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WWF: Manda un'email al presidente Berlusconi per
chiedergli di ridurre i gas serra
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-Mar Caspio: Pesca di storioni vietata fino alla
fine del 2001
-Monsanto: In Colombia il RoundUp e' spruzzato sulle
persone
-OGM: India vieta coltivazione commerciale di cotone
transgenico
-Balene: Il Giappone compra i voti degli stati caraibici
-Cina: Governo promette un nuovo piano per
combattere la desertificazione
-OGM: Multinazionali devono smettere di privatizzare la
biodiversita'
Traduzione a Cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana
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Fabiocchi consiglia: www.greenmanagement.org Ri-prodotti
ecologici
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Mar Caspio: Pesca di storioni vietata fino alla
fine del 2001
21 Giugno 2001 - La CITES (Convention on International Trade
in Endangered Species) ha accettato l'accordo raggiunto due settimane fa dai
quattro paesi ex sovietici del Mar Caspio per la protezione dello storione, il
pesce che produce il caviale. Sostanzialmente il piano prevede: una moratoria
sulla pesca dello storione fino alla fine del 2001; e uno studio per determinare
la grandezza delle popolazioni e stabilire quindi la quota di pesca sostenibile.
I quattro paesi si impegnano a combattere la pesca illegale, a vendere solo il
caviale raccolto fino alla primavera di quest'anno e a bloccare la pesca legale
per sei mesi. Il commercio legale di caviale produce annualmente un guadagno di
100 mln di dollari; invece e' difficile dare cifre ben precise sul commercio
illegale in quanto i prezzi variano da paese in paese. Secono le organizzzioni
conservazioniste, l'accordo non e' sufficiente a risolvere il problema nel lungo
periodo. L'unica soluzione efficace e' la riduzione a lungo termine delle
quote di pesca: questi animali infatti vivono circa cento anni e non si
riproducono finche' non hanno raggiunto l'eta' di 15 anni, quindi una moratoria
di sei mesi non risolvera' nulla secondo il Natural Resources Defense Council.
Secondo uno studio di scienziati russi, il numero di femmine mature di
storione (della specie beluga) nel fiume volga e' diminuito da 12,700 degli
ultimi anni '80 a 1,800 del 1996. Fonte: CITES; REUTERS; trad. di fabiocchi@genie.it
Monsanto: In Colombia il RoundUp e' spruzzato sulle
persone
25 Giugno 2001 - Sei persone sono state arrestate a St. Louis
durante una protesta contro la Monsanto. I manifestanti hanno presentato una
petizione con 2,500 firme per chiedere alla multinazionale biotecnologica
di ammettere le responsabilita' dei danni sanitari e ambientali derivanti
dall'uso del RoundUp in Colombia. Questo erbicida e' impiegato nel paese
sudamericano per uccidere le piantagioni illegali di cocaina, ma molte ONG
denunciano anche la perdita di coltivazioni essenziali per l'alimentazione,
l'aumento di malattie respiratorie e cutanee, l'inquinamento delle risorse
idriche e il degrado del suolo come risultato dello spruzzo del RoundUp Ultra.
Il progetto, appoggiato dagli USA, conta di distruggere il 50% delle
piantagioni di cocaina entro il 2005 ed ha un costo di 7.5 milioni di dollari.
Un portavoce della Monsanto non ha voluto rivelare il nome di chi compra il
suo prodotto, e ha aggiunto che il RoundUp e' un prodotto sicuro. Fonte
Associated Press; trad. di fabiocchi@genie.it
OGM: India vieta coltivazione commerciale di cotone
transgenico
21 Giugno 2001 - L'India, uno dei maggiori produttori
mondiali di cotone, ha vietato la coltivazione di cotone biotech mantenendo lo
status di paese OGM-free. La decisione e' stata presa dalla Commisione per
l'Approvazione di OGM, e rappresenta una grave sconfitta per la Monsanto che
contava di cominciare la produzione commerciale in 8.5 milioni di ettari.
