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Taranto/Statte, si muore (3)



VERBALE N° 1  2001

Il giorno 15 (quindici) del mese di Gennaio dell’anno 2001 (duemilauno), presso gli uffici della Casa Comunale di Via S. Francesco, si riunisce la Commissione Ecologia, Ambiente e Sanità, così come regolarmente convocata con nota prot. n° 433 del 10/01/2001 a firma del Presidente della Commissione Sig.ra Elisabetta Misciagna per discutere il seguente o.d.g.:

1)      Incontro dibattito sul tema “Inquinamento ambientale”.

Sono presenti i componenti della Commissione secondo lo schema di seguito riportato:
Misciagna E.            presente
Andrisani D.            presente
De Santis L.             presente
Caliandro G.            presente
Minardi P.               assente
Catucci G.               presente
Cristofaro F.            presente
Sono inoltre presenti l’assessore Dr. Pappalepore O. e l’arch. La Gioia V. del Comune di Statte.
E’ presente il Dr. Virtù del P.M.P..
Introduce l’argomento il Dr. Pappalepore, ponendo alcuni quesiti al Dr. Virtù.
Si uniscono alla seduta la Dott.ssa Pricolo per la Prefettura.
Il Sig. Casale Francesco per il Settore Ecologia del Comune di Taranto, il Dr. Conversano per l’A.S.L. TA/1, l’assessore Lo Noce della provincia di Taranto.
Il Dr. Virtù, rispondendo all’ass. Pappalepore, comunica che per quanto riguarda il Decreto MICA n° 003/98 del 23/10/’98, le Amministrazioni interessate sono quattro e precisamente, la Regione Puglia, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Sanità ed il Ministero Industria e Commercio.
Per quanto riguarda l’attivazione delle cinque centraline appartenenti alla Regione Puglia e già presenti sul territorio (4 nel comune di Taranto ed 1 nel comune di Statte) la Regione ha fatto sapere che si sta per firmare la convenzione con la società incaricata delle cinque centraline. Sarà costituita una commissione per l’adeguamento delle centraline con i nuovi sistemi in quanto quelli installati sulle centraline non sono più attuali né efficienti. In quella occasione sarà valutata la richiesta fatta dal Comune di Statte per lo spostamento della centralina presente sul territorio comunale.
Per il termine di Aprile 2001 o, comunque entro l’anno, sarà previsto l’avvio delle procedure di ristrutturazione della rete di monitoraggio la cui attivazione avverrà, presumibilmente nel corso dell’anno 2002. Per quanto riguarda la richiesta del Comune di Statte di avere un’altra centralina installata sul territorio comunale, è noto che sono previste altre 7 (sette) centraline nell’area ad alto rischio ambientale, ma che al momento non è dato sapere dove queste verranno installate. Per quanto riguarda l’attuazione del piano di disinquinamento al momento c’è una situazione di stallo, a causa del passaggio delle competenze al Presidente della Regione Puglia, per cui al momento non è dato sapere i tempi di realizzazione del piano.
Interviene l’ass. Pappalepore: sarebbe il caso che si riunisse il Comitato tecnico di coordinamento del piano di disinquinamento per esaminare lo stato delle cose e l’andamento del piano stesso. Quindi come Comune facente parte del comitato si chiede che venga indetta una riunione del Comitato per esaminare l’andamento e lo stato di attuazione del piano.
Il Sig. Casale del Settore Ecologia del Comune di Taranto dichiara che è presente ai lavori per registrare le problematiche affrontate ma non è autorizzato a rappresentare l’Ente, né può assumere determinazioni che impegnino l’Ente.
