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09-10/03 Bologna: ACQUA PORCA
Ci fa piacere informarvi e invitarvi al nostro spettacolo che sarà al
ITC - TEATRO
SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
venerdì e sabato, 9 e 10 marzo. Ore 21.00
Vi aspettiamo!
La notte della finale di Coppa del Mondo dell'82 un gruppo di ragazzi di
Gorzegno, un paesino delle Langhe, squarciano le gomme di tutte le
automobili targate SV che gli capitano sotto tiro perché due giorni prima,
davanti alla "Baia Blanca" - una discoteca di Levice - un gruppo di figli
di operai aveva mandato uno dei loro all'ospedale. Nella valle dell'ACNA,
la fabbrica di colori orgoglio della chimica italiana - gli anni ottanta
sono quelli di una guerra.
La gente manifesta, bloccando il traffico dell'unica strada della valle con
in mano cartelli che pretendono la chiusura della fabbrica. In ogni paese
si appende uno striscione giallo con la scritta nera: fuori l'ACNA dalla
Valle Bormida; e sui muri delle gallerie, le bombolette scrivono: ridateci
il fiume pulito. Ma nei telegiornali i politici dicono che la fabbrica non
si può chiudere, perché insieme all'ACNA bisognerebbe chiudere altre
fabbriche... e non si può mandare in mezzo a una strada gli operai che ci
lavorano. Lungo la strada: l'acqua del fiume con la schiuma bianca alta più
di un metro. "Un'acqua porca, color del sangue raggrumato", come la chiama
Fenoglio. Acqua che porta via, a valle, i reflui delle lavorazioni della
fabbrica ACNA che ha modificato tutto in quella terra. I conti in banca:
sostituendo i guadagni di una agricoltura che non conosceva ancora la sua
ricchezza, con le sirene del lavoro sicuro. La salute: proponendo
all'operaio lo scambio tra il salario e il lavorare a contatto con sostanze
altamente tossiche e nocive.
"Se una fabbrica inquina e la produzione è rischiosa per gli uomini che ci
lavorano, non c'è da discutere: bisogna al più presto chiuderla!" urlano i
contadini. "Senza rischi non può esistere progresso, senza progresso la
nostra vita oggi sarebbe più rischiosa di un tempo" replicano politici e
operai. Come è nata questa guerra? Come si sono costruiti i legami tra
Stato e Industria che hanno portato fabbriche come l'ACNA a essere
considerate, nel tempo, aree a "statuto speciale"? Come si difende la tesi
che tutte le decisioni prese in cento anni fossero l'unica scelta
possibile, la sola cosa che si potesse fare? E' possibile capire dove sono
le origini, da dove si parte? Si può comprendere come nascono i conflitti?