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IUCN: in pericolo 2 siti dell'UNESCO
La IUCN (World Conservation Union) ha chiesto che vengano fermate le
operazioni di estrazione del coltan nei siti dichiarati Patrimonio
dell'Umanita' nella Repubblica Democratica del Congo.
Fonte: IUCN http://www.iucn.org
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
Gland, Svizzera - 19 Marzo 2001: La IUCN ha chiesto alla comunita'
internazionale di non acquistare piu' il coltan (il tantalite di Colombo)
che sta per essere estratto in aree protette della Repubblica africana. La
IUCN e' particolarmente preoccupata degli impatti dannosi delle operazioni
estrattive sulle ricchezze naturali di die siti riconosciuti come Patrimonio
dell'Umanita': Il Parco Nazionale Kahuzi-Biega e la Riserva Okapi, situate
ad est del paese.
E' stato detto alla IUCN che le operazioni estrattive stanno avvenendo in
entrambi i siti e che i 10,000 minatori trasferiti all'interno dei due
parchi si nutrono della selvaggina (bushmeat). I due siti sono i piu'
importanti nella ragione per la biodiversita'.
Le operazioni, assieme alla presenza di cosi' tanti minatori in cerca di
cibo, stanno avendo un grave impatto sull'ecologia dei parchi, e sono in
violazione dei principi che l'UNESCO applica ai siti dichiarati Patrimonio
dell'Umanita'. I fiumi e le foreste stanno subendo un grave degrado, e i
mezzi di sussistenza degli indigeni locali, gli Mbuti, nella riserva Okapi
sono seriamente minacciati; inoltre la selvaggina sta per essere distrutta
ad un ritmo allarmante. Si cacciano persino i rari gorilla di pianura e gli
elefanti. Si suppone che gran parte della popolazione di pachidermi nel
parco nazionale Kahuzi-Biega sia stata uccisa, cosi' come i gorilla, ridotti
ad un numero pericolosamente basso.
Il Coltan estratto in queste zone e' trasportato per via aerea e venduto
alle multinazionali nordmericane, europee e russe. Il Coltan e' un prezioso
agente usato per l'indurimento dei metalli nelle industrie di alta
tecnologia (High Tech).
La IUCN crede che tali multinazionali abbiano l'obbligo di trovare una soluz
ione soddisfacente per la crisi.
La IUCN lancia tre appelli:
* Chiede agli acquirenti di coltan di assicurarsi che il prodotto che
comprano non provenga dai due siti dichiarati Patrimonio dell'Umanita'.
* Oltre ad appoggiare le attuali disponibilita' delle autorita' del paese
per espellere i minatori dalla Riserva Okapi, la IUCN chiede ai vicini stati
di Rwanda e Uganda un'immediata rimozione dei minatori dalle zone di confine
dei due siti coinvolti.
* Infine la IUCN chiede ai compratori di coltan e alle autorita' governative
di Congo, Rwanda e Uganda di fare qualsiasi cosa in loro potere per trovare
mezzi di sostentamento alternativi accettabili
per tutti i minatori esplulsi dai siti.