Il Dr. Virtù: per quanto riguarda il punto 6 mi è stato comunicato che l’invio dei dati relativi all’autocontrollo effettuato dall’Ilva, avverrà entro la fine del mese di Gennaio; per il punto 7 (camino E 312) il Dr. Virtù ha chiesto che il controllo sull’autocontrollo sia effettuato contestualmente. Comunque sarà effettuato appena saranno ricevuti i dati dell’autocontrollo inerente gli anni 1998-1999. Per installare le apparecchiature sul camino sarà necessario intervenire in occasione della fermata dell’impianto conglomerati, presumibilmente decisa entro fine Gennaio 2001. Tali apparecchiature serviranno per il controllo on-line, in tempo reale (analisi e campionamenti) e i dati saranno trasmessi alla centrale C.E.D. dell’Ilva e del P.M.P..
Ogni ora sarà possibile determinare la media delle emissioni.
Dott.ssa Pricolo: ho avuto modo di analizzare tutta una serie di dati, alcuni dei quali trasmessi dal Dr. Virtù. Il Procuratore della Repubblica rende noto i dati rinvenienti da una perizia e quelli relativi alla mortalità forniti dall’A.S.L.. Tale analisi dei dati rappresentano una situazione allarmante che è difforme da quanto rappresentato dal Dr. Virtù che dichiara che i dati in suo possesso non mostrano il superamento dei limiti. Chiedo inoltre se per i parchi minerali è ancora in atto la filmatura delle polveri e tutte quelle misure di salvaguardia previste?.
Il Dr. Virtù: le misure previste nei parchi minerali sono in atto e non sono state interrotte.
Dott.ssa Pricolo: il prefetto vuole sapere se nell’immediato sono possibili ed attuabili delle misure di salvaguardia alla luce delle nuove tecnologie, per ridurre l’impatto ambientale sul territorio. Tra l’altro l’Ilva sta predisponendo l’aumento della produzione con nuovi impianti e in questo caso la Regione ci dovrà dire come e quando questo aumento sarà autorizzato.
Dr. Virtù: su un totale di 18 camini da monitorare on-line così come previsto dalla Delibera MICA, allo stato attuale ne sono collegati e monitorati 13. Bisogna dire che l’Ilva ha circa 300 camini ed è impensabile monitorare tutti i camini.
Dr. Conversano: vorrei sapere se i limiti di emissione per i camini controllati on-line, a parte i camini del CET 1 che opera in deroga, sono limiti previsti dalla normativa o limiti derivanti da delibere o autorizzazioni? Inoltre entro il 27 Gennaio l’Ilva deve dimostrare di essere al di sotto del 20% dei limiti di emissione in atmosfera.
Dr. Virtù: l’Ilva entro tale data dovrà dichiarare di essere al di sotto dei limiti del 20%. Quindi saranno effettuati dei controlli a campione per verificare se il limite è stato rispettato.
Consigliere Cristofaro: bisogna dire che l’Ilva effettua l’autocontrollo in orari ed in condizioni di lavorazione più favorevoli.
Dr. Conversano: non conosco i dati resi noti dal Procuratore della Repubblica. Comunque si parla di camini con notevoli quantità di emissioni. Per esempio i camini CET 1 sono autorizzati per 49Kg./ora di polveri; altri camini emettono circa 6,5Kg/ora di polveri. Probabilmente tutti insieme i camini emettono un quantitativo superiore a quello previsto dalla norma. Anche i parchi minerali contribuiscono al carico inquinante. Bisognerebbe conoscere le emissioni di tutti i camini e la sommatoria di tutte le emissioni per capire il carico inquinante totale.
Dr. Virtù: quando saranno monitorati anche i camini della nuova coKeria sarà attuato il controllo sui maggiori impianti presenti negli stabilimenti.
Consigliere Catucci: vorrei sapere, come mai, se tutto è nei limiti di legge, si verifica un’aumento delle mortalità ed un carico inquinante così alto.
Dr. Virtù: se ci fosse una correlazione certa tra dati emissivi e mortalità l’Ilva sarebbe da chiudere. Gli effetti netti e diretti non sono certi. Nel piano di disinquinamento sono stati previsti 5 progetti per gli studi epidemiologici, appunto per capire il nesso tra inquinamento e mortalità.