L'authority indiana ha ordinato un altro anno di sperimentazioni indipendenti
del cotone in questione. Secondo la Commissione i dati presentati dalla Monsanto
non erano validi in quanto le sperimentazioni non erano state
condotte nella stagione in cui la pianta produce il cotone. Greenpeace
sostiene che il fatto che la Monsanto abbia presentato dati inadeguati e'
deplorevole. Secondo l'organizzazione ambientalista, la Monsanto ha omesso di
dire anche che in Cina, dove si coltiva quel cotone, gli agricoltori stanno
aumentando i dosaggi di pesticidi. Questo cotone contiene anche i geni per la
resistenza ad antibiotici importanti per l'India, come quello contro la
tubercolosi. Fonte: Greenpeace Int.; trad. di fabiocchi@genie.it Balene: Il Giappone compra i voti degli stati caraibici
21 Giugno 2001 - Dal 23 al 27 Luglio la Commissione Baleniera
Internazionale (IWC) si riunira' a Londra per decidere il futuro delle balene.
Il Giappone, che assieme alla Norvegia e' l'unico paese che ancora caccia i
grandi cetacei, sta comprando i voti dei paesi caraibici con degli "aiuti"
finanziari per bloccare la creazione del Santuario Internazionale nel Pacifico
Meridionale che vieterebbe al Sol Levante di cacciare in quelle aree. Per
scrivere ai governi di quei paesi e chiedergli di non farsi influenzare dal
Giappone e' disponibile questo sito del WWF International http://passport.panda.org/nonactive/takeact2.cfm?ActionID=2041
L'anno scorso il Giappone e' riuscito a bocciare il Santuario
proprio grazie ai voti di quei paesi, nonostante tutte le nazioni del Pacifico
Meridionale appoggiassero la sua creazione. Fonte: WWF Int.; trad. di fabiocchi@genie.it
Cina: Governo promette un nuovo piano per
combattere la desertificazione
19 Giugno 2001 - Il governo cinese ha promesso
di attuare un nuovo piano per fermare la desertificazione. Il piano include
politiche per lo sviluppo sostenibile, l'uso di tecnologie avanzate e leggi
severe per combattere il fenomeno. Attualmente il 27.3% del territorio
cinese e' deserto, e l'area aumenta di 2,460 km2 all'anno. Oltre al clima secco,
le cause del processo di desertificazione sono il pascolo eccessivo e il taglio
irrazionale di foreste. La desertificazione costa al paese 6.52 miliardi di
dollari l'anno in termini di perdite economiche. La siccita' colpisce il Nord
della Cina e minaccia le coltivazioni di grano e l'allevamento di animali. La
scorsa settimana sono stati lanciati in cielo dei proiettili contenenti ioduro
d'argento per indurre la formazione di nubi e quindi la pioggia: la Cina tenta
la "coltivazione di nuvole" da 20 anni. Fonte: REUTERS; trad. di fabiocchi@genie.it
OGM: Multinazionali devono smettere di privatizzare la
biodiversita'
25 Giugno 2001 - All'apertura della sessione della Conferenza
della FAO, a Roma, Greenpeace ha presentato una ricerca che dimostra come le
multinazionali del settore agrochimico, tra cui DuPont, stanno abusando delle
leggi sulla brevettabilita' del vivente. Compagnie come la DuPont stanno
rivendicando i diritti di proprieta' sia di geni, che non sono invenzioni, sia
di piante coltivate convenzionalmente. Questa e' vera e propria biopirateria, e
i paesi poveri vedono cio' come veri e propri furti delle loro risorse genetiche
praticati dai ladri dei paesi ricchi, il cui unico scopo e' il profitto. Le
multinazionali stanno portando fuori dalla proprieta' pubblica le
risorse genetiche tramite i brevetti. Greenpeace chiede ai negoziatori
della conferenza, che stanno cercando di trovare regole comuni per la
conservazione della diversita' biologica, di: smettere di permettere la vendita
di biodiversita'; rimuovere i diritti di proprieta' intellettuale che
restringono l'accesso alle risorse genetiche; impedire la brevettazione di
piante, semi e sequenze geniche; creare regole legalmente vincolanti per
dividere equamente i benefici derivanti dall'uso delle piante in accordo ai
programmi internazionali per la conservazione delle risorse genetiche nei paesi
poveri. Qualche mese fa, Greenpeace e Mesereor avevano denunciato un azione di
biopirateria della DuPont, la quale possiede un brevetto (EP 744 888) che copre
tutte le piante di mais con alte concentrazioni di oli. Tali piante sono state
coltivate per secoli e secoli in America latina. Questa azione legale contro la
DuPont e' appoggiata dal governo messicano e da varie ONG sudamericane. Fonte:
Greenpeace Int.; trad. di fabiocchi@genie.it
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