WWF: Le dighe sono spesso causa delle
inondazioni
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
Fonte: WWF International, 21 Giugno
2001
Uno studio commissionato dal WWF sostiene che le
dighe costruite con la promessa di ridurre le inondazioni spesso aggravano il
problema con conseguenze catastrofiche, come hanno dimostrato recenti
inondazioni. Il rapporto dimostra che le dighe sono progettate senza considerare
l'aumento delle piogge dovuto ai cambiamenti climatici, o l'incremento del
flusso delle acque causato dalla deforestazione e dal prosciugamento delle
paludi. La perdita di queste 'spugne' naturali nei pressi del bacino fluviale
infatti aumenta il rischio di gravi inondazioni. Il WWF sostiene che questi
problemi potrebbero essere superati se nei progetti si applicassero le linee
guida indicate dalla Commissione mondiale per le dighe (World Commission on
Dams).
Nel pianeta esistono circa 45,000 dighe alte
piu' di 15 metri; i loro bacini idrici coprono un'area pari all'estenzione
Francia o forse il triplo. Collettivamente contengono 5,000 chilometri cubi
d'acqua, sufficienti ad alzare il livello dei mari di 1.3 cm; e la maggior parte
di esse e' stata costruita nell'ultima meta' dello scorso secolo. La piu' grande
e' quella in costruzione nello Yangtze, Cina.
Inizialmente ambientalisti ed ingegneri
credevano che le dighe producessero energia pulita, migliorassero la
navigazione, fornissero acqua alle citta' e riducessero le inondazioni. Ma
questo entusiasmo e' venuto meno col passare del tempo, constatando che i danni
erano maggiori dei vantaggi.
Spesso la costruzione di dighe comporta lo spostamento
forzato delle popolazioni che vivono lungo i fiumi; la produzione di gas serra
in quantita' addirittura superiori a quelle delle centrali elettriche della
stessa capacita'; e l'interruzione dei flussi di acqua che trasportano sostanze
nutritive fertilizzando il terreno.
Politicamente sono diventate uno strumento dei ricchi e dei
potenti per prendere il controllo delle risorse idriche a danno dei poveri. La
costruzione di grandi dighe ha spesso supportato i regimi dittatoriali e
aumentato la corruzione. In molti paesi ha dato grande potere alle
multinazionali estere negli affari interni.
Le dighe danneggiano fiumi, lagune, paludi ed estuari. Sono
la causa principale del degrado delle zone umide. Uno studio recente del WWF
fatto su 91 dighe in 30 paesi ha identificato 250 specie, dallo storione ai
delfini di fiume, direttamente danneggiate dalle dighe: una cifra che
rappresenta la punta di un iceberg.
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