Dr. Conversano: i dati in possesso sulla mortalità dell’area di Taranto non possono essere correlati direttamente con l’inquinamento perché nessun tumore, a parte quello legato all’amianto è riconducibile ad un solo fattore di inquinamento e ad un solo componente. L’unico controllo ottimale è quello che dobbiamo effettuare come A.S.L.. Gli studi epidemiologici non aiuteranno molto da questo punto di vista.
Sulla questione dei parchi minerali si chiede al Dr. Virtù ed all’ass. Lo Noce, quando entreranno in funzione le centraline previste nell’area parco.
Il Dr. Virtù sull’area parco precisa che da oltre 20 anni esiste un sistema di irroramento dei  minerali. Questo sistema è risultato insufficiente e dal sistema fisso si è passati ad un sistema mobile composto da rulli che si muovono lungo le dorsali e procedono ad una filmatura dei cumuli di minerali. Il controllo avviene attraverso un sistema di monitoraggio con l’emissione di infrarossi. Sarà predisposto un valore di polverosità più basso di quello limite previsto dalla norma. Al superamento di tale limite scatterà l’allarme anche presso il P.M.P. che controllerà che le misure adottate dall’Ilva siano attuate con immediatezza ed efficacia. Da parte dell’Ilva c’è stata la difficoltà per recepire le apparecchiature da acquistare.
Dott.ssa Pricolo: siamo quindi affidati all’autocontrollo fatto dall’Ilva ed ai controlli campione fatti dal P.M.P.. Però le statistiche sulla mortalità ci dicono che in un dato quartiere la mortalità è più alta di 3 volte rispetto ad un altro quartiere più lontano dagli insediamenti industriali. I dati resi noti dalla Procura sull’inquinamento derivante dall’Ilva, dagli altri grandi impianti e dal traffico rappresentano che siamo in presenza di una situazione preoccupante.
Dr. Virtù: la rete di monitoraggio sul territorio misura la qualità dell’aria in correlazione di tanti fattori tra cui quelli meteorologici e dal traffico cittadino.
Dott.ssa Pricolo: c’è bisogno di trovare subito delle soluzioni immediate ed efficaci. In tal senso la Prefettura chiederà al Ministero dell’Ambiente la costituzione di un team che studi il fenomeno e proponga le misure urgenti da adottare.
L’arch. La Gioia chiede all’ass. Lo Noce come mai non viene convocata la commissione tecnica di coordinamento per verificare l’attuazione del piano di disinquinamento.
Ass. Lo Noce: come Provincia abbiamo fatto un convegno sulle problematiche legate all’ambiente per iniziare un percorso diverso sul problema. Mi sono reso conto comunque che per gli enti pubblici ci sono dei passaggi che vengono affrontati lentamente. Sarebbe il caso di instaurare e avere un rapporto più diretto con il P.M.P. e con la costituenda Arpa per il quale bisognerà trovare anche una adeguata sistemazione logistica. Apriamo un tavolo di concertazione con l’Ilva e le altre grandi industrie da una parte e gli enti pubblici dall’altra, e in quella sede si deve chiedere alle grandi industrie di fare degli investimenti in campo ambientale per migliorare la situazione complessiva del territorio.
Ass. Pappalepore: con la comunicazione inviata dall’Ilva in data odierna, ci viene detto che le centraline di controllo sull’area dei parchi minerali sono state installate, ma non ci dicono se le stesse centraline sono state attivate o meno. Da quello che dichiara il Dr. Virtù le centraline non sono state attivate quindi la risposta dell’Ilva è elusiva, non esaustiva e comunque a tutt’oggi queste centraline non funzionano.
Dr. Virtù: le centraline dell’area parchi sono previste in posizione marginale al parco per registrare i dati sulle direttrici di maggiore ventosità e non su punti di lavorazione e di carico dei minerali.
Ass.Pappalepore: le centraline sul parco minerali non vengono ancora attivate, quindi l’Ilva non ha ottemperato a quanto doveva né ci indica i tempi per tale attivazione.
