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Taranto, veleni e corruzione
O Riva rispetta l'ambiente o chiude le batterie inquinanti della cokeria
TARANTO, 9 feb – Il sindaco di Taranto, Rossana Di Bello, incontrerà il 14
febbraio prossimo in municipio e il proprietario dell’Ilva, Emilio Riva,
che aveva chiesto questo incontro per discutere dell’ordinanza che impone
all’Ilva l’adeguamento delle strutture dello stabilimento siderurgico alle
norme di sicurezza ambientale.
All’incontro parteciperà anche il figlio di Riva, Claudio, responsabile per
gli affari industriali dello stesso stabilimento. Nell’ordinanza sindacale,
redatta sulla base dei risultati di un’ispezione compiuta tempo fa nel
reparto cockeria dal presidio multizonale di prevenzione della Ausl
Taranto/1, si impone a Riva di adeguare entro 15 giorni alle norme di
sicurezza ambientale i forni delle batterie 3 e 6. In caso contrario,
l’ordinanza prevede il blocco dell’attività dell’impianto.
Taranto: avviata un'inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti
TARANTO, 10 GEN - La procura della Repubblica del tribunale di Taranto ha
avviato un’inchiesta su un presunto caso di corruzione nell’affidamento, da
parte dell’Amiu (Azienda municipalizzata di igiene urbana) di Taranto,
dello smaltimento di rifiuti a due società della provincia, la «Cisa srl»
di Massafra e la «Diseco srl» di Castellaneta.
Nell’inchiesta risultano indagati l’ex city-manager del Comune di Taranto,
Raffaele Di Campo, dimessosi dall’incarico poco più di un mese fa per
«motivi personali», e i vertici delle due società di smaltimento dei
rifiuti. Secondo l’accusa, Di Campo avrebbe intascato tangenti (pare 200
milioni di lire) da ciascuna delle due società perchè fosse loro affidato
lo smaltimento dei rifiuti tarantini.
L’inchiesta si basa su numerose intercettazioni, soprattutto telefoniche. I
fatti risalirebbero all’autunno 2000. Di Campo nei giorni scorsi è stato
interrogato negli uffici della Digos di Taranto dal sostituto procuratore
Matteo Di Giorgio, che dirige l’inchiesta. Pare abbia fatto parziali
ammissioni.
Nell’ambito di questa inchiesta, stamane agenti della Digos hanno
sequestrato altra documentazione, in alcuni uffici del Comune di Taranto.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno on line 9-2-2001