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OGM: Proposta per una riunione nazionale a Bologna




>Proposta per una riunione nazionale a Bologna su una giornata di lotta 
>e discussione contro il progetto MONSANTO di produrre il "Roundup" per 
>gli OGM
>
>
>
>Da tempo si assiste ad un proliferare di prese di posizione, analisi, 
>iniziative di lotta che concordano nell'individuare nella cosiddetta 
>"quarta rivoluzione" un passaggio epocale del capitale a livello 
>planetario (informatica, biotecnologie, agroalimentare, ecc.). Dai 
>codici genetici alle specie vegetali e animali, è ogni aspetto della 
>vita che viene manipolato e inserito nel processo di accumulazione.
>
>Le mobilitazioni internazionali hanno rafforzato l'idea che WTO, BM, 
>FMI, NATO, Unione Europea ecc., pur nelle loro specificità e 
>contraddizioni, sono gli organi strumentali per consegnare il pianeta 
>nelle mani delle multinazionali capitaliste.
>
>Non c'è dubbio che Seattle ha rappresentato un grosso stimolo per la 
>crescita dei movimenti e della consapevolezza della posta in gioco: 
>sia nel contesto internazionale, ma ancor di più in quello degli Stati 
>Uniti, se consideriamo la specificità culturale e politica di quel paese&&
>
>Da Seattle in poi, però, vi è stata un'inflazione di contro-vertici, 
>non tanto stranamente enfatizzati e alimentati in Italia non solo dai 
>media, ma anche dalla sinistra riformista nel suo complesso (IL 
>MANIFESTO, RC, NORD-EST, associazionismo para-istituzionale, ecc.), 
>dove si è vista una volontà precisa di auto-rappresentazione di falso 
>antagonismo (il vertice di Bologna è emblematico) ed una 
>conflittualità (nei territori dove viviamo spesso non c'è, a parte le 
>eccezioni) su contenuti e parole d'ordine che lasciano perplessi:
>
>ma chi se ne frega dell'Europa!
>
>Anche "l'antagonismo virtuale" fa parte delle nuove strategie del 
>capitale?
>
>Lo sfruttamento dell'uomo e della terra si combatte sotto casa, non 
>solo alle scadenze internazionali o in occasione di vertici dove non 
>si decide nulla perché tutto è già stato deciso.
>
>Nel caso specifico dell'Italia lo possiamo fare puntando il dito sui 
>"cavalli riformisti" che il capitale ha scelto per sferrare l'attacco 
>delle multinazionali. Nonostante le ridicole rassicurazioni dei 
>colonnelli verdi su etichettature varie, prodotti di nicchia e una 
>presunta "sana agricoltura italiana", le multinazionali sono entrate, 
>attraverso la legislazione europea, nel mercato dell'agro-bussines 
>demolendo ogni ostacolo politico fin dai primi anni 90 senza 
>esclusione di colpi (tangentopoli, bombe, referendum abrogativi, ecc.).
>
>Basti pensare che con la cancellazione del ministero dell'agricoltura 
>è stato eliminato lo strumento fondamentale per mezzo del quale 
>l'Italia poteva partecipare, in un clima di aspra competizione, alla 
>determinazione delle linee comunitarie in campo agricolo. 
>Successivamente il centro-sinistra di Prodi regalava ai colossi 
>americani le migliori industrie alimentari dell'IRI.
>
>Intanto in questi ultimi anni si è sviluppata la ricerca e la 
>sperimentazione in varie regioni italiane da parte delle 
>multinazionali come Monsanto e Novartis nel settore delle culture 
>transgeniche (principalmente soia, mais, barbabietola). Solo in Emilia 
>Romagna abbiamo contato decine di campi sperimentali (oltre 70). Una 
>sperimentazione avvenuta in sordina, senza incontrare grossi ostacoli, 
>e che deve aver dato buoni risultati se la Monsanto, su concessione 
>della licenza, ha deciso di produrre il diserbante glyphosate (più 
>conosciuto come Roundup 20.000 t/a attualmente prodotte 50.000 t/a) 
>per la coltivazione di OGM.
>
>E proprio grazie alla pacificazione del territorio ravennate, che è 
>stato prescelto per divenire polo europeo per la produzione e la 
>distribuzione di merci OGM (sviluppo del porto, nuove industrie, 
>coltivazioni, ecc.).
>
>In questa città feudo del controllo sociale DS, 8 persone su 10 si 
>ammalano di tumore (prima causa di morte) e sono presenti 12 
>produzioni ad alto rischio sommate ad un notevole smaltimento (per 
>inceneritori) di rifiuti tossico-nocivi.
>
>Ricordiamo che la Romagna vanta il triste primato per le malattie 
>tumorali in Europa (pesticidi, diserbanti, il cui consumo per ettaro è 
>un altro primato).
>
>Un classico esempio di come il controllo sui produttori da parte del 
>riformismo produce veri e propri disastri culturali e ambientali.
>
>L'azzeramento del conflitto sociale rende appetibili le aree governate 
>dall'ex PCI per produzioni ad alto contenuto tecnologico facendo 
>digerire produzioni nocive agli operai ed alle popolazioni (la prima 
>centrale nucleare a Caorso e il reattore nucleare del Brasimone) 
>dellEmilia Romagna.
>
>Crediamo che il progetto di produrre il Roundup a Ravenna debba essere 
>contrastato non solo sul piano locale, ma anche a livello nazionale 
>per il significato, non simbolico, dell'ennesimo imbroglio ecologico 
>filtrato dalle sinistre di governo sulla questione OGM e 
>agro-bussines: i giochi sono già fatti per l'Unione Europea.
>
>Può essere anche l'occasione per creare una discussione assembleare 
>per tutti quei soggetti, gruppi e realtà organizzate che non indossano 
>tute bianche e agiscono invisibili nel solco 
>dell'anti-istituzionalità, dell'auto-organizzazione, dell'antagonismo 
>radicale all'imperialismo, per capire insieme quali prospettive e 
>forme di lotta possono adottare i movimenti che si battono contro le 
>produzioni di morte del capitale.
>
>La proposta che facciamo, in sintesi, è quella di sentire anche il 
>vostro parere e la vostra disponibilità per organizzare una 
>manifestazione contro questa produzione a Ravenna da utilizzare anche 
>come momento di confronto assembleare dei movimenti 
>non-istituzionalizzati su scala nazionale.
>
>
>
>Promuove
>
>Coordinamento Salvaguardia Biodiversità
>
>Red Ghost
>
>PelleRossa autogestito
>
>Adesioni:
>
>Animalisti Italiani - PeTA - Bologna
>
>ASCI - Associazione di Solidarietà per la Campagna Italiana
>
>Associazione Primula Verde
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>ps
>non essendo iscritti a tutte le liste a cui è stato inviato questo 
>appello vi chiediamo di comunicare la vs. eventuale adesione anche a 
>questo indirizzo.
>Vi ringraziamo se vorrete inoltrarlo a chi credete possa essere 
>interessato.
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>materiali per la controinformazione e la lotta
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>Email: 
><<mailto:red-ghost@libero.it>mailto:red-ghost@libero.it>red-ghost@libero.it 
>
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>Web: 
><<http://www.ecn.org/estroja/>http://www.ecn.org/estroja/>http://www.ecn.org/estroja/ 
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