Dr. Virtù: i dati di controllo del CET 1 sono entro i limiti, anche se bisogna dire che alcuni dati orari sono fuori norma. Questi dati però devono essere raffrontati con quanto prescritto dal decreto MICA che pone i limiti a livello di flussi di massa orari e i dati emissivi del CET 1 rientrano nei limiti previsti dal decreto MICA.
Ass. Pappalepore: parliamo dei fumi da acciaieria. L’Ilva nel ’98 ha comunicato che le acciaierie sono dotate di impianti di captazione per ridurre l’inquinamento. Questo però non impedisce l’emissione delle fiammate. Oggi l’Ilva risponde dicendo le stesse cose dette già nel ’98; la situazione non è cambiata e non è stato fatto nulla per migliorare la situazione.
Dr. Virtù: quello di cui parla l’assessore sono quelle caratteristiche sfiammate di colore rosso che durano al massimo dieci minuti. Sono dovute a motivi tecnici legati soprattutto al fatto che alcune operazioni devono essere eseguite manualmente dagli operatori.
Consigliere Cristofaro: dal ’97 in poi l’inquinamento è aumentato per mancanza di manutenzione sugli impianti.
Ass. Pappalepore: l’Ilva invierà i dati nei termini stabiliti dal D.Lgs. 372 che però rimanda tutto all’emissione di un decreto attuativo di cui al comma 2 art. 10 che doveva essere emesso entro un anno ma ciò non è ancora avvenuto. Si rischia di rimandare tutto con scadenze non definite.
Dott.ssa Pricolo: è risaputo che l’Ilva sta predisponendo gli impianti un aumento della produttività. Tutto questo avviene senza che ci sia stato il completamento e la realizzazione di tutti quei sistemi di monitoraggio e di centraline che l’Ilva e le altre grandi industrie dovevano attivare secondo quanto previsto dalla delibera Regione Puglia n° 3430 del 31/07/’98. Credo che il Prefetto possa chiedere al Presidente della Regione Puglia di condizionare il rilascio dell’autorizzazione per l’aumento di produttività al completamento ed alla attivazione degli impianti per il controllo delle emissioni così come previsto dalla delibera Regione Puglia.
Ass. Pappalepore: come Comune invieremo al Presidente della Regione una lettera perché l’aumento di produzione dell’Ilva sia subordinata alla attuazione definitiva e finale di tutte le misure previste dalla delibera Regione Puglia n° 3430. Dovranno essere completati i sistemi di monitoraggio previsti, anche quelli a carico dell’Agip prima dell’ottenimento dell’autorizzazione dell’aumento di produzione così come si richiede l’attivazione delle centraline di controllo sull’area parchi. Chiedo al rappresentante del Comune di Taranto di riferire all’assessore Merico che la lettera da inviare al Presidente della Regione può essere fatta congiuntamente dal Comune di Statte e Taranto per rappresentare una unità di intenti inequivocabile. In conclusione dell’incontro devo con rammarico constatare che la situazione registra ora un momento di stallo, in quanto non sono stati fatti passi avanti rispetto a quanto già registrato nella seduta del 15 Novembre 2000. Anzi per alcune problematiche i tempi di risoluzione si allungano mentre per oltre non è dato sapere i tempi certi e definitivi. Sarà mia cura inviare a tutti gli enti interessati compresi quelli che non hanno preso parte all’incontro di oggi copia del presente verbale e rinnoveremo come Comune tutte le richieste già fatte all’Ilva alla luce di quanto emerso oggi. Rispettando i tempi e le cadenze che ci siamo prefissati sarà indetto un nuovo incontro tra due mesi, per il quindici di Marzo, perché i lavori delle commissioni possano continuare sugli aspetti legati all’inquinamento ambientale.

Alle ore 13,30 gli intervenuti esterni alla commissione consiliare lasciano la sede della seduta.
I signori consiglieri, componenti la commissione, prolungano la discussione per affrontare le tematiche relative alle misure da adottare per la migliore prosecuzione dei lavori della commissione stessa.
Alle ore 14,45 la seduta viene dichiarata chiusa.