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Acqua



Cari amici,

sono iscritto da poco tempo a questa lista, ma ho gia' avuto modo di
apprezzare il contributo che ognuno di voi da' a temi a me cari, e di
questo vi ringrazio.
Vorrei ora proporre a mia volta un tema che mi sta molto a cuore, quello
dell'acqua che utilizzo per bere e per cucinare, nella speranza di poter
trarre beneficio dall'esperienza di qualcuno che sul tema ha meno
confusione di me...:-)

Vivo a Roma (quartiere Monteverde), e solo da qualche anno ho iniziato a
fare piu' attenzione a cio' che mangio e bevo. In particolare, ho
recentemente iniziato a bere solo acqua minerale. Ma "l'appetito viene
mangiando" e, visto il forte odore di cloro che esce dal rubinetto, sto ora
iniziando ad usare acqua minerale anche per cucinare. Mi dico: "che senso
ha bere un bicchiere di acqua minerale da un lato, e berne poi
indirettamente tre dal rubinetto quando cuocio il riso?" Se non altro
quindi per i cibi che vengono cotti ad assorbimento uso l'acqua minerale,
mentre le verdure le cuocio a vapore... Prima di convincermi
definitivamente di essere diventato paranoico:-), desidero quindi
confrontarmi con altre persone sensibili al tema del consumo consapevole e
dell'ecologia.

La mia confusione è legata soprattutto ai tanti parametri che entrano in
gioco:

- leggo che il residuo fisso dell'acqua dovrebbe essere basso (nell'ordine
delle decine di mg/lt piuttosto che delle centinaia), che e' importante il
pH, la durezza in gradi francesi, e quanto altro.

- che per alcuni e' meglio la bottiglia di vetro (ma come le lavano?) e per
altri la bottiglia di plastica (ma nei depositi le bottiglie di plastica
lasciate al sole non rilasciano sostanze cancerogene nell'acqua che
contengono?).

- che inoltre e giustamente non e' molto etico far venire l'acqua a Roma
dalle alpi, inquinando mezza Italia; ma che d'altra parte solo l'acqua di
alta quota ha quelle specifiche qualita'.

- mi dico allora che un buon compromesso sarebbe filtrare l'acqua del
rubinetto, ma anche qui dubbi e informazioni contradditorie che (per il
momento, almeno) vi risparmio.

Ecco, questo e' il quadro confuso nel quale mi dibatto, per non parlare
naturalmente dell'aspetto economico della faccenda (sono con l'acqua alla
gola!:-)). Qual'e' la vostra esperienza? C'e' qualcun altro che si pone
questi stessi miei interrogativi? E magari qualcuno che invece c'e' gia'
passato da un pezzo e ha idee un po' piu' chiare?

Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.
Un caro saluto a tutti.
Stefano