alternativa alla globalizzazione neoliberista, a
partire dalla politica del governo di destra che affossa le leggi
ambientali e i servizi pubblici,  sposta ingenti risorse dalla manutenzione
del territorio e dele infrastrutture alla realizzazione delle Grandi Opere,
impedisce ai Comuni di opporsi alla scempio del loro territorio e favorisce
i comitati di affari e regalano l'impunita' agli inquisiti.

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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo -  Sinistra Verde
339 3442011
bruno@aleph.it
antonio.bruno@katamail.com