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navi al mercurio verso l'india



 dal Manifesto del 19 gennaio 2001

Un carico di mercurio per l'India  

MARINA FORTI  

Era uno stabilimento assai controverso, ma la decisione di chiuderlo non ha
risolto i problemi. HoltraChem Manufacturing Co. è un'azienda chimica
statunitense e nel suo stabilimento di Orrington, nel Maine, produceva soda
caustica e cloro. Lo scorso autunno ha deciso di chiuderlo, insieme a una
seconda fabbrica situata in North Carolina, perché non più redditizie: i
costi di produzione salivano, il prezzo dei prodotti sul mercato scendeva.
Certo tra i costi devono aver contato le multe inflitte all'azienda dal
Dipartimento per la protezione ambientale del Maine, per un totale di 736
mila dollari, e le ingiunzioni a perfezionare gli impianti di depurazione
degli scarichi. La fabbrica di Orringhton in effetti è responsabile di aver
sversato tra il 1994 e il 1998 qualcosa come 5 chili di mercurio all'anno
nel vicino fiume Penobscot, oltre a soda caustica (corrosiva) oltre i
limiti ammessi. All'inizio gli scarichi fluivano direttamente dalla
fabbrica al fiume, e l'azienda ha potuto farlo in barba alla legislazione
ambientale dello stato usando alcuni trucchetti legali. Ma le "fughe" di
materiale inquinante sono continuate anche dopo le ordinanze delle autorità
ambientali contro HoltraChem. Alcuni chili, quando si parla di mercurio, è
una quantità enorme: è uno dei metalli più velenosi che si possano
immaginare; non si degrada ma si accumula nel grasso degli animali (ad
esempio dei pesci del fiume Penobscot), e si concentra via via che sale
nella catena alimentare. Nei mammiferi attacca il sistema nervoso, provoca
danni permanenti al cervello, ai reni e allo sviluppo dei feti - a corto
termine, l'esposizione a mercurio provoca danni ai polmoni, nausea, vomito,
aumento della pressione sanguigna o del battito cardiaco, irritazioni agli
occhi. Ma per tutto questo bastano milligrammi... Dunque la chiusura dello
stabilimento di Orringhton è una buona notizia. Ma cosa fare delle 131
tonnellate di mercurio che restano accumulate nella fabbrica, accumulate in
sei anni di attività produttiva? E qui arriviamo al punto: sembra che la
soluzione trovata sia esportarle in India. Per la precisione nella città di
Kodaikanal, sulle colline dei Ghat in Tamil Nadu, nel sud. La "porcata"
sembra seguire vie ufficiali. HoltraChem ha venduto i suoi stock di
mercurio alla ditta Goldsmith & metal Corp di Evanston (Illinois, vicino a
Chicago), una delle più grandi distillerie di mercurio al mondo. Da
Evanston il mercurio ha preso la via di un'azienda di Albany (New York), la
Mercury Waste Solutions Inc, specializzata e autorizzata a trattare questa
sostanza. Tutto regolare, dunque. Dalla ditta di Albany un primo carico di
mercurio è già partito per l'India. La responsabile di Greenpeace per la
campagna contro i rifiuti tossici, Lisa Finaldi, dice che gli Usa
dovrebbero vietare un export del genere: "E' una questione morale: l'uso
del mercurio è in via di messa fuorilegge per ragioni di sicurezza nel
nostro paese. Esportare un prodotto obsoleto a una fabbrica indiana è
preoccupante". Già, in molte città degli Usa gli ospedali e le istituzioni
pubbliche hanno cominciato a eliminare i termometri a mercurio. L'arrivo
del mercurio ha sollevato proteste anche in India. A Kodaikanal si trova
una delle maggiori fabbriche di termometri clinici al mondo, ed è su questa
che puntano i sospetti di Greenpeace e di gruppi indiani come Toxics Link
(che parlano di una nuova forma di imperialismo, scaricare sui paesi in via
di sviluppo sostanze tossiche). Lo stabilimento di Kodaikanal appartiene a
Pond's india, sussidiaria del gruppo Usa Cheseborough ponds, a sua volta
sussidiaria della britannica Unilever. Secondo dati pubblicati qualche
tempo fa dal giornale indiano The Hindu, lo stabilimento indiano produce il
35% dei termometri venduti negli Usa e questo spiega perché l'India è il
maggiore destinatario di mercurio esportato dagli Usa. Certo, quando gli
Usa avranno smesso di usare termometri a mercurio la fabbrica indiana dovrà
cercare altri clienti... Spinto dalle proteste il ministero indiano
dell'ambiente ha promesso di vietare l'importazione di mercurio. Toxic link
(India) e Greenpeace (Usa) stanno cercando di mobilitare gli addetti
portuali perché boicottino quel carico. Un esempio di allarme ambientale
globalizzato.